Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Zeno Vescovo

Chiesa di San Zeno Vescovo

VERONA
Via S. Zeno, 8 - Cavalo, Fumane (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Fino al Settecento la chiesa più importante di Cavalo fu quella di S. Zeno (dai paesani chiamata la Ciesa Vecia), sede di parrocchia già dal 1456. Verso la fine del XVIII sec., visto l'aumento demografico della popolazione del paese, si rese necessaria l'edificazione di una nuova chiesa, in posizione più centrale e comoda per le varie contrade. I lavori ebbero il via nel 1780 e si conclusero nel 1785. Alla nuova parrocchiale venne data la stessa intitolazione della vecchia, S. Zeno, mentre la... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Fino al Settecento la chiesa più importante di Cavalo fu quella di S. Zeno (dai paesani chiamata la Ciesa Vecia), sede di parrocchia già dal 1456. Verso la fine del XVIII sec., visto l'aumento demografico della popolazione del paese, si rese necessaria l'edificazione di una nuova chiesa, in posizione più centrale e comoda per le varie contrade. I lavori ebbero il via nel 1780 e si conclusero nel 1785. Alla nuova parrocchiale venne data la stessa intitolazione della vecchia, S. Zeno, mentre la vecchia chiesa di lì a poco cambiò intitolazione in Chiesa della Madonna della Salette. Risultò un edificio neoclassico, pseudeotetrastilo e facciata a capanna, con orientamento a ponente. Torre campanaria neoclassica anch'essa. Internamente la chiesa ha pianta a navata unica con due cappelle laterali e abside semicircolare. Soffittatura voltata, scandita in cinque campate. Copertura a doppia falda in coppi. Navata decorata con un ciclo d'affreschi raffigurante gli Apostoli opera delpittore veronese Marco Marcola datata 1791.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; il presbiterio, ridotto in larghezza rispetto all’aula e rialzato di due gradini, si conclude con l’abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si dispongono i quattro altari minori, due per lato, ospitati all’interno di altrettanti vani ricavati come sfondamento delle pareti d’ambito. In prossimità dell’ingresso, sono presenti due nicchie ricavate nello spessore murario, di cui quella sul fianco settentrionale ospita il fonte battesimale. Sul fianco destro del presbiterio si colloca un ambiente adibito a sacrestia e cappella feriale, comunicante con il vano absidale; sul lato opposto si eleva, di poco distaccata, la torre campanaria. Sul fianco settentrionale della navata si colloca l’edificio dell’antico Oratorio, il cui prospetto principale è arretrato rispetto la facciata della chiesa, e che si prolunga fino a collegarsi con il campanile. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, è preceduto all’esterno da due gradini; un ingresso laterale si apre al centro del fianco meridionale della navata.

Facciata

Facciata neoclassica, a capanna, pseudo tetrastila, rivolta ad occidente. Si ha accesso alla chiesa tramite il portale d'ingresso rettangolare, sormontato da una mensoletta protettiva. Più in alto è murata una lapide che ricorda l'edificazione del tempio e la decorazione della facciata. Sopra di essa è aperta una finestra a mezzaluna. Ai lati del portale due coppie di paraste di ordine ionico, poggianti su una zoccolatura in pietra bianca. Tra parasta e parasta sono inserite due nicchie contenenti le statue di S. Bovo e di S. Vincenzo. Frontone e timpano privi di elementi decorativi. Sulla copertura sono collocate due urnette acroteriali per ciascuno dei due spioventi. Sul vetrtici sommitale campeggia una elegante croce ferrea

Strutture di elevazione

Le strutture portanti di elevazione sono realizzate con muratura in lastame a spacco di pietra calcarea della Lessinia legati con malta di calce. Lungo il fianco meridionale della navata sono presenti contrafforti murari; un tirante metallico trasversale di collegamento delle strutture murarie longitudinali è posizionato in corrispondenza dell’arco trionfale. I paramenti esterni ed interni sono intonacati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

La navata è coperta da un’ampia e luminosa controsoffittatura voltata scandita in cinque settori separati da sottili costolonature a stucco in lieve aggetto: le campate maggiori con volta a botte intersecata da due unghiature laterali, si alternano a tratti minori a botte semplice. La superficie voltata è caratterizzata da un motivo decorativo che ne sottolinea la geometria e che disegna finte specchiature. La struttura voltata a copertura del presbiterio è definita dalla successione di tre campate intervallate da costolonature trasversali, di cui la prima con v

1780 - 1785 (origni e costruzione intero bene)

Verso la fine del XVIII sec. gli abitanti di Cavalo decisero di edificare una nuova chiesa parrocchiale, più grande e più vicina al borgo di quella antica. Non si sa con esattezza quando iniziarono i lavori, che comunque il 18 ottobre 1785, giorno della benedizione della chiesa ad opera del vescovo Morosini (1772-1789), erano conclusi. Con qualche piccola variante la nuova chiesa è quella visibile oggi. Esternamente presenta prospetto neoclassico, internamente pianta ad aula unica, quattro cappelle laterali ed abside semicircolare.

1791 - 1791 (decorazione ad affresco pareti navata)

Nel 1791 il pittore Marco Marcola (1740-1793) impreziosì la navata della chiesa parrocchiale di Cavalo con un ciclo di sei riquadri dipinti ad affresco, raffiguranti "gli Apostoli". Sulla parete di sinistra i SS. Giacomo Maggiore Giovanni Evangelista, i SS. Filippo, Paolo e Bartolomeo e i SS. Taddeo e Simone, sulla parete di destra i SS. Andrea e Pietro, i SS. Giacomo, Giovanni Battista e Tommaso e i SS. Mattia e Matteo. Sotto il primo riquadro di destra compare anche la scritta: " Marcus Marcola / Vernensis Pinxit / a.d 1791).

1839 - 1839 (completamento e decorazione facciata)

Come ricorda una delle due lapidi murate in facciata sopra il portale, il fronte della chiesa venne completato e decorato nell'anno 1839.

2010 - 2010 (rifacimento manto copertura)

Nell'anno 2010 è stato rifatto il manto di copertura della chiesa. Progetto a cura dell'ing. Luigi Chiaffoni.

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