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Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Martino
Chiesa di San Martino
S. Martino
Dettagli
La chiesa di S. Martino in Bagnolo è attestata a partire dal XIII sec. Da un documento del 1351 veniamo inoltre a sapere della presenza presso S. Martino di chierici e di un “capitulum” , il che attesterebbe l’esistenza di un clero plurimo. Entro il 1484 venne riedificata in forme gotiche con il contributo della famiglia Lanfranchini, mentre tra gli anni settanta e ottanta del XIX sec. vennero rinnovate l’aula e la facciata su progetto dell’arch. don Angelo Gottardi. Nel 1932 fu aumentato lo spazio destinato ai fedeli con la costruzione di due vani a mo’ di transetto a lato del presbiterio. Risale al 2007 l’intervento di restauro dei prospetti esterni della chiesa e del campanile. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa, parzialmente inglobata nel corpo di fabbrica della cappella feriale. Impianto planimetrico a croce latina, con unica aula a pianta rettangolare, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini con abside a sviluppo poligonale a tre lati, fiancheggiato da due aule minori; lungo i fianchi della navata si aprono due semi-cappelle laterali, di cui quelle prossime al presbiterio ospitano l’altare della Madonna, a sinistra, e l’altare del S. Cuore, sul lato opposto. I prospetti interni dell’aula sono ritmati da snelle lesene ioniche su cui si imposta la trabeazione modanata sommitale; ampie archeggiature a tutto sesto si aprono verso le cappelle laterali; le aule minori che definiscono il transetto esibiscono un carattere estremamente semplice ed essenziale. La navata è coperta da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato con decorazione a finta cassettonatura; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera in laterizio con costolonature diagonali; l’abside è chiusa da una volta ad ombrello nervata in mattoni. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee, orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi. La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastre di marmo rosso Verona; il presbiterio è pavimentato in quadrotte alternate di marmo biancone e marmo rosso Verona posate a corsi obliqui.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, costituita da un’unica aula a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini, di ampiezza ridotta e concluso con abside a sviluppo poligonale a tre lati, fiancheggiato da due aule minori rettangolari allungate che definiscono i bracci laterali del transetto. Lungo i fianchi della navata si aprono due semi-cappelle laterali, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, di cui quelle prossime al presbiterio accolgono rispettivamente l’altare della Madonna, sul lato settentrionale, e l’altare del S. Cuore, sul lato opposto. Lungo il fianco meridionale dell’aula si colloca la sacrestia e, in corrispondenza dell’intersezione con il braccio destro del transetto, si eleva la torre campanaria. L’ingresso principale con bussola lignea interna si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna; è presente un’entrata laterale sul fianco settentrionale dell’aula.
Facciata
Facciata a capanna rivolta ad occidente. Al centro, inquadrato tra due monofore allungate a tutto sesto si apre il portale d’ingresso di gusto tardo-gotico recante lavorazioni a denti di sega e a toro tortile e sovrastato da una lunetta decorata con un affresco raffigurante “la Madonna con Bambino Gesù tra due santi vescovi”. Più in alto, oltre il portale, un oculo illumina l’interno dell’edificio. Due paraste angolari reggono la trabeazione sulla quale si imposta il timpano leggermente aggettante.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, ciottoli di fiume e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce; le pareti esterne dell’abside si pre
XIII sec. - 1351 (origini e costruzione intero bene)
La chiesa di S. Martino in Bagnolo è attestata a partire dal XIII sec. Da un documento del 1351 veniamo inoltre a sapere della presenza presso S. Martino di chierici e di un “capitulum” , il che attesterebbe l’esistenza di un clero plurimo.
1484 - 1484 (ricostruzione intero bene)
Nel 1484 la chiesa di S. Martino venne riedificata in forme gotiche grazie al contributo della famiglia Lanfranchini, esponente della borghesia cittadina i cui membri dal principio del secolo erano titolari di beni nella zona. Di tale edificio rimane oggi visibili l’abside poligonale in mattoni, ciottoli e conci di pietra calcarea faccia a vista, il portale d’ingresso lavorato e la torre campanaria.
1530 ante - XVI sec. (erezione in parrocchia carattere generale)
S. Martino in Bagnolo fu eretta in parrocchia prima del 1530. Nel corso del XVI sec. si registra, come a Nogarole Rocca, la presenza di clero non indigeno, proveniente prevalentemente dall’Emilia Romagna o dal mantovano.
XIX sec. - XIX sec. (rinnovamento intero bene)
Tra gli anni settanta e ottanta del XIX sec. l’aula e la facciata furono rinnovati nelle forme attuali su progetto dell’arch. don Angelo Garonzi. In questi anni venne anche realizzata la facciata a capanna dell’oratorio adiacente alla chiesa (oggi cappella feriale).
1932 - 1932 (ampliamento intero bene)
Nel 1932 terminarono i lavori ampliamento con la sistemazione di due vani (a pianta rettangolare) posti ai lati del presbiterio e con esso comunicanti.
1996 - 1996 (restauro tetto, cappella feriale e campanile)
Risale al 1996 l’intervento di manutenzione straordinaria delle coperture nord e sud della chiesa e di intonacatura dei prospetti esterni di chiesa e campanile.
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
