Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta
S. Maria Assunta

VERONA
Via Palazzina, 15 - Engazzà, Salizzole (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesa di Engazzà venne edificata con ogni probabilità nei primi anni del XV sec. Ampliata nel XVI sec. venne nuovamente riconfigurata e dotata di nuova facciata neogotica nella seconda meta del XIX sec. Oggi si presenta con facciata a capanna neogotica, impreziosita dal cinquecentesco portale rinascimentale. L’interno, ad aula unica, è movimentato da quattro altari laterali e termina con presbiterio a pianta rettangolare ed abside semicircolare quattrocentesca. Controsoffittatura piana,... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di Engazzà venne edificata con ogni probabilità nei primi anni del XV sec. Ampliata nel XVI sec. venne nuovamente riconfigurata e dotata di nuova facciata neogotica nella seconda meta del XIX sec. Oggi si presenta con facciata a capanna neogotica, impreziosita dal cinquecentesco portale rinascimentale. L’interno, ad aula unica, è movimentato da quattro altari laterali e termina con presbiterio a pianta rettangolare ed abside semicircolare quattrocentesca. Controsoffittatura piana, copertura a doppio spiovente in coppi di laterizio. Pavimentazione in piastrelle squadrate di marmo bianco e nero disposte a scacchiera. Buone le condizioni di conservazione dell’edificio. All’interno , dietro l’altare, è conservata la pala raffigurante la “Madonna Assunta ed i SS. Pietro e Giovanni Evangelista”, opera cinquecentesca del pittore Giovanni Caroto, fratello del più noto Francesco. E’ inoltre custodito un polittico a 15 riquadri raffigurante i “misteri del Rosario”, opera del pittore Pasquale Ottino nel quale è inserita una statua lignea raffigurante una Madonna con Bambino in grembo, opera quattrocentesca di autore sconosciuto.

Pianta

Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale; presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di due gradini e di ampiezza ridotta rispetto la navata, concluso da un’abside emergente a sviluppo poligonale a cinque lati. Lungo i fianchi longitudinali dell’aula si collocano quattro ampie semi-cappelle laterali emergenti, due su ciascun lato, che ospitano altrettanti altari minori : l’altare di S. Teresa e del S. Cuore, sul fianco settentrionale, gli altari di S. Rocco e della Madonna Addolorata sul lato opposto. Sul lato meridionale del presbiterio si colloca l’ambiente della sacrestia, accessibile sia dal vano absidale che dall’aula, a cui si pone in affiancamento l’antico Oratorio; sul lato opposto si eleva la torre campanaria. Lungo la parete di controfacciata insiste il soppalco della cantoria lignea. L’entrata principale, con bussola di ingresso, si apre al centro della parete di facciata; su entrambi i fianchi della navata è presente un ingresso laterale con piccolo vestibolo coperto compreso tra le strutture murarie delle cappelle laterali.

Facciata

Facciata neogotica a capanna, rivolta ad occidente. L’intero prospetto è dipinto con linee orizzontali alternate giallo ocra e rosso, a simulare la caratteristica tipica del romanico veronese, caratterizzato dall’alternanza tra conci di tufo e mattoni di laterizio. Al centro si apre il portale cinquecentesco a tutto sesto, inserito nel portale tardo-ottocentesco neogotico. L’architrave del portale reca la seguente iscrizione: “AVE GRATIA PLENA DOMINUS TCV”. La lunetta reca una decorazione ad affresco raffigurante la Vergine. Ai lati del portale sono aperte due bifore di grandi dimensioni. Sopra il portale un finto rosone. La facciata è conclusa da una cornice ad archetti rampanti e da guglie piramidali poggianti su pilastrini.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni di laterizio a tessitura regolare legati con malta di calce. Le strutture murarie delle cappelle laterali, con paramento a vista in corrispondenza della cappella di S. Teresa, presentano una tessitura costituita da ciottoli di fiume a cui si alternano filari di orizzontamento in mattoni di laterizio; gli elementi angolari sono realizzati in mattoni pieni di laterizio a tessitura regolare. Si registra la presenza di un tirante metallico trasversale per il collegamento delle strutture murarie longitudinali della navata in prossimità della facciata. I paramenti esterni ed interni si presentano intonacati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente della navata è coperto da una controsoffittatura piana realizzata in canniccio intonacato, collegato ad una centinatura lignea portante; la superficie è finita con una dipintura a base di calce e terre naturali, con

1460 ante - 1460 (origini e costruzione intero bene )

La prima notizia inerente la chiesa di Santa Maria in Engazzà risale al 1460 quando fu visitata dal vescovo Matteo Canato suffraganeo del vescovo Ermolao Barbaro. La chiesa, allora cappella dipendente dalla pieve di Salizzole, viene descritta “..in structuris satis bene se habet”, quindi in buone condizioni. Tale dato e l’analisi morfologica dell’abside (di forma semicircolare con lesene esterne in cotto, finestre ogivali) suggeriscono che la costruzione dell’edificio originario sia da collocarsi ai primi anni del Quattrocento.

1460 - 1528 (erezione in parrocchia carattere generale)

La chiesa di s. Maria Assunta venne eretta in parrocchia nel periodo compreso tra il 1460 (visita pastorale del delegato del vescovo Barbaro) e il 1528 (prima visita pastorale del vescovo Giberti).

1528 - 1530 (ampliamento e inserimento portale intero bene)

Nel corso della prima metà del XVI sec. la chiesa di Engazzà venne scoperchiata ed ampliata in lunghezza in direzione della facciata. I lavori principiarono qualche mese prima del 1528 ed ebbero compimento nel 1530. Ciò si evince dal verbale delle visite pastorali del vescovo G. M. Giberti (1524-1543), a Engazzà nel gennaio 1528 e nel settembre 1530, il quale scrisse: “”..et quia ecclesia est semidiscoperta, quia fuit elongata iam multis mensibus , propterca ipse dominus vicarius dixit esse velle cum rectore ipsiuecclesie ut omnino compleatur et cohoperiatur…”. In tale occasione venne anche realizzato e collocato in situ il portale a tutto sesto in marmo rosso.

1568 - 1568 (altari laterali carattere generale )

Dalla visita pastorale del vescovo Agostino Valier (1565-1606), ad Engazzà nel 1568 si evince che gli altari, oltre al maggiore, erano tre: uno dedicato a S. Nicola (successivamente dedicato a S. Eustachio), appartenente alla famiglia Zaccaria, uno dedicato alla Beata Vergine, mantenuto dalla omonima confraternita ed uno dedicato al Corpo di Cristo, curato dalla omonima compagnia.

1679 - 1679 (alatri laterali carattere generale )

Dalla visita del vescovo Sebastiano Pisani II (1668-1690), a Engazzà nel 1679 si evince che gli altari sono divenuti quattro, dedicati alla Beata Vergine, alla Beata Vergine del Rosario, a S. Eustachio e al Corpo di Cristo.

1714 ante - 1714 (elevazione campanile)

Il campanile, già esistente almeno dal 1541 (il vescovo Giberti in quell’anno aveva ordinato che ne fosse rifatta la porta di ingresso, il che presuppone fosse già stato eretto e funzionante), venne innalzato con la costruzione di una nuova cella campanaria, pria del 1714. In quell’anno infatti il vescovo Franscesco Barbarigo (1697-1714) in visita ad Engazzà ordinò: “erigatur quoque ferrea Crux in culmine campanilij”.

1862 - 1894 (ampliamento e nuova facciata intero bene)

Nel corso del mandato di don Toajari, parroco di Engazzà dal 1862 e 1894, numerose furono le opere di rinnovamento dell’edificio. In particolare la navata venne allungata in direzione della facciata. Questa venne smantellata e sostituita con una nuova in stile neogotico. Il portale cinquecentesco venne recuperato ed inserito nel nuovo prospetto.

2001 - 2001 (restauro conservativo chiesa e campanile)

Nel 2001 chiesa e campanile hanno beneficiato di un organico intervento di restauro conservativo.

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