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Chiese in Provincia di Verona - città di Legnago: Chiesa di San Martino Vescovo
Chiesa di San Martino Vescovo
S. Martino Vescovo
Dettagli
La pieve di S. Martino in Legnago è documentata a partire dalla prima metà del XII sec. Ricostruita tra la fine del XIV sec ed i primi anni del XV sec. nel 1802 fu demolita. In altra posizione, sul terreno precedentemente occupato da un convento dei Frati Minori di S. Antonio (demolito nel 1777) tra il 1779 ed il 1816 fu edificata la chiesa attuale. La consacrazione risale al 5 marzo del 1816. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a nord-est. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale dell’Oratorio dell’immacolata, adiacente al Duomo. Impianto planimetrico a croce latina, con ampia aula rettangolare, transetto trasversale con bracci laterali emergenti a sviluppo semicircolare, profondo presbiterio concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi dell’aula otto semi-cappelle laterali accolgono gli altari di S. Giovanni Battista, di S. Antonio di Padova e di S. Giuseppe, sul lato settentrionale, e gli altari delle Anime, della Madonna del Rosario, di S. Anna e del Santissimo, sul lato opposto. I prospetti interni sono ritmati lungo la navata da semicolonne con capitelli corinzi su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; le pareti del presbiterio sono scandite da lesene corinzie; una teoria di nicchie con statue si svolge lungo le pareti dell’aula; le cappelle del transetto sono ornate con pitture murali realizzate nel 1948 dal pittore Agostino Pegrassi; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare ottocentesca raffigurante l’”Intercessione di S. Martino Vescovo”. La navata è coperta da un’ampia volta a botte a sezione semiellittica, con testate a padiglione ed unghie laterali, ornata con decorazioni a tempera; il presbiterio è sovrastato da una calotta semisferica decorata con affreschi del pittore legnaghese Pietro Merlo; nel catino absidale è dipinto il Buon Pastore, opera di Agostino Pegrassi (1948). Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La navata è pavimentata con lastroni rettangolari e quadrati di marmo rosso Verona e pietra bianca; la pavimentazione del presbiterio è caratterizzata da una composizione geometrica in marmi policromi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con unica ampia aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, transetto trasversale con bracci laterali emergenti di ridotta profondità a sviluppo semicircolare, profondo presbiterio rialzato di nove gradini, articolato su tre livelli, di ampiezza ridotta e concluso con abside semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono otto semi-cappelle laterali, quattro su ciascun lato e fra loro prospicienti, di cui quelle prossime al presbiterio corrispondono ai bracci del transetto, in cui trovano sede gli altari di S. Giovanni Battista, di S. Antonio di Padova e di S. Giuseppe, sul lato settentrionale, e gli altari delle Anime, della Madonna del Rosario, di S. Anna e del Santissimo, sul lato opposto. Sul fianco meridionale del presbiterio si colloca il locale del sacrestia; sul lato opposto insiste l’Oratorio dell’Immacolata, a cui si affianca la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso l’ampio sagrato antistante, preceduta da un’alta scalinata esterna; lungo il fianco settentrionale della navata sono presenti due entrate laterali.
Facciata
Facciata a capanna interamente edificata in mattoni di laterizio faccia a vista. Orientamento a nord-est. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare. Il resto del prospetto è privo di elementi architettonici di rilievo e decorazioni.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare. I paramenti murari esterni si presentano con tessitura a vista; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta d
1140 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene)
Le prime notizie inerenti la pieve di S. Martino in Legnago risalgono al XII sec. In un documento del 1140 compare l’arciprete Pietro da Legnago. Nel 1145 la pieve di Legnago è ricordata nella bolla di Papa Eugenio III, conosciuta come Piae Postulatio Voulntatis (“plebem Liniaci cum capellis”).
XIV sec. - XV sec. (costruzione intero bene)
Tra la fine del XIV sec. e i primi anni del XV la pieve di S. Martino fu ricostruita. L’edificio si presentava con pianta a tre navate.
1416 - 1416 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato nel 1416 dal vescovo di Verona Guido Memo (1409-1438). L’evento è ricordato da una epigrafe murata all’esterno della chiesa.
1779 - 1816 (costruzione intero bene)
L’attuale Duomo di Legnago fu edificato tra il 1779 ed 1816 sull’area precedentemente occupata da un convento dei Frati Minori di S. Antonio (edificato nel XVI sec. e demolito per lasciar posto al nuovo edificio nel 1777). L' antica pieve di S. Martino fu abbattuta nel 1802.
1816/03/05 - 1816/03/05 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato in data 5 marzo 1816 dal vescovo di Verona Innocenzo Liruti (1807-1827).
1823 - 1833 (sopraelevazione campanile )
La torre campanaria fu soprelevata alla quota attuale tra il 1823 e 1833.
1838 - 1845 (pavimentazione interno)
Tra il 1838 ed il 1845 la vecchia pavimentazione in cotto fu sostituita con l’attuale in pietra.
1947 - 1948 (decorazione pittorica carattere generale)
Tra il 1947 ed il 1948 l’interno del Duomo fu impreziosito da decorazioni pittoriche opera degli artisti Renato Pasqui e Agostino Pegrassi.
2000 - 2010 (restauro intero bene)
Tra 2000 e 2010 l’edificio è stato integralmente restaurato (interno, esterno e copertura).
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
