Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa dei Santi Martino e Rocco

Chiesa dei Santi Martino e Rocco

VERONA
Contrada Corrubio - Corrubio, San Pietro in Cariano (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesa dei SS. Martino e Rocco, è situata nel cuore della Valpolicella, in località Negarine di Corrubio. Originariamente esisteva una unica chiesetta, dedicata a S. Martino, edificata probabilmente tra IX e X sec. Nel XII sec. venne ricostruita in forme romaniche, forse perchè lesionata dal violento terremoto che colpì il nord Italia nel 1117. Trasversalmente alla chiesa di San Martino, verso la fine del XV sec. venne eretta dalla famiglia Banda un'altra cappella in stile tardo-gotico per... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa dei SS. Martino e Rocco, è situata nel cuore della Valpolicella, in località Negarine di Corrubio. Originariamente esisteva una unica chiesetta, dedicata a S. Martino, edificata probabilmente tra IX e X sec. Nel XII sec. venne ricostruita in forme romaniche, forse perchè lesionata dal violento terremoto che colpì il nord Italia nel 1117. Trasversalmente alla chiesa di San Martino, verso la fine del XV sec. venne eretta dalla famiglia Banda un'altra cappella in stile tardo-gotico per scongiurare un'epidemia di peste. Venne dedicata a S. Rocco e messa in comunicazione con S. Martino aprendo un arco a tutto sesto. Esternamente il complesso presenta unica facciata (a capanna, romanica), quella di S. Martino, ma due ingressi, uno nella facciata di S. Martino e e l'altro nel lato di S. Rocco. Internamente l'aula unica di S. Martino è giuntata e in comunicazione con l'aula unica di S. Rocco ad essa trasversale. Le pareti interne di S. Martino sono decorate con pregevoli affreschi datati X sec. ed altri di XIV sec. da alcuni studiosi attribuiti al Maestro Cicogna.

Pianta

Il complesso chiesastico dei SS. Martino e Rocco si compone di due edifici tra loro addossati, ognuno dei quali presenta specifiche caratteristiche architettoniche e spaziali. A nord è collocato l’edificio più antico, l’originaria chiesa romanica dedicata a S. Martino, con asse maggiore longitudinale ovest-est, definito planimetricamente da un’unica aula rettangolare che si prolunga con il presbiterio quadrangolare, ridotto in larghezza rispetto alla navata e rialzato di un gradino, e concluso da un abside a fondale piatto. Il piano dell’aula si trova ad una quota ribassata di due gradini rispetto al livello del sagrato esterno. Sul fianco meridionale dell’aula un’ampia apertura consente l’ingresso nell’ambiente principale del secondo edificio, che si innesta ortogonalmente alla chiesa di S. Martino: la cappella di S. Rocco, in stile tardo gotico, presenta un impianto planimetrico ad unica aula pressoché quadrata, il cui asse maggiore nord-sud è definito dalla presenza dell’ampio presbiterio posto ad una quota rialzata di due gradini, con abside emergente a pianta poligonale a cinque lati. L’ingresso dall’esterno avviene sul fianco occidentale, mediante un’apertura in posizione leggermente decentrata. Addossata esternamente al fianco orientale della cappella di S. Rocco, nell’angolo in cui si collega con la parete meridionale della chiesa di S. Martino, si eleva la torre campanaria, accessibile al livello inferiore dall’interno della chiesa romanica e, ad una quota superiore, dall’area esterna mediante una scalinata in pietra a dieci gradini.

Facciata

Facciata a capanna, romanica, risultato di vari interventi nel corso dei secoli. Il prospetto originario, di fase altomedievale è andato distrutto in seguito al terremoto del 1117. Nella ricostruzione romanica vennero utilizzati materiali di reimpiego da essa proveniente, ma anche da edifici di epoca romana, alternati a filari di ciottoli di fiume. Nel corso del XV sec. la chiesa di S. Martino venne innalzata, e con essa la facciata. In questa occasione venne anche inserito il rosone. Nel restauro occorso negli anni Novanta del XX sec. si riportò il prospetto più o meno alla quota della chiesa romanica, conservando però il rosone. Notevole il portale d'ingresso, a tutto sesto. I suoi piedritti sono costituiti da tre blocchi litici ciascuno. La volta è decorata finemente con motivi floreali e tralci intrecciati. Ai lati del paramento murario sono ancora visibili parte della ghiera di fase romanica, decorata con una cornice a denti di sega, dentelli, modanature a tralci e ornamenti vegetali a fogliame disposti simmetricamente. Al centro in alto si apre il rosone rinascimentale di forma ottagonale. Sul vertice sommitale è infissa una pigna, simbolo di immortalità.

Strutture di elevazione

La lettura stratigrafica delle strutture di elevazione dei corpi di fabbrica costituenti il complesso chiesast

IX sec. - X sec. (origini e costruzione chiesa di San Martino)

La chiesa di S. Martino, compare per la prima volta in un documento del XIII sec. E' tuttavia molto plausibile far risalire la sua origine all'età longobarda quando la dedicazione di parecchi luoghi di culto si rivolgeva a santi come Martino, Giorgio e Michele. Le strutture superstiti inerenti l'edificio originario, si possono individuare all'interno dell'edificio, lungo la parete settentrionale verso la zona presbiterale, dove si conserva ancora un lacerto di affresco datata alla prima metà del X sec. in cui si intravede l'approdo a una città da parte di un personaggio accolto da un ecclesiastico con croce astile.

1117 - XV sec. (ricostruzione chiesa di San Martino)

Non si sa con esattezza quali furono le cause dell'abbattimento dell'edificio originario e la sua ricostruzione in forme romaniche. Sembra comunque plausibile ipotizzare un collegamento con il violentissimo terremoto che sconvolse l'intero nord-Italia nel 1117. L'edificio dovette subire ingenti danni, al punto che fu necessario l'avanzamento della facciata di due metri e la sua ricostruzione ex novo, utilizzando soprattutto ciottoli di fiume, ma anche materiale di spoglio romano e della precedente chiesa. Ne risultò un prospetto tipico della architettura romanica veronese del XII sec.

1476 - 1495 (origini e costruzione cappella di San Rocco)

Le origini della cappella di S. Rocco, adiacente e trasversale a S. Martino, risalgono alla seconda metà del XV sec. a seguito del testamento di Cristoforo Banda. L'edificio però verrà eretto solo verso la fine del Quattrocento dai suoi eredi, Andrea, Filippo, don Nicola e Zeno, e dedicata ai SS. Rocco e Sebastiano, quando i Banda, rifugiatisi a Corrubio a seguito della peste, fecero voto a S. Rocco di costruire una cappella in suo onore, dove seppellire anche il padre. La lapide, murata sul fianco sinistro dell'abside, ne ricorda l'evento. In stile tardo gotico, con qualche elemento proto rinascimentale la nuova cappella venne addossata fino al campanile al lato sud della più bassa chiesa romanica, unite attraverso un'apertura ad arco ribassato. Nello stesso periodo venne demolita l'abside semicircolare di S. Martino sostituendola con una rettangolare e innalzata l'aula interna, con conseguente innalzamento anche della facciata.

1990 - 2000 (restauro chiesa di San Martino)

Recentemente, verso la fine del XX sec., è stato condotto un intervento di restauro inerente esclusivamente la chiesetta di S. Martino. L'intervento si è focalizzato sull'abbassamento dell'aula e della facciata, riportando la chiesetta alla fisionomia precedente gli interventi Cinquecenteschi.

2002 - 2002 (impianto termico a pavimento intero bene)

Nel 2002 si è intervenuti sull'impianto termico (riscaldamento a pavimento) della chiesetta di S. Rocco, su progetto dell'arch. veronese Renzo Speri.

Mappa

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