Chiese in Provincia di Verona - città di Caprino Veronese: Chiesa di Santa Maria Maggiore

Chiesa di Santa Maria Maggiore
S. Maria Maggiore

VERONA / CAPRINO VERONESE
Via S. Pancrazio, 1 - Caprino Veronese (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
L’esistenza della pieve di S. Maria in Caprino è documentata a partire dall’810. Al principio del IX accanto alla pieve sorsero due Scuole: la “minor” dove a chi desiderava veniva insegnata a leggere, scrivere e far di conto ed una “major” (o “schola sacerdotum”) dove i giovani più promettenti venivano avviati al sacerdozio. L’attuale chiesa parrocchiale fu edificata tra il 1767 ed il 1786 su progetto dell’arch. Adriano Rossi, in sostituzione del preesistente edificio di culto di epoca... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

L’esistenza della pieve di S. Maria in Caprino è documentata a partire dall’810. Al principio del IX accanto alla pieve sorsero due Scuole: la “minor” dove a chi desiderava veniva insegnata a leggere, scrivere e far di conto ed una “major” (o “schola sacerdotum”) dove i giovani più promettenti venivano avviati al sacerdozio. L’attuale chiesa parrocchiale fu edificata tra il 1767 ed il 1786 su progetto dell’arch. Adriano Rossi, in sostituzione del preesistente edificio di culto di epoca romanica. Il nuovo edificio fu consacrato l’8 ottobre del 1786 dal vescovo di Verona Giovanni Morosini. Esternamente la chiesa si presenta con facciata monumentale, in stile barocco. Orientamento a occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata quattro semi-cappelle laterali accolgono l’altare dei Santi e l’altare del Crocifisso, sul lato meridionale, l’altare di S. Giacomo e l’altare della Madonna della salute, sul lato opposto. I prospetti interni, ornati con opere pittoriche, pitture murali e statue inserite all’interno di nicchie, sono scanditi da fasci polistili costituiti da lesene e colonne con capitello d’ordine corinzio, su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; lungo il settore superiore delle pareti si svolge un ciclo pittorico, realizzato dal pittore Luigi Marai, raffigurante episodi della vita della Madonna. La navata è coperta da due ampie volte a vela, scandite da brevi volte a botte, con decorazione pittorica a finte cassettonature policrome; al centro delle volte i dipinti raffiguranti l’”Incoronazione di Maria” e l’”Assunzione della Madonna”; il presbiterio è sovrastato da una calotta ribassata a pianta ottagonale; il catino absidale è decorato con modanature e rilievi in stucco. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee e metalliche; manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è caratterizzata da una composizione geometrica in marmi policromi; il piano del presbiterio è pavimentato con lastre di marmo chiaro di Botticino, e con quadrotte alternate in breccia rosata e nembro bianco-rosato.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, concluso con abside a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali di ridotta profondità, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare dei Santi e l’altare del Crocifisso, sul lato meridionale, l’altare di S. Giacomo e l’altare della Madonna della salute, sul lato opposto; a tali ambienti si interpongono, su entrambi i lati, i vestiboli delle entrate minori. Il locale della sacrestia si colloca sul lato settentrionale del presbiterio. Sul fianco sinistro della navata si addossa la struttura della torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta all’esterno da una scalea a tre rampe.

Facciata

Facciata monumentale, in stile barocco. Due i registri In quello inferiore tre coppie di paraste con capitelli di ordine corinzio, inquadrano centralmente il portale d’ingresso timpanato, sormontato da una statua della Vergine. Lo precede una doppia scalinata balaustrata. Nel registro superiore due coppie di semicolonne con capitelli corinzi inquadrano centralmente un’ampia finestratura di forma rettangolare sormontata da un timpano curvilineo, ai lati della quale sono campeggiano quattro statue raffiguranti, da sinistra a destra, i SS. Giovanni Battista, Luca, Marco e Matteo.Chiude il prospetto il fastigio coronato dal timpano.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto prevalentemente da conci di pietra c

IX sec. - IX sec. (Schola minor e Schola major carattere generale)

Al principio dell’800 accanto alla pieve sorsero due Scuole: la “minor” dove a chi desiderava veniva insegnata a leggere, scrivere e far di conto ed una “major” (o “schola sacerdotum”) dove i giovani più promettenti venivano avviati al sacerdozio.

810 ante - 810 (origini e costruzione intero bene)

L’esistenza della pieve di S. Maria in Caprino è documentata a partire dall’810, anno in cui il diacono Gunteram acquistò per la chiesa alcuni terreni presso Moteculo (Montecchio) da tale Felitiana, figlia di Gansolaldo.

XII sec. - XIII sec. (costruzione intero bene )

Tra XII e XIII la chiesa fu riedificata in forme romaniche con ingresso preceduto da un porticato “pro cathechizandis pueris”, pianta basilicale a tre navate separate da colonne scanalate e pareti decorate ad affresco.

1767 - 1786 (costruzione intero bene )

L’attuale chiesa parrocchiale fu edificata tra il 1767 ed il 1786 su progetto dell’arch. Adriano Rossi, in sostituzione del preesistente edificio di culto di epoca romanica.

1786/10/08 - 1786/10/08 (consacrazione carattere generale)

Il nuovo edificio fu consacrato l’8 ottobre del 1786 dal vescovo di Verona Giovanni Morosini (1772-1789).

1788 - 1788 (Aggregazione alla Basilica Laterana carattere generale)

Nel 1788 Papa Pio VI aggregò S. Maria in Caprino alla Basilica romana del Laterano.

1984 - 1986 (restauro e consolidamento statico intero bene )

Tra il 1984 ed il 1986 la chiesa ed il campanile beneficiarono di un organico intervento di consolidamento statico (di murature e copertura) e di restauro.

2004 - 2004 (restauro e consolidamento statico campanile)

Risale al 2004 l’intervento di restauro e consolidamento statico della torre campanaria.

Mappa

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