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Chiese in Provincia di Verona - città di : Chiesa di San Giacomo Maggiore
Chiesa di San Giacomo Maggiore
Dettagli
La chiesa di Giazza, paese della Lessinia orientale, popolato prevalentemente da genti di origine cimbra (giunti in Lessinia dalla Baviera meridionale intorno al XIII sec.), fa parte del comune di Selva di Progno. La chiesa originaria venne edificata nel 1678 ed ampliata nel 1743. Fino al 1798 fu cappella della parrocchiale di Selva dalla quale si svincolò (in seguito a un iter travagliato) e venne eretta in parrocchia autonoma. La consacrazione avenne nel 1856. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna, neoclassica, rivolta a meridione. L'interno è ad aula unica. Quattro le cappelle laterali. Presbiterio a pianta quadrata. Abside a fondale semicircolare. Soffitto voltato. Copertura a doppia falda in coppi di laterizio. Pavimentazione in piastrelle squadrate in cemento con graniglia di marmo ricomposto lungo l'aula, in marmo rosso nell'area presbiterale (alternato a piastrelle squadrate disposte a scacchiera in marmo rosso e bianco) e nelle cappelle laterali. Buone le condizioni di conservazione dell'edificio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e di larghezza ridotta rispetto l’aula, concluso da un’abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle emergenti, due per lato, ospitanti altrettanti altari minori: l’altare della Madonna e l’altare di S. Giuseppe sul lato occidentale, l’altare del SS. Patroni Giacomo e Lucia e l’altare del S. Cuore sul lato opposto. Sul lato orientale del presbiterio si colloca un’aula minore, adibita anche a cappella feriale. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata ed è raggiungibile dal sagrato antistante risalendo un’alta scalinata; è presente un ingresso laterale sul fianco orientale della navata. La torre campanaria si eleva sul fianco occidentale dell’aula, a diretto contatto con il modesto volume edilizio che contiene le emergenze delle cappelline laterali. Un corpo di fabbrica ospitante alcuni ambienti di servizio alla parrocchia si addossa al lato occidentale del presbiterio; la casa canonicale si sviluppa a nord del complesso parrocchiale, collegandosi alla parete absidale.
Facciata
Facciata a capanna neoclassica rivolta a meridione. Due coppie di lesene poggianti su altrettante coppie di zoccolature incorniciano il portale d'ingresso di forma rettangolare protetto da mensoletta. Tra lesena e lesena, all'interno di due nicchie sono custodite le statue in pietra dei patroni SS. Giacomo e Lucia. Sopra il portale, all'iterno di una specchiatura di forma quadrata è dipinto un rosone stilizzato. Frontone privo di elementi architettonici di rilievo. All'interno del timpano è aperto un oculo. Sul vertice sommitale campeggia una elaborata croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto a tessitura irregolare, allettato con malta di calce e con prevalenza di conci di pietra calcarea. Gli elementi angolari sono rinforzati da blocchi squadrati e regolari di pietra calcarea. I paramenti esterni ed interni sono intonacati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente dell’aula è coperto da un’ariosa e luminosa volta a botte a sesto leggermente ribassato, con quattro ampie unghie laterale, due su ciascun lato, in corrispondenza delle finestrature che illuminano l’ambiente interno. Una volta a botte con unghie laterali si sovrappone al presbiterio; l’abside è chiuso da una semicalotta sferica. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato e collegato ad una centinatura lignea portante. L’intera superficie è interessata da un articolato apparato decorativo policromo a tempera, che disegna finte riquadrature e costolonature trasversali, arricchito con le raffigurazioni dei quattro Evangelisti (navata), di angeli (presbiterio) e dell’Ultima Cena (catino absidale).
1678 - 1680 (costruzione intero bene )
Giazza o Ljetzan, è un paese dell'alta Val d'Illasi, popolato sin dal 1300 da contadini-boscaioli provenienti dalla Baviera, i Cimbri. Le origini della chiesa di S. Giacomo risalgono al 1 aprile del 1678, allorchè gli abitanti del paese chiesero al vescovo di Verona il nulla osta per l'edificazione di "una chiesuola sive oratorio pubblico". Il 23 aprile il vescovo approvò la richiesta. Di lì a poco principiarono i lavori di costruzione che ebbero compimento due anni più tardi. Risultò un edificio ad aula unica dalle dimensioni ridotte, dipendente dalla vicina parrocchia di Selva di Progno. Del 1680 è la dedicazione dell'oratorio a S. Giacomo Maggiore.
1743 - 1746 (ampliamento intero bene )
Nel 1743 i capifamiglia di Giazza decisero di ampliare la chiesa, divenuta troppo piccola per le esigenze della popolazione. Risultò un edificio ad aula unica terminante con presbiterio a pianta rettangolare ed abside a fondale piatto. Quattro le cappelle laterali, dotate di altrettanti altari, dedicati a S. Giuseppe, alla Madonna, al Santissimo ed ai SS. Giacomo e Lucia. Del 1746 è la costruzione della casa del curato.
1798 - 1799 (erezione in parrocchia carattere generale)
Nel 1798 la chiesa di S. Giacomo viene eretta in parrocchia autonoma, svincolandosi dalla parrocchiale di Selva di Progno. Decreto del vescovo di Verona Andrea Avogadro (1790-1805) che l'anno successivo (1799) concesse alla chiesa di Giazza le rendite della chiesa cittadina di S. Pietro in Cattedrale. Risale al 1799 la collocazione del fonte battesimale in rosso ammonitico.
1850 - 1855 (interventi vari intero bene )
Tra 1850 e 1855 l'allora parroco don Giuseppe Gugole fece ampliare la chiesa a sue spese con la costruzione del coro semicircolare. Fece poi decorare ad affresco la volta sopra il coro ("Ultima Cena"), la crociera sopra l'altar maggiore e il soffitto dell'aula (motivi floreali, tralci e Santi). In tale occasione venne anche completata l'erezione il campanile, principiata nel secolo precedente.
1856 - 1856 (consacrazione carattere generale)
Nel 1856 il vescovo di Verona Benedetto Riccabona (1853-1861) consacrò la chiesa di S. Giacomo.
1864 - 1864 (costruzione scalinata esterna)
La scalinata esterna della porta maggiore venne costruita nel 1864
1986 - 1986 (tinteggiatura interno)
Del 1986 è la tinteggiatura delle pareti interne.
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
