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Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa della Madonna della Salute
Chiesa della Madonna della Salute
Dettagli
La chiesa parrocchiale, costituita dal Santuario in onore della Madonna Salute, è stata costruita tra 1792 e 1801 su disegno dell'arch. Trezza. La venerata immagine è una statua proveniente dalla chiesa cittadina di S. Eufemia nel 1740 dall'ore3fice Luigi Borella. La parrocchia è stata eretta in data 30 maggio 1972. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna. Torre campanaria addossata al fianco destro della chiesa.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetro con nucleo centrale a pianta ottagonale, a cui si innestano, lungo l’asse longitudinale, due corpi a pianta rettangolare corrispondenti al settore anteriore dell’aula assembleare preceduta da un modesto vestibolo d’ingresso e, sul lato opposto, al presbiterio, rialzato di due gradini e concluso con un ridotto vano absidale a fondale piatto. Ai lati del presbiterio si sviluppano ortogonalmente due aule minori per i fedeli. Lungo i fianchi dello spazio centrale dell’aula trovano sede l’altare del Crocifisso, a destra, e l’altare di S. Giuseppe, sul lato opposto. L’entrata principale, con bussola interna e vestibolo protetto con un cancelletto, si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata secondaria in corrispondenza dell’aula minore sul lato destro del presbiterio. Lungo i fianchi della navata si sviluppano due corpi edilizi minori ospitanti locali di servizio per le attività della Parrocchia; sul lato sinistro del presbiterio si sviluppa il complesso edilizio della casa canonica.
Facciata
Facciata neoclassica rivolta a nord-ovest. Al centro, inquadrato da un protiro con timpano curvilineo si apre il portale d’ingresso centinato. Sopra il portale, un oculo di forma ellittica illumina l’interno dell’edificio. Lateralmente, due paraste di ordine tuscanico reggono la trabeazione sulla quale corre la seguente iscrizione: “SALUTI INFIRMORUM DICATUM”. Chiude il prospetto il timpano coronato sommitalmente da tre statue raffiguranti le Virtù Teologali, Fede, Speranza e Carità.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante in pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, tufo, ciottoli e mattoni in cotto legati con malta di calce. Le pareti longitudinali del corpo centrale a pianta ottagonale sono controventate nel settore sommitale da due tiranti metallici. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Il settore anteriore della navata ed il presbiterio sono coperti da due semplici volte a botte, con unghie laterali e costolonature trasversali in corrispondenza del presbiterio. Lo spazio centrale dell’aula è coperto da una cupola a pianta ottagonale suddivida in otto spicchi. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato, collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, decorate con semplici cornici dipinte a tempera.
Coperture
Copertura a due falde, con testata a padiglione in corrispondenza dell’abside, con struttura portante costituita da capriate lignee; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata e le aule minori ai lati del presbiterio sono pavimentate con quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui. Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in marmo rosso Verona, presenta una pavimentazione in lastre di pietra calcarea bianca.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, fortemente caratterizzato dalla spazialità centrale del volume a pianta ottagonale dell’aula, si presenta come il risultato di successivi interventi di ampliamento, il cui insieme è unificato da una sobria e coerente composizione architettonico-decorativa di gusto neoclassico. I prospetti sono scanditi da lesene con capitelli ionici su cui si imposta l’alta trabeazione modanata; due altari in marmi policromi e quattro nicchie con statue decorano le pareti dell’aula ottagonale;
1741 - 1801 (origini e costruzione intero bene)
Nel 1741 il sig. Luigi Borella, di professione orefice, acquistò una statua della Vergine depositata presso il chiostro della chiesa cittadina di S. Eufemia e la trasportò in un terreno di sua proprietà a Dossobuono. Ben presto attorno all’immagine della Vergine, alla quale erano attribuite guarigioni miracolose e altri prodigi, crebbe una grande devozione che portò alla decisione di edificare un oratorio a protezione della statua. Il progetto fu affidato all’arch. veronese Luigi Trezza. I lavori, principiati nel 1794 ebbero compimento nel 1801. Risultò un edificio in stile neoclassico a pianta centrale.
1840 - 1842 (costruzione sagrestia)
Tra 1840 e 1842 l’oratorio fu ampliato con la costruzione della sagrestia.
1909 - 1912 (rifacimento facciata)
Tra 1909 e 1912 la facciata venne riedificata nelle forme attuali.
1926 - 1927 (ampliamento intero bene)
Tra 1926 e 1927 venne ampliato il presbiterio arretrando il muro di fondo di 1.60 m.
1936 - 1937 (modifiche interne intero bene)
Tra 1936 e 1937 la sagrestia fu trasformata in un vano ad uso chiesa come è attualmente. Con l’occasione venne spostato l’altare maggiore arretrandolo di m. 3,5.
1946 - 1947 (rinnovamento e restauro intero bene)
Tra 1946 e 1947 l’edificio venne rinnovato e restaurato con i seguenti interventi: costruzione di un nuovo altare maggiore e collocazione della balaustre a delimitazione del presbiterio, rifacimento del pavimento, tinteggiatura interna, restauro del soffitto e della copertura.
1956 - 1956 (ampliamento intero bene)
Nel 1956, su disegno dell’ing. Enea Ronca, fu costruita la nuova sagrestia e fu ampliato il braccio nord a sinistra dell’altare, realizzando un vano simmetrico a quello convertito in aula fedeli nel 1936-1937. La chiesa assunse pertanto pianta a T o croce a tau.
1972/05/30 - 1972/05/30 (erezione in parrocchia carattere generale)
Risale al 30 maggio del 1972 l’erezione in parrocchia della chiesa della Madonna della Salute in Madonna di Dossobuono.
2006 - 2006 (manutenzione straordinaria intero bene)
Risale al 2006 l’intervento di manutenzione straordinaria (per la risoluzione di problematiche relative l’umidità di risalita). Progetto a firma dell’arch. Matteo Coltro.
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
