Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Giorgio

Chiesa di San Giorgio

VERONA
Piazza Cantore - Campofontana, Selva di Progno (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
L'esistenza di una cappellina a Campofontana è documentata sin dal XIV sec. Si trattava di un edificio dalle dimensioni molto ridotte, tutt'ora esistente ed utilizzata come cappella feriale. Smembrata dalla parrocchiale di Selva di Progno, da cui dipendeva, venne eretta in parrocchia autonoma nel 1606. A partire dallo stesso anno principiarono i lavori di costruzione di un nuovo edificio, più capiente, in stile romanico campestre. Infine, nel 1812 la chiesa romanica venne abbattuta per far... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

L'esistenza di una cappellina a Campofontana è documentata sin dal XIV sec. Si trattava di un edificio dalle dimensioni molto ridotte, tutt'ora esistente ed utilizzata come cappella feriale. Smembrata dalla parrocchiale di Selva di Progno, da cui dipendeva, venne eretta in parrocchia autonoma nel 1606. A partire dallo stesso anno principiarono i lavori di costruzione di un nuovo edificio, più capiente, in stile romanico campestre. Infine, nel 1812 la chiesa romanica venne abbattuta per far posto alla chiesa neoclassica attuale, completata nel 1825 e consacrata nel 1834. Esternamente si presenta con facciata a capanna pseudotetrastila, rivolta a meridione. L'interno è ad aula unica, movimentata da quattro cappelle laterali e terminante con presbiterio a pianta quadrata ed abside semicircolare. Soffittatura a botte, copertura a doppia falda in coppi. Pavimentazione in piastrelle di marmo bianco alternate a bande longitudinali di piastrelle in marmo nero. Buone le condizioni di conservazione dell'edificio. All'interno, collocata tra le due cappelle laterali aperte nella parete settentrionale, è conservata una statua settecentesca molto venerata e portata in processione la prima domenica di maggio, raffigurante "S. Giorgio che trafigge il drago salvando la principessa"

Pianta

Impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta quadrangolare, di larghezza ridotta rispetto l’aula e rialzato di tre gradini, concluso da un’abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula sono disposti quattro altari minori, due per lato, alloggiati all’interno di modesti sfondamenti della sezione muraria: gli altari di S. Rocco e di S. Giuseppe sul fianco occidentale, gli altari dell’Addolorata e del S. Cuore sul lato opposto. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, è preceduto all’esterno da una scalinata a sette gradini; sul fianco orientale dell’aula è presente un ingresso laterale; sul lato opposto si apriva un ulteriore ingresso, ora murato, al posto del quale è stata ricavata una nicchia in cui è conservato un altarino con la statua di S. Ambrogio. Sul fianco orientale del presbiterio un ambiente di disimpegno, accessibile dall’aula, consente di raggiungere la sacrestia, inserita all’interno dell’antica casa canonica che si sviluppa prolungandosi verso est. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale della canonica, in prossimità dell’abside, con il quale è posta in collegamento mediante un locale adibito a centrale termica.

Facciata

Facciata a capanna rivolta a meridione. Quattro paraste in pietra rossa della Lessinia, poggianti su altrettante zoccolature, reggono la trabeazione metopata ed il frontone e incorniciano il portale d'ingresso. Esso è di forma rettangolare, in pietra rosa locale, sormontato da un piccolo frontone retto da due mensolette modanate. Sopra il portale è aperto un rosone con vetrata policroma a dodici petali. Sul vertice sommitale campeggia una elaborata croce di ferro, mentre sui vertici laterali sono collocate due urne acroteriali litiche.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura mista portante con prevalenza di conci di pietra calcarea locale legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente dell’aula è coperto da un’ampia volta a botte a profilo ribassato, con teste di padiglione ed unghie laterali, illuminata dalle finestrature sommitali che si aprono oltre la trabeazione dei fianchi laterali; al centro della volta un affresco eseguito dal pittore Rocco Pittaco nel 1866, raffigurante l’Ascensione di Maria; una sottile cornice dipinta sottolinea la geometria della superficie voltata. L’ambiente del presbiterio è chiuso da una cupola ribassata impostata su quattro pennacchi sferici, anch’essa decorata con affreschi del Pittaco; l’abside è coperto da una semicalott

XIV sec. - XIV sec. (origini e costruzione intero bene )

La prima notizia inerente l'esistenza di una chiesa a Campofontana, risale agli ultimi anni del XIV sec. Un umanista veronese vissuto a cavallo tra XIV e XV sec. narra di un fatto di sangue avvenuto tra due uomini di Campofontana presso "Georgii templum militantis". Una chiesetta dedicata a S. Giorgio esisteva dunque a Campofontana già dal XIV sec. Tale cappella originaria corrisponde con la cappellina comunicante con l'attuale sacrestia, un tempo usata come cappella feriale. Giuridicamente e pastoralmente essa era cappellania dalla chiesa parrocchiale di Selva di Progno.

1606 - 1606 (erezione in parrocchia carattere generale)

il giorno 19 settembre 1606 la chiesa di S. Giorgio in Campofontana venne svincolata da Selva di Progno ed eretta in parrocchia autonoma.

1606 - 1613 (costruzione intero bene )

Tra 1606 e 1613 gli abitanti di Campofontana costruirono una nuova chiesa, conservando la cappellina trecentesca. Risultò un edificio in stile romanico campestre, con facciata a capanna rivolta a ponente ed abside a levante, campanile staccato dal tempio, che era completamente circondato dal cimitero.

XVIII sec. - XVIII sec. (realizzazione statua equestre di S. Giorgio)

Nel corso del Settecento venne commissionata e realizzata una statua lignea raffigurante "San Giorgio a cavallo che trafigge il drago salvando la principessa". Da allora fino ai giorni nostri ogni anno, nella prima domenica di maggio, la statua viene portata in solenne processione verso Durlo, vicino paese del vicentino, per incontrare Santa Margherita (che ne è la patrona), secondo una antica tradizione che prevedeva un annuale incontro dei due santi, ambedue provenienti dal Medio Oriente e vissuti al tempo dell'imperatore Diocleziano (285-304 d.C.). Si rinnova così annualmente l'amicizia tra i due paesi.

1812 - 1825 (costruzione intero bene )

Nel primo quarto del XIX sec., in considerazione del consistente aumento demografico della popolazione, si rese necessaria la costruzione di un edificio più capiente. La chiesa romanica venne abbattuta, mentre i lavori di costruzione del nuovo tempio, cominciati nel 1812, ebbero compimento nel 1825. Risultò un edificio con pianta ad aula unica, dalle forme neoclassiche ed invertito nell'orientamente rispetto al precedente. Quattro gli altari laterali.

1834/11/29 - 1834/11/29 (consacrazione carattere generale )

La nuova chiesa di Campofontana venne consacrata il 29 luglio 1834 dal vescovo di Verona Giuseppe Grasser (1828-1839).

1866 - 1866 (decorazione interno )

L'interno della chiesa venne decorato ad affresco dal pittore Rocco Pittaco nel 1866.

2006 - 2006 (restauro interno e copertura)

Nel 2006 è stato condotto un intervento di restauro dell’interno e della copertura della chiesa parrocchiale. Progetto a cura dell'arch. Giampietro Pegoraro.

Mappa

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