Chiese in Provincia di Verona - città di Peschiera Del Garda: Chiesa di San Martino Vescovo

Chiesa di San Martino Vescovo
S. Martino Vescovo

VERONA / PESCHIERA DEL GARDA
Via Bergamini, 22 - Peschiera del Garda (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Antiche le origini della pieve di S. Martino in Peschiera, secondo la tradizione edificata in sostituzione di un preesistente tempio pagano, forse dedicato a Giove. La prima citazione diretta risale all’878, anno in cui l’imperatore Carlo Magno donò a S. Martino due peschiere in pali di legno precedentemente di proprietà del monastero di S. Zeno Maggiore. La pieve è ricordata poi in un documento del 1008 e nella bolla di papa Eugenio III del 1145. Nel 1796 i francesi imposero la chiusura al... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Antiche le origini della pieve di S. Martino in Peschiera, secondo la tradizione edificata in sostituzione di un preesistente tempio pagano, forse dedicato a Giove. La prima citazione diretta risale all’878, anno in cui l’imperatore Carlo Magno donò a S. Martino due peschiere in pali di legno precedentemente di proprietà del monastero di S. Zeno Maggiore. La pieve è ricordata poi in un documento del 1008 e nella bolla di papa Eugenio III del 1145. Nel 1796 i francesi imposero la chiusura al culto della chiesa di s. Martino che venne adibita ad ospedale militare e magazzino. Nel 1812 si procedette allo sgombero, alla pulitura e alla riconsacrazione del tempio, avvenuta nel 1814. Al termine dell’occupazione napoleonica il fabbricato risultava pericolante, per cui l’Autorità governativa austriaca decise di ricostruirla. I lavori, principiati nel 1815 ebbero compimento nel 1822. L’orientamento del tempio fu invertito da nord-ovest a sud-est, con la nuova facciata neoclassica rivolta alla piazza. Esternamente l’edificio si presenta con facciata neoclassica rivolta a sud-est. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Impianto planimetrico a croce latina, con ampia aula rettangolare, transetto trasversale con bracci absidati, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini e concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata due semi-cappelle laterali accolgono l’altare del S. Cuore, sul alto meridionale, e l’altare di S. Antonio, sul lato opposto; nei bracci laterali del transetto trovano sede l’altare della Beata Vergine Maria, a sinistra, e l’altare del Beato Andrea da Peschiera, a destra. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene ioniche con fusto decorato con scanalature sui cui s’imposta la trabeazione sommitale. Navata e presbiterio sono coperti da una sequenza di volta e vela, scandite da arconi trasversali, decorate con un ciclo figurativo novecentesco in cui sono raffigurati episodi della vita del Beato Andrea da Peschiera, gli Evangelisti e la Pentecoste, realizzato dal pittore Saoncella tra il 1937 ed il 1938. Copertura a due falde con travature lignee portanti e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata, in lastre di marmo chiaro di Trani, è attraversata da una fascia centrale in marmo rosa venato; il piano del presbiterio è caratterizzato da un articolato disegno geometrico in marmi policromi.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con ampia aula rettangolare preceduta da un vestibolo di ingresso, transetto con bracci laterali absidati emergenti, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta rispetto e concluso con abside semicircolare. Ai lati del vestibolo di ingresso si collocano la cappella del battistero, a destra, e la sacrestia, a sinistra. Lungo i fianchi della navata, a circa metà del suo sviluppo longitudinale, si aprono due semi-cappelle laterali, una su ciascun lato e fra loro prospicienti, ospitanti rispettivamente l’altare del S. Cuore (già altare della Salute), sul alto meridionale, e l’altare di S. Antonio, sul lato opposto; i bracci laterali del transetto accolgono l’altare della Beata Vergine Maria, a sinistra, e l’altare del Beato Andrea da Peschiera, a destra. Sul lato meridionale del presbiterio si innesta ortogonalmente la cappella feriale con pianta a tre navate; sul lato opposto si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale della chiesa, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna; lungo entrambi i fianchi della navata è presente un’entrata laterale.

Facciata

Facciata tripartita, in stile neoclassico. Orientamento a sud-est. Due coppie di lesene di ordine gigante e capitelli ionici inquadrano centralmente il portale d’ingresso sovrastato da un bassorilievo raffigurante “S. Martino che dona il mantello al povero” e reggono la trabeazione, sula quale si imposta il timpano.

878 ante - 1175 (origini e costruzione intero bene)

Antiche le origini della pieve di S. Martino in Peschiera, secondo la tradizione edificata in sostituzione di un preesistente tempio pagano, forse dedicato a Giove. La prima citazione diretta risale all’878, anno in cui l’imperatore Carlo Magno donò a S. Martino due peschiere in pali di legno precedentemente di proprietà del monastero di S. Zeno Maggiore. La pieve è ricordata poi in un documento del 1008 (“de plebe S. Martini sita in vico Piscaria”) e nella bolla di papa Eugenio III del 1145 (“Plebem de Pischaria cum capellis, decimis pescationibus et dimidia curte”)

1454 ante - 1454 (origine e costruzione intero bene)

Nel 1454 la chiesa di S. Martino risulta essere pieve parrocchiale con arciprete.

1796 - 1814 (chiusura al culto e riconsacrazione carattere generale)

Nel 1796 i francesi imposero la chiusura al culto della chiesa di S. Martino che venne adibita ad ospedale militare e magazzino. Nel 1812 si procedette allo sgombero, alla pulitura e alla riconsacrazione del tempio, avvenuta nel 1814.

1815 - 1822 (ricostruzione intero bene)

Al termine dell’occupazione napoleonica la chiesa di S. Martino risultava pericolante, per cui l’Autorità governativa austriaca decise di ricostruirla. I lavori, principiati nel 1815 ebbero compimento nel 1822. L’orientamento del tempio fu invertito da nord-ovest a sud-est, con la nuova facciata neoclassica rivolta alla piazza.

1930 - 1933 (rinnovamento facciata)

Tra 1930 e 1933 la facciata venne rinnovata nelle forme attuali.

1937 - 1938 (decorazione pittorica interno)

Tra 1937 e 1938 l’interno della chiesa fu decorato da un ciclo pittorico dedicato al Beato Andrea Grego (meglio conosciuto come Beato Andrea da Peschiera), compatrono di Peschiera, agli Evangelisti e alla Pentecoste (nel catino absidale).

2006 - 2006 (consolidamento statico cappella feriale)

Risale al 2006 l’intervento di consolidamento statico-strutturale della cappella feriale. Progetto a firma dell’arch. Lino Vittorio Bozzetto.

2007 - 2007 (restauro apparato decorativo interno)

Risale al 2007 l’intervento di restauro dell’apparato decorativo interno ad opera del restauratore Massimo Tisato.

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