Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Pietro Apostolo

Chiesa di San Pietro Apostolo

VERONA
Via Chiesa, 11 - Arbizzano di Valpolicella, Negrar (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Su una dolce collina all'imbocco della Valpolicella, si eleva, parzialmente nascosta dalle case circostanti, la chiesa parrocchiale di S. Pietro in Arbizzano. In base al ritrovamento di un'iscrizione, alcuni studiosi hanno ipotizzato una fondazione ad opera del vescovo di Verona Petronio, nel 417 d.C. Non ci sono riscontri a tale asserzione, ma è comunque probabile che un edificio di culto esistesse prima del X sec. Alcuni documenti del XI e XII sec. la ricordano con il titolo di pieve di S.... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Su una dolce collina all'imbocco della Valpolicella, si eleva, parzialmente nascosta dalle case circostanti, la chiesa parrocchiale di S. Pietro in Arbizzano. In base al ritrovamento di un'iscrizione, alcuni studiosi hanno ipotizzato una fondazione ad opera del vescovo di Verona Petronio, nel 417 d.C. Non ci sono riscontri a tale asserzione, ma è comunque probabile che un edificio di culto esistesse prima del X sec. Alcuni documenti del XI e XII sec. la ricordano con il titolo di pieve di S. Pietro. Dal 1529 è pieve parrocchiale con arciprete. Nel XVII sec. venne riedificata nelle forme attuali. Esternamente presenta una facciata seicentesca, molto sobria, impreziosita da un bellissimo portale trecentesco in marmo bianco appartenente all'edificio romanico, decorato con motivi floreali, tralci, grappoli ed animali apotropaici. L'interno è a navata unica con quattro altari laterali. Molto interessante la cosiddetta "doppia crocifissione" (XII sec.), un blocco di pietra scolpito su due lati, raffigurante il Cristo in croce con i SS. Pietro e Paolo su una faccia e il Cristo in croce con la Vergine e S. Giovanni Evangelista sull'altra, oggi collocato sotto la mensa dell'altare. Da ricordare anche un trittico-reliquiario risalente al XIV sec., situato nel primo altare di sinistra.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico a navata unica, definita dalla sequenza di due ambienti a pianta rettangolare, il secondo dei quali presenta una modesta riduzione in larghezza ed è occupato, nella porzione prossima all’arco trionfale, da parte del piano presbiterale rialzato di due gradini rispetto al livello dell’aula. L’asse longitudinale della chiesa si conclude, oltre l’arco trionfale, con l’abside emergente a sviluppo poligonale a cinque lati e rialzata di un ulteriore gradino rispetto al livello precedente. Lungo i fianchi del primo settore dell’aula si aprono, in posizione centrale, due semi-cappelle emergenti all’esterno dell’edificio ed ospitanti l’altare dedicato ai Ss. Giuseppe, Rocco e Sebastiano a sinistra, e l’altare dedicato al Crocefisso sul lato opposto. Nel secondo settore sono presenti degli sfondamenti della sezione muraria delle pareti d’ambito che ospitano l’altare della Madonna, sul lato settentrionale, e l’altare di S. Antonio di Padova sul fianco opposto. Due nicche, in parte emergenti, sono presenti nelle prime campate laterali della navata, una per lato, delle quali quella sul fianco settentrionale ospita il fonte battesimale. L’ingresso principale, preceduto da due gradini esterni, avviene con il superamente di una bussola lignea, in corrispondenza della quale si registra un cambio di quota con un gradino che consente di raggiungere il livello della navata. Lungo il fianco settentrionale della chiesa è presente un ingresso laterale. La sacrestia si colloca sul fianco meridionale del presbiterio.

Facciata

Facciata a capanna in stile neoclassico, molto sobria, impreziosita da alcuni elementi di recupero dell'edificio romanico precedente (portale e protiro). Il trecentesco portale in marmo bianco è decorato sugli stipiti e sull'architrave con motivi floreali, tralci ed animali apotropaici. Il protiro pensile soprastante è più tardo, quattrocentesco, decorato a bassorilievo con foglie accartocciate. Più in alto si aprono due finestrelle archiacute, sormontate a loro volta da un finestrone a mezzaluna. Sul vertice sommitale dello spiovente campeggia una croce ferrea.

Strutture di elevazione

Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura costituita da conci di pietra calcarea di dimensioni e geometria piuttosto eterogenea, con allettamento in malta di calce e presenza di puntuali elementi in laterizio. I paramenti esterni ed interni sono interamente intonacati, ad eccezione dei prospetti esterni della regione absidale.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente dell’aula è coperto da un’ampia volta a botte in muratura con teste di padiglione, suddivisa in due settori

V sec. - XII sec. (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Pietro ha origini molto antiche. Sulla facciata, sopra il portale, è infatti dipinta una iscrizione (recente) recante il testo:"D.O.M.-et-Divo Petro Apost. Princ.-plebs ven. haec-Arbitiani ac Novare-ab anno rep. sal. CCCCXVII". Si tratta della ripetizione, in forma abbreviata, di una iscrizione più vecchia e ora scomparsa:"D.O.M.-En pulcra vetustas-Divo Petro Apost. Princ.-plebs ven. haec-Arbitiani ac Novare-ab an. Rep. sal. 417-S. Petroni episc.-tempore dicata". Secondo il testo dunque, la chiesa sarebbe stata fondata dal vescovo S. Petronio nel 417 d.C. e dedicata a S. Pietro. Detto che è praticamente impossibile stabilire la veridicità della notizia, sembra comunque possibile ipotizzare l'esistenza di una chiesa primitiva attorno al V sec. d.C., forse in sostituzione di un tempio pagano, in considerazione del fatto che Arbizzano in epoca romana già si era costituito come vicus agricolo favorito dalla vicinanza ad una via imperiale, la Claudia Augusta Padana.

XII sec. - 1603 (ampliamento o costruzione intero bene)

In epoca romanica la chiesa di S. Pietro venne ampliata o ricostruita. Era una pieve. Di ciò abbiamo più di una conferma dalle fonti letterarie. La pieve di S. Pietro è citata in alcuni documenti dell'XI sec. (in una carta del 1056 si parla di tale Silvestro, prete della pieve di San Pietro "sita infra castro Albuciano") e nella bolla contenente l'elenco delle pievi del territorio veronese (plebem Albuciani cum decimis et cappellis et Curiae et familiis), redatta nel 1145 da papa Eugenio III. I documenti tacciono poi fino al XVI sec. Nel 1530, anno del primo censimento delle chiese veronesi, S. Pietro risulta assoggettare le chiese non curate di S. Croce in Arbizzano, Ognissanti in Novare, S. Crescenziano, S. Cristina, S. Dionigi e SS. Filippo e Giacomo in Parona. Riguardo la struttura della chiesa di fase romanica poche sono le notizie certe. Unici elementi superstiti, inglobati nella costruzione seicentesca, sono il portale, il protiro pensile ed il fonte battesimale trecentesco.

1603 - 1688 (demolizione e ricostruzione intero bene)

Nel 1603 avvenne il crollo dell'abside della chiesa di S. Pietro. L'allora parroco, Alberto Righetti, decise di ricostruire, ex novo, nelle forme attuali, tutto l'edificio. Due anni più tardi, il vescovo di Verona Agostino Valier (1565-1606), in visita ad Arbizzano, definì la nuova costruzione "già in gran parte edificata in forma moderna e onorifica". L'area presbiterale fu ultimata nel 1688.

1933 - 1939 (abbattimento e ricostruzione campanile)

Nel 1933, il vecchio campanile seicentesco, in precarie condizioni statiche, venne dichiarato pericolante. Nel 1936 il Prefetto di Verona ed il Podestà di Negrar ne ordinarono l'abbattimento. Il nuovo campanile, progettato dall'ing. G.B. Benciolini,alto trentasette metri è completamente rivestito di pietra bianca e rossa veronese. I lavori si svolsero tra il 1937 ed il 1939.

1998 - 1999 (restauro intero bene)

Tra 1998 e 1999, su impulso dell'allora parroco don Luigi Tezza, l'edificio ha beneficiato di sostanziosi interventi di restauro (coperture, muri perimetrali, intonaci e tinteggiature esterne).

Mappa

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