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Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Benedetto
Chiesa di San Benedetto
S. Benedetto
Dettagli
Ignote sono le origini della chiesetta di S. Benedetto in località Coda di Alcenago. Le prime notizie ad essa inerenti provengono dalle visite pastorali del vescovo Gian Matteo Giberti (1530) e del vescovo Luigi Lippomano. Restaurata dalla comunità locale nel 1712, è oggi aperta al pubblico nelle serate di maggio per la recita del rosario ed il 21 marzo, ricorrenza del Santo patrono. L’edificio si presenta oggi con facciata a capanna rivolta a meridione. Campaniletto a vela sulla falda di copertura orientale, in prossimità della facciata. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di modeste dimensioni, che si prolunga con il presbiterio rialzato di un gradino concluso con il coro a fondale piatto. L’ambiente interno è chiuso da una controsoffittatura a botte con ampie unghie laterali, realizzata in canniccio intonacato. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è in piastrelle di ceramica, in piastrelle di cemento quella del presbiterio, entrambe decorate con motivi geometrici. Le parete interne, ritmate da semplici lesene e chiuse da una cornice modanata, sono semplicemente intonacate e tinteggiate. Discrete le condizioni di conservazione dell’edificio.
Pianta
Oratorio di modeste dimensioni con impianto planimetrico ad unica rettangolare con asse maggiore longitudinale, che si prolunga con il presbiterio quadrangolare, rialzato di un gradino, concluso con il vano absidale a fondale piatto. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna.
Facciata
Facciata capanna rivolta a meridione. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare in pietra locale, preceduto da tre gradini e sormontato da una mensola. Più in alto una finestra di forma rettangolare illumina l’interno.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di conci di pietra calcarea e lastame a spacco, legati con malta di calce; l’ammorsatura delle pareti in corrispondenza delle angolate è rinforzata da blocchi di pietra squadrati. Sono presenti tiranti metallici trasversali e longitudinali per il collegamento delle strutture murarie. Esternamente le pareti presentano un’intonacatura fortemente degradata; i paramenti interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Lo spazio interno è coperto da una controsoffittatura voltata a botte con ampie unghie laterali, realizzata in arelle o listelli di legno collegati ad una centinatura lignea portante; all’intradosso la superficie è semplicemente intonacata e tinteggiata.
Pavimenti e pavimentazioni
Copertura a due falde con struttura portante costituita da due capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura; orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio.
Coperture
La pavimentazione della navata e dell’abside è realizzata in piastrelle quadrate in ceramica decorate con un disegno geometrico policromo. Il piano rialzato del presbiterio è pavimentato in piastrelle di cemento con decorazione policroma.
Prospetti interni
Il modesto e raccolto spazio interno dell’Oratorio, dalla linee sobrie ad armoniche, presenta i prospetti interni ritmati da semplici lesene su cui si imposta una cornice sommitale modanata che si prolunga lungo le pareti longitudinali. Le pareti sono intonacate e tinteggiate. Nella parete absidale una cornice a stucco inquadrava una tela oggi conservata nella chiesa parrocchiale.
Prospetti esterni
I prospetti esterni presentano una geometrica semplice e lineare, e sono rivestiti con un’intonacatura fortemente degradata; lungo la parete occidentale si aprono due finestrature rettangolari con contorni in pietra; due analoghe aperture sul fianco orientale sono ora murate e nascoste dall’intonacatura superficiale.
Campanile
Campanile a vela in muratu
1530 ante - 1553 (origini e costruzione intero bene)
Ignote sono le origini della chiesetta dedicata a S. Benedetto in località Coda di Alcenago. Le prime notizie ad essa riferite provengono dalla visita del vescovo Giberti, in loco nel 1530, e da quella successiva del vescovo Lippomano del 1553 (“ecclesia Sancti Benedicti in contrata Coziae”).
1712 - 1712 (restauro intero bene)
Nel 1712 la chiesetta venne restaurata dagli abitanti della contrada.