Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa della Madonna dell'Altarol

Chiesa della Madonna dell'Altarol

VERONA
Ciociego - Poiano di Valpantena, Verona (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Poco lontano da dove sorge la chiesetta della Madonna dell’Altarol, a lato del Progno della Valpantena, almeno fin dal 1440 esisteva un capitello a forma d’arco al cui interno era custodita un piccolo altare recante una decorazione ad affresco raffigurante una Madonna del Latte. Il toponimo Altarol è stato interpretato diversamente dagli studiosi. Alcuni lo fanno derivare da piccolo altare (altarolo, altarol), altri lo fanno derivare dal soggetto raffigurato, la Madonna del latte (lattarola,... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Poco lontano da dove sorge la chiesetta della Madonna dell’Altarol, a lato del Progno della Valpantena, almeno fin dal 1440 esisteva un capitello a forma d’arco al cui interno era custodita un piccolo altare recante una decorazione ad affresco raffigurante una Madonna del Latte. Il toponimo Altarol è stato interpretato diversamente dagli studiosi. Alcuni lo fanno derivare da piccolo altare (altarolo, altarol), altri lo fanno derivare dal soggetto raffigurato, la Madonna del latte (lattarola, lattarol, l’altarol). Tale immagine era molto venerata dagli abitanti del luogo che a lei si rivolgevano per scongiurare sciagure come le frequenti piene del torrente Progno. Nel corso del XVII sec. il capitello venne trasformato in pubblico oratorio. Restaurato nei primi anni del Settecento, nel XIX sec. l’edificio venne abbandonato per edificarne uno nuovo, l’attuale, a poca distanza e in posizione meno soggetta alle piene del Progno. La Madonna dell’Altarol fu sempre molto venerata dai fedeli, che nel corso dei secoli vi lasciarono numerosi ex voto per grazie ricevute, tutt’ora custoditi in una apposita cappellina e dai ciclisti, di cui è patrona e protettrice. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad oriente. Campaniletto a doppia vela posizionato a cavallo tra le due falde di copertura all’altezza del presbiterio. La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula di modeste dimensioni con presbiterio rialzato di un gradino introdotto da un arco trionfale a tre arcate, entrambi coperti da una volte a botte in canniccio interamente decorata a cielo stellato. La pavimentazione interna è realizzata in piastrelle di cemento decorate con semplici motivi geometrici. Le pareti interne sono impreziosite da pitture murali realizzate dal pittore Giuseppe Resi e coronate da una cornice floreale. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. Buone le condizioni di conservazione dell’edificio.

Pianta

Oratorio di modeste dimensioni con impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare a fondale piatto, rialzato di un gradino e introdotto da un arco trionfale a tre aperture su colonne libere; sul retro della parete di fondo si collocano due locali, entrambi accessibili dal presbiterio, adibiti l’uno (a destra) a cappellina dei ciclisti veronesi defunti, l’altro (a sinistra) a cappellina degli ex-voto; da quest’ultimo locale avviene il collegamento con la sacrestia. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata, direttamente prospiciente la strada provinciale, preceduto da una breve scalinata esterna.

Facciata

Facciata a capanna, intonacata di un colo arancione scuro. Orientamento a levante. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, protetto da un protiro pensile a sua volta sovrastato da un rosone a dodici petali. Ai lati del portale due bifore a tutto sesto, ai lati del rosone due monofore. Sul vertice sommitale campeggia una croce in ferro.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di tipo misto legata con malta di calce, con predominanza di pietra calcarea locale, evidente nel settore inferiore della parete di facciata realizzato in blocchi squadrati di pietra a tessitura regolare lasciati a vista. Lungo i fianchi longitudinali della chiesa sono presenti due esili contrafforti murari in corrispondenza della parete di facciata e dell’arco trionfale. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

Aula e presbiterio sono coperti da una volta a botte ribassata con unghie laterali, realizzata in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature ligneee portanti, dipinta verso l’intradosso con una decorazione a cielo stellato.

Coperture

Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee a schema statico semplice (

1440 ante - 1440 (origini e costruzione intero bene )

Poco distante dal luogo in cui oggi sorge la chiesetta della Madonna dell’Altarol, a lato del torrente chiamato il Progno, anticamente esisteva un sacello a forma di arco al cui interno, in una nicchia, era custodito un affresco raffigurante la Vergine del Latte con Bambino. Tale struttura è documenta fin dal 1440 su una carta topografica stesa nel 1440, oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Venezia. Il toponimo “Altarol” secondo alcuni deriverebbe dalle piccole dimensioni del sacello e quindi da altarolo (piccolo altare), secondo altri dal soggetto raffigurato, la Vergine del Latte e quindi lattarol.

1660 ante - 1660 (costruzione intero bene)

In un momento imprecisato, il sacello originario venne trasformato in pubblico oratorio. Probabilmente edificato già nel corso del XVI sec. esso è attestato per la prima volta nel 1660 in occasione della visita pastorale del vescovo di Verona Sebastiano Pisani I (1653-1668), il quale informa il lettore dell’intestazione alla “Madona del’Altarol” e della presenza di un’immagine dipinta sul muro, probabilmente quella raffigurante la Vergine conservata nella nicchia del primitivo sacello.

1712 - 1722 (rinnovamento intero bene)

Tra 1712 e 1722, cioè nel corso del mandato di don Antonio Salvagno, allora parroco di Poiano, la chiesetta dell’Altarol venne restaurata e rinnovata. In realtà fu quasi una ricostruzione ed in tale occasione le venne affiancata una casetta, successivamente occupata da un eremita di nome Antonio Scandolari, appartenente al terz’Ordine di sant’Agostino. A partire dal Settecento aumento considerevolmente la devozione per l’Altarol nel quale cominciarono ad essere lasciati numerosi ex-voto, tutt’ora visibili, per grazia ricevuta.

1882 - 1883 (costruzione intero bene)

L’edificio restaurato tra 1712 e 1722 sul finire del XIX versava in condizioni di degrado e di semi-abbandono. La frequenti alluvioni del vicino Progno ne avevano minato le strutture. Per questo motivo nel 1882 l’allora parroco don Michele Zaccaria prese la decisione di lasciare la chiesa vecchia e di edificarne una nuova, l’attuale, più distante dal Progno. I lavori di costruzione presero il via nel 1882 e terminarono nel 1883. L’immagine della Madonna del Latte, venne strappata dal vecchio edificio e collocata in una nuova sede in quello nuovo.

1942 - 1942 (decorazione ad affresco intero bene)

La decorazione dell’arco trionfale e del catino absidale venne realizzata nel 1942 dal pittore veronese Giuseppe Resi.

Mappa

Cimiteri a VERONA

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Onoranze funebri a VERONA

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