Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Marco

Chiesa di San Marco
Chiesa di San Marco al Pozzo Chiesa di San Marco a Pozzo

VERONA
Via Pozzo - Valgatara, Marano di Valpolicella (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
In località Pozzo di Valgatara, nella vallata di Marano di Valpolicella, sorge la chiesetta romanica di San Marco al Pozzo. Edificata nel XII sec. se non prima, originariamente era intitolata a S. Stefano. Ampliata nel corso del XVII sec., nel 1659 cambiò dedicazione in San Marco, forse in onore alla Repubblica di Venezia. Interamente costruita in blocchetti di pietra tufacea, colpisce il visitatore per la semplicità della facciata a capanna e per l'elegante torre campanaria. L'interno, ad... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

In località Pozzo di Valgatara, nella vallata di Marano di Valpolicella, sorge la chiesetta romanica di San Marco al Pozzo. Edificata nel XII sec. se non prima, originariamente era intitolata a S. Stefano. Ampliata nel corso del XVII sec., nel 1659 cambiò dedicazione in San Marco, forse in onore alla Repubblica di Venezia. Interamente costruita in blocchetti di pietra tufacea, colpisce il visitatore per la semplicità della facciata a capanna e per l'elegante torre campanaria. L'interno, ad aula unica, è impreziosito una serie di affreschi romanici (XII-XIII sec.) a cui se ne sovrapposero altri tardo-gotici (fine del XIV sec.). In prossimità del presbiterio un dipinto murale raffigurante la Madonna con Bambino, opera tardo trecentesca di un artista forse appartenente alla cerchia di Martino da Verona. Buone le condizioni di conservazione dell'edificio.

Pianta

Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; il presbiterio a pianta quadrangolare con abside a fondale piatto, di larghezza ridotta rispetto la navata, presenta un piano rialzato di un gradino che si prolunga fino ad occupare parte dell’aula. Lungo il fianco meridionale della navata, a circa metà della sua estensione, si apre una cappella emergente a sviluppo semicircolare ospitante l’altare dedicato a S. Marco, posto su un basamento che si prolunga per circa un metro sul piano dell’aula. Sul lato opposto si apre l’ingresso laterale, la cui soglia è rialzata di due gradini rispetto il piano della navata. Un ulteriore ingresso è presente sul fianco meridionale del vano absidale. In corrispondenza dell’angolo nord-est della navata, si eleva la torre campanaria, in parte inglobata nella struttura della chiesa, ed accessibile dall’interno dell’aula mediante un apertura che si apre sul fianco occidentale.

Facciata

La facciata è tipicamente romanica, a capanna, monocuspidata ed orientata a ponente. La parte inferiore del prospetto, fino all'altezza della finestrella a mezzaluna, è in conci squadrati di tufo. Oltre la finestrella l'orditura muraria cambia, con filari di mattoncini in tufo di dimensioni minori. Al centro si apre un semplice portale rettangolare in pietra di Prun, sormontato da una lunetta cieca con arco a tutto sesto in conci di tufo squadrati.

Preesistenze

Dell’originaria costruzione Duecentesca si conservano la struttura muraria della facciata (fino all’altezza della finestratura tardo sei-settecentesca), la parete meridionale e, in parte, quella settentrionale ed il campanile (ad eccezione della cuspide in mattoni e le due monofore ricavate sui lati nord e sud della cella campanaria). All’estremità est del prospetto meridionale è infissa un’epigrafe del I secolo d.C. con voto a Giove (IOVI/OM).

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da corsi di conci di pietra di calcare tenero squadrati e di geometria piuttosto regolare, legati con malta di calce; gli elementi costituenti le catene angolari presentano dimensioni maggiori. Una variazione nella tessitura muraria è rilevabile nel registro superiore della facciata, dove conci di pietra di dimensioni inferiori si alternano ad elementi in laterizio. Il fianco settentrionale presenta una contro-parete di rinforzo, addossata al muro originale, che si diparte dallo spigolo di facciata e che si estende fino ad incontrare la struttura muraria emergente della cappella laterale. L’angolata sud-orientale presenta, nella porzione superiore, un’integrazione muraria in mattoni pieni di laterizio, riconducibile ad un intervento di consolidamento. Sono presenti tiranti metallici per il rinforzo degli ammorsamenti tra le strutture murarie, e per il collegamento degli elementi strutturali di copertura con le murature d’ambito in cui si innestano.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente dell’aula è coperto dalla struttura lignea di copertura con capriate a vista. Il presbiterio è coperto da una

XII sec. - XII sec. (costruzione intero bene)

La chiesetta di S. Marco in località Pozzo di Valgatara ha origini romaniche (XII sec.). Inizialmente intitolata a S. Stefano, mutò dedicazione nel corso del XVII sec., forse in omaggio alla Repubblica di Venezia. In questa prima fase l'edificio aveva una struttura a navata unica terminante in un'abside semicircolare. Di questo periodo sono due interventi pittorici, il primo risalente alla metà del XII sec., i successivi alla fine del Trecento.

1454 - 1454 (sussidiarietà alla Pieve di S. Floriano carattere generale)

Nel 1454 il vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471) è in visita alla Pieve di S. Floriano. Tra le cappelle ad esse soggette cita anche quella di S. Marco, allora ancora intitolata a S. Stefano: "cappellam ecclesie S. Steffani de Vargatara in qua non est institutus sacerdos, sed cappellani istius plebis veniunt aliquociens ad celebrandum in dicta ecclesia saltem semel in mense". La chiesetta, è dunque soggetta alla vicina pieve di S. Floriano, che provvede ad inviarvi un cappellano per celebrare la messa almeno una volta al mese.

XVI sec. - XVII sec. (cappella laterale e abside rettangolare costruzione)

Negli atti della visita pastorale del 1605 (vescovo Agostino Valier, 1565-1606) si annota la presenza del solito altare, quello maggiore, dedicato a S. Stefano, ma anche quella di un secondo altare, intitolato a S. Marco, noviter erectum et aedificatum". Nello stesso periodo si procedette alla demolizione dell'abside romanica semicircolare ed alla costruzione di un coro rettangolare.

XVII sec. - XVIII sec. (sopraelevazione facciata)

Nel corso dei primi anni del Settecento venne sopraelevata la facciata, nella quale, per dar maggior illuminazione all'interno dell'edificio, venne aperta una finestra a mezzaluna.

1659 - 1659 (cambio intitolazione carattere generale)

A partire dal 1659, anno della visita pastorale del vescovo Sebastiano Pisani I (1653-1668) venne cambiata l'intitolazione della chiesetta. D'ora in avanti comparirà sempre intitolata a S. Marco, eventualmente insieme a S. Stefano.

1797/12/24 - 1797/12/24 (sussidiarietà alla parrocchiale di Valgatara carattere generale)

Il 24 dicembre 1797 la chiesa di SS. Fermo e Rustico in Valgatara diviene parrocchia e si svincola dalla Pieve di S. Floriano. S. Marco al Pozzo diventa a sua volta cappella dipendente della parrocchia di Valgatara.

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