Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Zeno

Chiesa di San Zeno
Chiesa di San Zen de l’Oselet S. Zeno

VERONA
Castelletto di Brenzone, Brenzone (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesa di S. Zeno è citata per la prima volta nella bolla pontificia inviata nel 1159 da Papa Adriano IV all’arciprete di Malcesine. Tuttavia, il fatto che l'edificio sia stato edificato sulle rovine di una villa di epoca romana (della quale sono tuttora visibili le strutture murarie), su un’area successivamente utilizzata come necropoli, lascia ipotizzare che le sue origini siano da anticipare almeno all’epoca altomedievale. Impianto planimetrico ad aula rettangolare, suddivisa in due... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di S. Zeno è citata per la prima volta nella bolla pontificia inviata nel 1159 da Papa Adriano IV all’arciprete di Malcesine. Tuttavia, il fatto che l'edificio sia stato edificato sulle rovine di una villa di epoca romana (della quale sono tuttora visibili le strutture murarie), su un’area successivamente utilizzata come necropoli, lascia ipotizzare che le sue origini siano da anticipare almeno all’epoca altomedievale. Impianto planimetrico ad aula rettangolare, suddivisa in due navate asimmetriche da una sequenza di sei arcate sostenute da quattro pilastri alternati a tre colonne; navata maggiore (meridionale) con terminazione biabsidata; la navatella settentrionale è conclusa con un’unica abside semicircolare. Le pareti interne, intonacate e tinteggiate, conservano decorazioni ad affresco tardoromane che interessano in particolare le strutture absidali. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a due falde con travature lignee portanti e manto in coppi di laterizio; i vani absidali sono conclusi da una semicalotta sferica in pietra, intonacata ed affrescata verso l’intradosso.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico ad aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, suddivisa in due navate asimmetriche da una sequenza di sei arcate sostenute da quattro pilastri a sezione rettangolare alternati a tre colonne; la navata maggiore (meridionale) presenta una terminazione biabsidata, di cui quella posta nel settore mediano della parete orientale presenta una maggiore ampiezza; la navatella settentrionale è conclusa con un’unica abside emergente a sviluppo semicircolare. Il settore anteriore della navata minore è occupato dalla struttura della torre campanaria, inserito interamente entro il perimetro della chiesa. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata.

Facciata

Facciata a capanna interrotta a nord nell’angolo nord-ovest dal volume del campanile. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare con stipiti e architrave in marmo rosa. Lo sovrasta un protiro pensile con lunetta sottostante affrescata (raffigurante un “Cristo benedicente”). Oltre il portale sono aperte due finestre, una di forma rettangolare e una cruciforme. A lato dello stesso una finestra di forma quadrata illumina la navatella meridionale. Poco oltre un tettoia pensile ripara dalle intemperie un affresco raffigurante “S. Cristoforo con il bambino” .

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita prevalentemente da conci squadrati di pietra calcarea locale e tufo legati con malta di calce e con tessitura regolare. Le due navate interne sono separate da un setto murario longitudinale, con analoga tessitura muraria, nel quale si aprono una sequenza di arcate sostenute da possenti pilastri realizzati con blocchi squadrati di pietra, alternati a colonne monolitiche in pietra. I paramenti murari esterni presentano un parziale rivestimento ad intonaco; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente dell’aula è coperto dalla sovrapposta struttura di copertura a due falde con travature portanti e manto in tavelle di cotto a vista. I tre volumi absidali sono conclusi da una semicalotta sferica in pietra, intonacata ed affrescata verso l’intradosso.

Coperture

Copertura a due falde inclinate asimmetriche con struttura portante costituita da falsi puntoni lignei inclinati, innestati lungo il muro di spina longitudinale che separa l’aula in due navate; la falda maggiore presenta una doppia orditura minore composta da arcarecci e travetti; manto sottocoppo in tavelle di cotto; manto di copertura in coppi di laterizio.

Pavimenti e pavimentazioni

La chiesa si colloca su parte dell’area di sedime di una villa di età romana, le cui vestigia riportate alla luce sono visibili all’interno dell’edificio; una passerella con struttura metallica ed assito ligneo si estende

1159 ante - 1159 (origini e costruzione interno bene)

La chiesa di S. Zeno è citata per la prima volta nella bolla pontificia inviata nel 1159 da Papa Adriano IV all’arciprete di Malcesine (“capellam videlicet Sancti Cenonis de Brancon cum decimis et possessionibus suis”). Tuttavia, il fatto che l'edificio sia stato edificato sulle rovine di una villa di epoca romana (della quale sono tuttora visibili le strutture murarie), su un’area successivamente utilizzata come necropoli, lascia ipotizzare che le sue origini siano da anticipare almeno all’epoca altomedievale.

XIII sec. - XIII sec. (decorazione ad affresco interno)

Nel corso del XIII sec. l’interno della chiesa è stato impreziosito da una serie di affreschi (tra questi si ricordano “la nascita del Battista” e “l’imposizione del suo nome”, parete meridionale, la “predicazione del Battista” e la “decollazione”, parete settentrionale, “S. Critoforo con il Bambino” in facciata, a lato dell’ingresso).

XV sec. - XV sec. (soggezione a Brenzone carattere generale)

Verso la metà del XV sec. la chiesa di S. Giovanni In Brenzone venne svincolata dalla pieve di S. Stefano in Malcesine ed eretta in parrocchia autonoma. Contemporaneamente la cappella di S. Zeno divenne chiesa sussidiaria della neo-parrocchia di Brenzone.

1806 - 1810 (soppressione napoleonica carattere generale)

Nel 1806 la soppressione napoleonica degli oratori pubblici determinò la chiusura anche dell’oratorio di S. Zeno (in data 19 luglio). Nel 1810 l’oratorio risulta nuovamente in attività.

2009 - 2009 (restauro intero bene)

Risale al 2009 un organico intervento di restauro dell’intero edificio.

Mappa

Cimiteri a VERONA

Piazzale Fenil Novo San Martino Buon Albergo (Vr)

Circonvallazione Aldo Moro Soave (Vr)

Via Castello Lavagno (Vr)

Onoranze funebri a VERONA

Via Guglielmo Marconi, 16 37041 Albaredo D'adige

Via Kennedy 29 Vigasio

Via Manara 48 37014 Castelnuovo Del Garda