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Chiese in Provincia di Verona - città di Cazzano Di Tramigna: Chiesa di San Giorgio Martire
Chiesa di San Giorgio Martire
S. Giorgio Martire
Dettagli
Ignote sono le origini della chiesa di S. Giorgio in Cazzano di Tramigna. Citata per la prima volta in un documento del 920, viene nuovamente nominata in un testamento del 1004 e nella bolla emanata da papa Eugenio III nel 1145. Tra XII e XIII sec., forse a causa di un rifacimento dell’edificio, forse a causa dell’attrazione esercitata dal vicino castello di Illasi, che ebbe come conseguenza un notevole sviluppo del paese, la sede pievana venne trasferita dalla chiesa di S. Giorgio in Cazzano alla chiesa di S. Bartolomeo in Illasi, fino ad allora semplice cappella. In seguito al trasferimento la ex cappella di S. Bartolomeo in Illasi comincerà ad essere indicata nei documenti come pieve di S. Giorgio in Illasi. Nel corso del XV sec. l’edificio venne ampliato in forme romaniche, mentre tra 1865 e 1870 venne totalmente rinnovato in forme neo-romaniche su progetto dell’arch. don Angelo Gottardi. Tra 2004 e 2008 la chiesa ha beneficiato di un organico intervento di restauro dei paramenti esterni e dell’apparato decorativo interno. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna in stile neo-romanico. Orientamento a sud-ovest. La torre campanaria si eleva addossata al fianco occidentale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con quattro semi-cappelle laterali, in cui trovano sede gli altari dell’Addolorata e della Madonna del Rosario, sul lato settentrionale, e gli altari di S. Giuseppe e del S. Cuore, sul lato opposto; presbiterio rialzato di tre gradini, concluso da un’abside poligonale e tre lati con deambulatorio. La navata è coperta da una volta a botte con unghie laterali decorata con cornici policrome; la crociera del presbiterio ed il catino absidale presentano una decorazione pittorica a stelle su fondo azzurro. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono riquadrati da sottili nervature modanate e decorati a tempera con cornici e fasce a motivi geometrici e vegetali. La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastre di marmo rosso Verona e pietra calcarea bianca; il piano del presbiterio presenta un disegno pavimentale geometrico in marmi policromi. Copertura a due falde con travature lignee portanti e manto in coppi di laterizio. Buone le condizioni di conservazione dell’edificio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale e con le pareti longitudinali lievemente convergenti verso il presbiterio, quest’ultimo rialzato di tre gradini e di ampiezza ridotta rispetto la navata, concluso da un’abside poligonale e tre lati con deambulatorio; ai lati del presbiterio sono presenti due vani con sovrapposto loggiato. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, ospitanti gli altari dell’Addolorata e della Madonna del Rosario, sul lato settentrionale, e gli altari di S. Giuseppe e del S. Cuore, sul lato opposto; in prossimità dell’ingresso sono presenti due ulteriori cappelline, di cui quella sul lato meridionale accoglie il battistero. Sul fianco meridionale del presbiterio si colloca l’ambiente della sacrestia, collegata a sud con un ambiente in cui sono stati rinvenuti reperti archeologici e pitture risalenti alla prima fase edificatoria della chiesa del XII sec. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna; è presente un’entrata laterale sul fianco settentrionale dell’aula. Sul lato meridionale della navata insiste l’Oratorio di S. Luigi, con prospetto principale allineato alla facciata della chiesa parrocchiale. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale della chiesa, in prossimità del presbiterio.
Facciata
Facciata rivolta a sud-ovest. Due coppie di lesene la tripartiscono. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sormontato da una lunetta decorata con un dipinto raffigurante “S. Giorgio che uccide il dra
920 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene)
La pieve di S. Giorgio in Cazzano di Tramigna è attestata per la prima volta in un documento del 920. Nel 1004 viene nuovamente citata in un rogito notarile il cui testo recita: “…accepi ad te Moises diaconus de suprascripto castro Ilas, qui est de plebe Sancti Ieorii sita in vale Treminia”. Un secolo più tardi la pieve di S. Giorgio figura tra le pievi del veronese che Papa Eugenio III confermò nel 1145 al vescovo di Verona Tebaldo II.
XII sec. - XIII sec. (Trasferimento della sede pievana carattere generale)
Tra XII e XIII sec., forse a causa di un rifacimento dell’edificio, forse a causa dell’attrazione esercitata dal castello di Illasi, che ebbe come conseguenza un notevole sviluppo del paese, la sede pievana venne trasferita dalla chiesa di S. Giorgio in Cazzano alla chiesa di S. Bartolomeo in Illasi, fino ad allora semplice cappella. In seguito al trasferimento la ex cappella di S. Bartolomeo in Illasi verrà identificata nei documenti come pieve di S. Giorgio in Illasi.
XV sec. - XV sec. (ampliamento intero bene)
Nel corso del XV sec. l’edificio venne ampliato. Di tale fase costruttiva rimane oggi visibile l’altare maggiore, il tabernacolo in tufo raffigurante i SS. Giorgio e Bartolomeo, il fonte battesimale in marmo rosso (privo di iscrizioni), il locale antistante l’attuale sagrestia e qualche altra struttura inglobata nell’edificio ottocentesco.
1460 ante - 1460 (erezione in parrocchia carattere generale)
Quando nel 1460 giunse a Cazzano in visita pastorale il vescovo Matteo, titolare di Tripoli, per conto del vescovo di Verona Ermolao Barbaro, la chiesa di S. Giorgio era già stata eretta in parrocchia.
1865 - 1870 (costruzione intero bene)
Tra 1865 e 1870 la chiesa di S. Giorgio venne riedificata nelle forme neo-romaniche attuali su progetto dell’arch. don Angelo Gottardi.
1903 - 1903 (decorazione a tempera lunetta )
Nella lunetta soprastante il portale, un dipinto di Aristide Bolla del 1903 ha sostituito quello precedente, andato perduto, anch’esso raffigurante “S. Giorgio con il drago”
1906/09/09 - 1906/09/09 (consacrazione carattere generale)
L’edificio fu consacrato il 9 settembre 1906 dal vescovo di Verona Bartolomeo Bacilieri.
2004 - 2008 (restauro intero bene)
Tra il 2004 ed il 2008 l’edificio ha beneficiato di un intervento di restauro della facciata, dei paramenti esterni, degli apparati decorativi interni e degli affreschi di XIII e XIV sec. ( tra cui un S. Giovanni Battista) situati in due locali a est dell’aula (oggi chiamati area archeologica), corrispondenti ad una cappella laterale della chiesa preesistente. Progetto a cura dell’arch. Mario Bellavite e dell’ing. Vinicio Venturi.
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
