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Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Gabriele
Chiesa di San Gabriele
Oratorio di San Michele
Dettagli
La contrada San Gabriele sorge a qualche Km. dall'abitato di Isola della Scala. Qui, nel 1687, su un fondo appartenente alla famiglia Righetti, venne edificato l'oratorio. Fondo e chiesetta vennero poi alienati dai Righetti a favore dei Conti Zenobio, i quali a loro volta nel 1805 vendettero a Bortolamio Giuliari. In seguito la proprietà giunse alla famiglia Donzellini, che nel 1930 la donò alla parrocchia di Isola della Scala. Attualmente l'edificio si presenta in condizioni abbastanza decorose, anche se ne sarebbe auspicabile un restauro. Facciata barocca, interno ad aula unica di ridotte dimensioni. Controsoffittatura a botte. Copertura a doppia falda in coppi di laterizio. Pavimentazione a scacchiera in piastrelle squadrate di cemento nere e bianche. Precarie le condizioni di conservazione. All'interno è custodita la pala d'altare raffigurante una "Madonna con Gesù Bambino e San Giovannino tra San Michele arcangelo e San Gabriele arcangelo", opera tardo cinquecentesca del pittore Giovan Battista Levi.
Pianta
Oratorio con impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di modeste dimensioni, che si conclude con un absidiola ricavata al centro della parete settentrionale, in cui è collocato l’altare maggiore; lateralmente a questa sono presenti due vani di servizio di dimensioni minime, entrambi accessibili dall’interno dell’aula. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata, direttamente prospiciente la strada comunale.
Facciata
Facciata a capanna, rivolta a sud-ovest. Al centro si apre il portale rettangolare in pietra tenera, sormontato da un frontone sorretto da due mensolette modanate. Subito al di sopra del portale, una finestra a mezzaluna diffonde luce nell'aula. Timpano privo di elementi architettonici di rilievo, eccezion fatta per l'oculo situato nel mezzo. Sul vertice sommitale campeggia una piccola croce ferrea.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti verticali sono realizzate in muratura di mattoni pieni di laterizio, a tessitura regolare, legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni si presentano intonacati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente dell’aula è coperto da una controsoffittatura voltata a botte ribassata a sezione semiellittica con teste di padiglione. La volta è realizzata in canniccio intonacato e collegato ad una centinatura lignea portante. Al centro una decorazione con cornici modanate a stucco.
Coperture
La copertura a due falde della chiesa presenta una struttura portante costituita presumibilmente da capriate lignee semplici, con sovrapposta orditura minore di tipo tradizionale, e manto di copertura in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle di cemento alternate bianche e grigie; lungo l’asse centrale sono inserite due lastre tombali in nembro rosato.
Prospetti interni
Il piccolo e raccolto ambiente interno è caratterizzato da una complessiva armoniosità e sobrietà compositiva e decorativa, originariamente arricchito da pitture ad affresco di cui oggi si conservano solamente limitati lacerti, in buona parte coperti da una scialbatura superficiale. Tutti i prospetti interni sono interessati da un’archeggiatura cieca centrale con modanature in rilievo, di cui quella sul fianco settentrionale inquadrata l’abside con l’altare. Una semplice cornice continua, corrispondente alla linea di imposta degli archi, scandisce le pareti in due registri sovrapposti: il registro superiore è ritmato da tozze lesene su mensoline pensili; nelle specchiature intermedie sono collocate alcune tele e, sul fianco occidentale, si aprono due finestrelle quadrate. Una cornice modanata sommitale raccorda l’intera composizione. Il trattamento cromatico delle superfici sottolinea con una tinta differente le modanature in aggetto.
Prospetti esterni
L’edificio è posto in aderenza ad un complesso edilizio che si sviluppo lungo l’intero fianco meridionale e sul lat
1687 ante - 1687 (origini e costruzione intero bene)
Anticamente la popolazione della contrada San Gabriele era costretta a recarsi presso la antica chiesa di S. Antonio Abate o presso la parrocchiale di Isola, che allora risultava abbastanza scomoda da raggiungere. Nel 1687 la famiglia Righetti ottenne permesso di costruire su propri fondi ed a spese proprie un oratorio a servizio della contrada. Risultò l'edificio visibile tutt'ora. Alla chiesetta venne legata anche una rendita di quattro campi. Il ricavato doveva essere utilizzato per la celebrazione della messa in tutti i giorni festivi.
1805 ante - 1930 (passaggio di proprietà carattere generale)
Oratorio e rendite passarono in un momento imprecisato e fino al 1805 ai Conti Zenobio. In tale data C. Alvise Zenobio vendette l'intero fondo di S. Gabriele a Bortolamio Giuliari, il quale, a sua volta, lo alienò nel 1817 a favore della famiglia Alberti. La proprietà giunse in fine alla famiglia Donzellini che nel 1930 la cedette alla parrocchia di Isola della Scala.
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
