Chiese in Provincia di Verona - città di Tregnago: Chiesa di Sant'Egidio

Chiesa di Sant'Egidio

VERONA / TREGNAGO
Via Sant'Egidio - Tregnago (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesa di S. Egidio è situata nel cuore del paese di Tregnago. Il primo documento ad attestarne l'esistenza risale al 1304, ma è molto probabile che le sue origini siano dal collocare al IX-X sec., in periodo carolingio. L'edificio primitivo aveva orientamento opposto rispetto a quello attuale (oggi ingresso è ad oriente), mentre campanile e sagrestia hanno mantenuto la loro collocazione. Ampliata e riedificata in forme classiche nella prima metà del XVIII sec., nel 1921 le capriate e le... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di S. Egidio è situata nel cuore del paese di Tregnago. Il primo documento ad attestarne l'esistenza risale al 1304, ma è molto probabile che le sue origini siano dal collocare al IX-X sec., in periodo carolingio. L'edificio primitivo aveva orientamento opposto rispetto a quello attuale (oggi ingresso è ad oriente), mentre campanile e sagrestia hanno mantenuto la loro collocazione. Ampliata e riedificata in forme classiche nella prima metà del XVIII sec., nel 1921 le capriate e le travi a vista vennero decorate per volere dell'allora cappellano don Spada. Esternamente si presenta in buone condizioni, con facciata a salienti, interno ad aula unica con abside piatto, soffittatura a capriate lignee a vista, copertura a due falde in coppi. Pavimentazione in piastrelle policrome di cemento. All’interno della chiesa è conservata una tela del Brusasorzi ( Madonna con S. Anna e S. Michele, parete di destra per chi entra), e una pala cinquecentesca del pittore Marco di Zambenetti di Rizzi (SS. Caterina, Agata e Lucia, a lato del presbiterio).

Pianta

Impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare a fondale piatto, di larghezza ridotta rispetto l’aula verso cui si prolunga con il piano rialzato di tre gradini. Lungo i fianchi dell’aula, in posizione prossima al presbiterio, si collocano gli altari laterali: l’altare della Madonna a destra, l’altare di S. Antonio sul lato opposto. L’ambiente della sacrestia è collocato sul fianco meridionale del presbiterio, accessibile dall’aula ed in comunicazione diretta con il vano absidale; sul lato settentrionale si eleva lo torre campanaria, anch’essa accessibile dal coro. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, presenta una soglia rialzata rispetto il livello del sagrato antistante; lungo il fianco meridionale dell’aula, in posizione centrale, si apre l’ingresso laterale, mentre sul lato opposto la realizzazione di un vano tecnico esterno ha di fatto reso inutilizzabile un secondo ingresso laterale.

Facciata

Facciata a salienti con orientamento ad est. Portale d'ingresso rettangolare, sovrastato da una centina. Ai suoi lati sono aperte due finestrature allungate a tutto sesto, mentre sopra di esso un rosone, ora murato, illuminava l'interno. Sul vertice sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una esile croce ferrea.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, con prevalenza di conci di pietra calcarea locale con apparecchiatura irregolare. Sono presenti tiranti metallici che collegano la parete di facciata con le strutture murarie laterali.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente dell’aula è coperto dalla struttura lignea di copertura con capriate a vista; le travature presentano decorazioni policrome a motivi vegetali. Una volta a botte in muratura con due unghie laterali si sovrappone all’ambiente del presbiterio.

Coperture

La struttura portante della copertura a due falde sovrapposta all’aula è costituita da sei capriate a schema statico composito a tre monaci; sono presenti staffature metalliche di collegamento delle membrature lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale con arcarecci e correntini; manto sottocoppo in tavelle di cotto; manto di copertura in coppi di laterizio.

Pavimenti e pavimentazioni

La pavimentazione della navata è realizzata con piastrelle di cemento policrome (bianche, rosse e nere) disposte a corsi obliqui. Il piano del presbiterio, a cui si accede superando due gradini in pietra calcarea bianca ed un gradino in marmo rosso Verona, presenta una pavimentazione in piastrelle esagonali di cemento policrome (bianche, rosse e nere).

Prospetti interni

L’ambiente interno è caratterizzato da una complessiva sobrietà e semplicità compositiva, e da una scarsa illuminazione naturale; l’ampio impianto spaziale ad unica navata contr

1304 ante - 1304 (origini e costruzione intero bene )

La chiesa di S. Egidio, situata nel centro del paese di Tregnago, è attestata sin dal 1304 nel "Vicus de Subtus" di Tregnago, anche se è lecito spostare la sua origine al periodo altomedievale-carolingio. Si trattava di un edificio di dimensioni inferiori rispetto a quello attuale (misurava 11 m. in lunghezza, 6 in larghezza ed 8 in alteza), con orientamento opposto (oggi la facciata è ad est, un tempo guardava ad ovest). Fin dall'inizio fu di proprietà della comunità, che vi esercitava il giuspatronato, provvedeva al salario del cappellano e gli dava l'abitazione nella contrada Isola. Pastoralmente era ed è soggetta alla chiesa parrocchiale di Tregnago.

1496/11/20 - 1496/11/20 (consacrazione carattere generale)

La chiesa venne consacrata il 20 novembre del 1496 dal evscovo calamonese Antonio Zio.

1553 - 1553 (visita pastroale vescovo Lippomano carattere generale)

Dalla visita pastorale del vescovo Innocenzo Luigi Lippomano (1548-1558) si evince qualche informazione sulla struttura cinquecentesca dell'edificio, che allora era ad aula unica con tre altari, il maggiore e due laterali, dedicati ripettivamente a S. Michele arcangelo e alle SS. Agata e Lucia.

1719 - 1719 post (ricostruzione intero bene )

A partire dal 1719 cominciarono i lavori di ricostruzione della chiesa di S. Egidio, che venne invertita nell'orientamento, ampliata ed edificata nelle forme attuali. Campanile e sagrestia non furono coinvolti dalla modifiche strutturali e mantennero l'antica collocazione.

1760 - 1760 (ricostruzione altare maggiore)

Come si evince da una epigrafe incisa nel retro dell'altare, esso nel 1760 venne ricostruito in marmo. Fino ad allora era stato di legno.

1921 - 1921 (restauro e deocrazioni intero bene )

Nel 1921 l'edificio venne restaurato. In tale occasione le capriate lignee a vista vennero decorate con motivi floreali e le travi con cuoricini di colore rosso.

2003 - 2003 (manutenzione straordinaria intero bene)

Del 2003 è l'intervento di manutenzione straordinaria, in particolare sull'esterno dell'edifico. Progetto a cura dell'arch. Bortolani M.

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