Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di Santa Maria Bambina

Chiesa di Santa Maria Bambina
S. Maria Bambina

VERONA
Via Bosco, 2 - Aselogna, Cerea (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La prima citazione diretta inerente la chiesa di S. Maria in Aselogna, originariamente cappella soggetta alla pieve di Cerea, risale al 1460. La chiesa attuale è il risultato dei lavori di ampliamento avvenuti tra il 1808 ed il 1812. Esternamente l’edificio si presenta con facciata rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico a croce latina con aula scandita in tre navate separate da due file di pilastri, transetto trasversale con... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La prima citazione diretta inerente la chiesa di S. Maria in Aselogna, originariamente cappella soggetta alla pieve di Cerea, risale al 1460. La chiesa attuale è il risultato dei lavori di ampliamento avvenuti tra il 1808 ed il 1812. Esternamente l’edificio si presenta con facciata rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico a croce latina con aula scandita in tre navate separate da due file di pilastri, transetto trasversale con bracci laterali absidati a sviluppo semicircolare, profondo presbiterio a pianta rettangolare, rialzato di due gradini e concluso con abside semicircolare; in corrispondenza dei bracci del transetto trovano sede l’altare della Madonna, a destra, e l’altare di S. Giuseppe, a sinistra; in testa alle navate minori, a lato dell’ingresso principale, si collocano la cappellina del battistero, a destra, e la cappellina di S. Teresa, sul lato opposto. Navata maggiore, transetto e presbiterio presentano i prospetti ritmati da snelle lesene d’ordine composito, a sostegno dell’alta trabeazione sommitale; le navate minori sono scandite da lesene lisce in asse coi pilastri centrali. La navata centrale è coperta da una volta a botte con testate a padiglione ed unghie laterali; le navate laterali sono coperte da una teoria di volte a crociera; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte unghiata; l’abside ed i bracci laterali del presbiterio sono coperti da semi-calotte sferiche. Copertura a due falde lungo la navata centrale ed il presbiterio, ad unica falda a chiusura della navate minori, con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona, marmo chiaro di Botticino e marmo grigio venato; il piano del presbiterio è pavimentato con lastre di pietra calcarea bianca, e decorato con intarsi a motivi vegetali in marmo rosso Verona.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina con aula a marcato sviluppo longitudinale scandita in tre navate separate da due file di pilastri a sezione rettangolare, transetto trasversale con bracci laterali absidati a sviluppo semicircolare, profondo presbiterio a pianta rettangolare, rialzato di due gradini e di ampiezza di poco ridotta rispetto all’invaso della navata maggiore, concluso con abside semicircolare. In corrispondenza dei bracci del transetto trovano sede l’altare della Madonna, a destra, e l’altare di S. Giuseppe, a sinistra. In testa alle navate minori, a lato dell’ingresso principale, si collocano la cappellina del battistero, a destra, e la cappellina di S. Teresa, sul lato opposto. Sul lato settentrionale del presbiterio si colloca il locale della sacrestia; sul lato opposto insiste l’antico Oratorio adibito a cappella feriale; sullo stesso lato si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata (navata centrale); lungo entrambi i fianchi dell’aula è presente un’entrata laterale.

Facciata

Facciata a salienti rivolta ad oriente. Rivestimento ad intonaco di colore grigio chiaro e giallo tenue. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sormontato da un timpano curvilineo. Oltre il portale, all’interno di una nicchia rettangolare sormontata da un timpano curvilineo è collocata una statuetta raffigurante la Vergine. Ali laterali con profili modanati. Chiude il prospetto il timpano aggettante.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante in mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare; le strutture murarie sono controventate mediante tiranti metallici disposti lungo il settore sommitale delle pareti longitudinali delle navate minori; sono presenti tiranti metallici di controventatura all’imposta delle archeggiature delle cappelle laterali del transetto e in prossimità dell’abside. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.

XV sec. - XV sec. (origini e costruzione carattere geneale )

La prima citazione diretta inerente la chiesa di S. Maria in Aselogna, originariamente cappella soggetta alla pieve di Cerea, risale al 1460, anno della visita pastorale La chiesa di S. Maria in Aselogna, originariamente cappella soggetta alla pieve di Cerea, è documentata a partire dal XV sec. E' tuttavia probabile che le sue origini siano più antiche. Dal verbale di visita si evince che la chiesa era allora già dotata di fonte battesimale.

1460 ante - 1460 (erezione in parrocchia carattere generale)

Nel 1460, anno della visita pastorale del vescovo di Tripoli Matteo, luogotenente del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471) la chiesa di Aselogna risulta dotata di fonte battesimale.

1562/11/02 - 1562/11/02 (aggregazione a S. Giacomo al Grigliano carattere generale )

Con bolla papale del 2 novembre 1562 la chiesa di S. Maria in Aselogna fu aggregata al monastero di S. Giacomo al Grigliano.

1562 - 1585 (costruzione intero bene )

In seguito all’aggregazione al monastero di S. Giacomo (1562) lachiesa di S. Maria fu riedificata. La torre campanaria fu innalzata nel 1585.

XVIII sec. - XVIII sec. (passaggi di proprietà carattere generale )

L’11 settembre del 1773 il monastero di S. Giacomo al Grigliano fu soppresso per ordine del Senato Veneto. La chiesa di Aselogna passò dapprima al Comune di Verona e successivamente alla Diocesi.

1808 - 1812 (ampliamento intero bene )

Tra il 1808 ed il 1812 la chiesa fu ampliata nelle forme e dimensioniattuali con la creazione di due navate laterali (prima dell’interventol’edificio presentava pianta ad aula unica). Il settecentesco altaremaggiore, proveniente dalla chiesa cittadina di S. Maria in Chiavica, fucollocato nel 1808

1979 - 1994 (restauro intero bene )

Tra il 1979 ed il 1994 si registrano alcuni interventi sulla chiesa:intonacatura esterna e tinteggiatura interna (1979), ripristino e restaurodella guglia in rame del campanile danneggiata da un violentotemporale (1994),

2005 - 2005 (restauro interno)

Risale al 2005 l’interevento di risanamento conservativo delle pareti interne e di restauro della facciata. Progetto a firma dell’arch. G. Ponzilacqua.

Mappa

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