Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Pietro Apostolo

Chiesa di San Pietro Apostolo

VERONA
Via P. Zanotti - Torbe, Negrar (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Torbe, a 450 m/slm, è situato al centro della vallata di Negrar, in posizione panoramica. Per questo motivo il paese viene chiamato il "Balcone della Valpolicella". E' ipotizzabile far risalire le origini del primo edificio di culto di Torbe a un periodo compreso tra X e XII sec., anche se la prima fonte diretta in nostro possesso reca la data 1222. Intitolata a S. Pietro Apostolo, essa inizialmente sottostava alla giurisdizione della pieve di Negrar per poi passare sotto quella della vicina... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Torbe, a 450 m/slm, è situato al centro della vallata di Negrar, in posizione panoramica. Per questo motivo il paese viene chiamato il "Balcone della Valpolicella". E' ipotizzabile far risalire le origini del primo edificio di culto di Torbe a un periodo compreso tra X e XII sec., anche se la prima fonte diretta in nostro possesso reca la data 1222. Intitolata a S. Pietro Apostolo, essa inizialmente sottostava alla giurisdizione della pieve di Negrar per poi passare sotto quella della vicina chiesa di S. Paolo in Prun, dalla quale venne svincolata nel 1647 quando anche Torbe venne eretta in parrocchia. A causa dell'aumento demografico della popolazione tra 1860 e 1868, poco distante dalla chiesa vecchia, che venne abbandonata e poi venduta a privati, si costruì un nuovo tempio, più capiente, a navata unica, in stile neoclassico. Il nuovo edificio esternamente si presenta con facciata neoclassica, rivestita in lastre di poetra bianca locale. In nicchia, due statue, opera novecentesca dello scultrore Walter Marchesini, raffiguranti i santi patroni della chiesa. Orientamento a meridione. Interno ad aula unica rettangolare che si raccorda al presbiterio con un tratto curvilineo delle pareti laterali. Presbiterio ellittico con asse maggiore trasversale, rialzato di tre gradini rispetto all'aula. Abside semicircolare. Copertura a doppia falda in coppi lungo la navata, a semicupola con cupolino a cipolla, rivestito con lastre di rame sopra l'abside. Pavimentazione a corsi obliqui di lastre di pietra locale.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico definito dalla sequenza di tre ambienti principali che si svolge lungo l’asse maggiore: l’ampia navata unica a pianta rettangolare che si raccorda con il presbiterio con un tratto curvilineo delle pareti laterali; il presbiterio ellittico con asse maggiore trasversale e rialzato di tre gradini; l’abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi della navata si aprono sei semi-cappelle, tre per lato: di queste, quelle prossime all’ingresso ospitano il fonte battesimale, a destra, ed un crocifisso ligneo a sinistra, mentre nelle rimanenti trovano sede i quattro altari minori. Le emergenze volumetriche di tali ambienti sono contenuti nei corpi di fabbrica minori che si addossano alla navata, prolungandosi fino al corpo absidale. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della facciata ed è preceduto all’esterno da un’ampia e bassa scalinata; al centro del fianco occidentale dell’aula è presente l’ingresso laterale. Sul lato orientale si affianca la casa canonica, con sviluppo in pianta ortogonale a quello della chiesa. La torre campanaria si eleva isolata in prossimità del fianco sinistro dell’abside, in posizione leggermente arretrata.

Facciata

Facciata neoclassica, rivestita da lastre di pietra bianca locale, rivolta a meridione. Al centro si apre un portale rettangolare, sormontato da una mensoletta. Ai lati del portale due coppie di paraste d'ordine ionico. Tra parasta e parasta due nicchie ospitano le statue dei SS. Pietro e Paolo Apostoli. Una finestra a mezzaluna collocata sopra il portale d'ingresso, illumina l'interno dell'edificio. Frontone semplice, con timpano privo di elementi decorativi. Su di esso si innesta una sopraelevazione, nei cui vertici laterali si innestano due urne acroteriali. Sul vertice sommitale, infissa in un basamento in pietra, campeggia una croce ferrea.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di conci di lastame a spacco di pietra calcarea della Lessinia legati con malta di calce, con tessitura regolare a filari orizzontali. Lungo i fianchi longitudinali sono presenti contrafforti murari. I paramenti esterni ed interni sono intonacati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

Lo spazio interno della navata è coperto da un’ampia controsoffittatura voltata a botte a sezione semi-ellittica, suddivisa in cinque settori da sottili costolonature tras

ante 1222 - 1222 (origini e costruzione intero bene)

La prima notizia inerente la chiesa di Torbe risale al 30 marzo 1222, anno in cui tale Januario de Pevecano, redigendo a Prun il proprio testamento, lasciava in eredità un legato ad alcune chiese della valle di Negrar, tra le quali figura anche quella di "Sancti Petri de Capua", il che significa che 1222 a Torbe esisteva già un edificio di culto, dipendente dalla vicina Pieve di S. Martino in Negrar. Di questo primitivo edificio oggi rimane solo una parte del basamento dell'abside che allora doveva essere semicircolare anziché rettangolare come si presenta oggi. A navata unica aveva tetto a capriate lignee e campanile a pianta quadrata, edificato interamente in pietra di Prun.

1458 - 1527 (soggezione a S. Paolo in Prun carattere generale)

Dalla visita pastorale del 1458 del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471) si evince che il rettore della chiesa di S. Paolo in Prun, tale don Luca de Borellis di Cremona, "doveva recarsi anche nelle cappelle di Fane, Mazzano, Cerna e Torbe, a turno nelle domeniche e una volta alla settimana, essendo quelle cappelle non curate" allora pastoralmente dipendenti da Prun, che venne eretta in parrocchia proprio nel 1458. Anche se la soggezione alla chiesa di Prun continuava, nel 1527 gli abitanti di Torbe riuscirono ad ottenere un cappellano proprio in pianta stabile.

1533 - 1541 (erezione cappella della Beata Vergine del Rosario)

Tra 1533 e 1541, su indicazione del vescovo Giberti (1524-1543) venne costruita la cappella della Beata Vergine del Rosario. Sempre seguendo gli ordinata imposti dal Giberti nel 1541 venne aperto in facciata il rosone tutt'ora visibile.

1647 - 1647 (Erezione in parrocchia Carattere generale)

Nel 1647 venne svincolata dalla chiesa di S. Paolo in Prun e costituita in parrocchia autonoma con il titolo di chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo in Torbe.

1735 - 1735 (erezione cappella dell'Immacolata Concezione)

Dalla visita pastorale del vescovo Bragadino (1733-1758), a Torbe nel 1735, viene testimoniata per la prima volta l'esistenza di una seconda cappella laterale, addossata alla torre campanaria e dedicata alla Immacolata Concezione. In essa era conservato in fonte battesimale.

1860 - 1868 (costruzione intero bene )

Verso la metà del XIX sec. si decise di edificare una nuova chiesa, più capiente, in grado di ospitare gli abitanti di Torbe, in aumento demografico. Come luogo venne scelto un dosso poco distante dalla vecchia chiesa, facilmente accessibile per gli abitanti delle varie contrade del paese. L'edificazione della nuova chiesa prese il via nel 1860 ed ebbe compimento nel 1868. I lavori vennero affidati alla ditta del Sig. Francesco Guglielmi di Verona. Si occupò del progetto l'ing. comunale Cesare Benciolini. Risultò un edificio dalle forme neoclassiche, capiente, a navata unica (convergente verso l'abside) e quattro cappelle laterali.

1921 - 1927 (erezione campanile)

Tra 1921 e 1927 venne innalzato il campanile della chiesa parrocchiale. Si usarono blocchi di biancone prelevati da una vicina cava.

Mappa

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