Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Zenone Vescovo

Chiesa di San Zenone Vescovo
S. Zenone Vescovo

VERONA
Via Moruri - Moruri, Verona (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Il borgo di Moruri è citato in documenti del 909 ("locus Maururio") e del 1154 (diploma dell'imperatore Federico I con il quale venivano concessi privilegi al vescovo di Verona sul territorio di Moruri). Si ipotizza che la primitiva chiesa risalga all'XI o al XII sec. Nel 1460, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471) si registra la presenza di un rector, incaricato anche della cura d'anime della chiesa di Magrano. Nel 1527, la chiesa di S. Zeno in Moruri... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Il borgo di Moruri è citato in documenti del 909 ("locus Maururio") e del 1154 (diploma dell'imperatore Federico I con il quale venivano concessi privilegi al vescovo di Verona sul territorio di Moruri). Si ipotizza che la primitiva chiesa risalga all'XI o al XII sec. Nel 1460, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471) si registra la presenza di un rector, incaricato anche della cura d'anime della chiesa di Magrano. Nel 1527, la chiesa di S. Zeno in Moruri è definita parrocchiale. La chiesa attuale è il risultato della ricostruzione avvenuta nel 1618. La chiesa si presenta esternamente con semplice facciata a capanna rivolta ad occidente. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di due gradini e concluso con abside a fondale piatto; lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali con altare. I prospetti, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene d’ordine tuscanico su cui si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale. L’aula è coperta da una volta a botte scandita da costolonature trasversali e con unghie laterali; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte unghiata con decorazione a cassettoni. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e pietra bianca; il presbiterio presenta una pavimentazione ad intarsi in marmi policromi.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di due gradini e di ampiezza ridotta, concluso con abside a fondale piatto; lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali con altare, due su ciascun lato e fra loro prospicienti. Sul fianco sinistro del presbiterio si colloca il locale della sacrestia; sul lato opposto insiste la torre campanaria. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata.

Facciata

Facciata a capanna. Rivestimento ad intonaco di colore grigio sabbia. Orientamento a settentrione. Al centro si apre il semplice portale d'ingresso. Sull'architrave corre la seguente iscrizione a ricordo della costruzione del tempio: "HAC EST DOMUS DEI ET PORTA COELI / A.D. 1618". Oltre il portale una finestra di forma rettangolare illumina l'interno dell'edificio. Chiude il prospetto il timpano, recante nel mezzo la seguente iscrizione: "DOM IN HONOREM S. ZENONIS EM".

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto in prevalenza da conci sbozzati di pietra calcarea locale e lastame a spacco legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

La navata è coperta da una volta a botte scandita da costolonature lisce trasversali e con ampie unghie laterali. Il presbiterio è sovrastato da una volta a botte unghiata con decorazione a cassettoni.

Coperture

Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio.

Pavimenti e pavimentazioni

La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e pietra bianca posate a corsi diagonali. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, presenta una pavimentazione ad intarsi in marmi policromi.

Prospetti interni

Lo spazio interno della chiesa, caratterizzato nell’insieme da una sobria ed equilibrata composizione architettonico-spaziale e decorativa, presenta i prospetti ritmati da lesene d’ordine tuscanico su cui si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale; le cappelle laterali con altare sono introdotte da archeggi

XI sec. - XII sec. (origini e costruzione intero bene )

Il borgo di Moruri è citato in documenti del 909 ("locus Maururio") e del 1154 (diploma dell'imperatore Federico I con il quale venivano concessi privilegi al vescovo di Verona sul territorio di Moruri). Si ipotizza che la primitiva chiesa risalga all'XI o al XII sec.

XV sec. - XV sec. (notizie dal XV sec. carattere generale )

Nel 1460, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471) si registra la presenza di un rector, incaricato anche della cura d'anime della chiesa di Magrano.

1527 - 1527 (erezione in parrocchia carattere generale )

Nel 1527, anno della prima visita pastorale del vescovo di Verona Gian Matteo Giberti (1524-1543) la chiesa di S. Zeno in Moruri è definita parrocchiale.

1618 - 1618 (costruzione intero bene )

La chiesa di S. Zeno fu riedificata nelle forme attuali nel 1618.

1978 - 1978 (restauro intero bene )

Risale al 1978 un organico intervento di restauro e consolidamento statico dell'edificio volto a riparare le lesioni causate da un precedente evento sismico.

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