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Chiese in Provincia di Verona - città di Sanguinetto: Chiesa di San Giorgio Martire
Chiesa di San Giorgio Martire
S. Giorgio Martire
Dettagli
La chiesa di S. Giorgio in Sanguinettto fu edificata come cappella soggetta alla pieve di Casaleone. Nei primi anni del XV sec. fu ricostruita per volere del nobile Jacopo Dal Verme. Nel 1460 è parrocchia. Tra 1802 e 1826 la chiesa quattrocentesca fu demolita e riedificata nelle forme neoclassiche attuali su progetto dell’arch. Giovanni Cannella. La consacrazione risale al 3 maggio del 1835. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi dell’aula sei semi-cappelle laterali accolgono gli altari di S. Antonio da Padova, dell’Addolorata e del Crocifisso, sul lato sinistro, e gli altari della Madonna del Carmine, di S. Giuseppe e della Madonna del Rosario, sul lato opposto. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono scanditi da lesene d’ordine corinzio su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; lungo il registro superiore delle pareti si svolge il ciclo delle quattordici stazioni della Via Crucis realizzato dal pittore Gaetano Miolato. La navata è coperta da una volta a botte ribassata, con testate a padiglione ed unghie laterali; nel quadrilungo centrale è dipinta “La risurrezione di Cristo”, opera del pittore A. Pegrassi; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera decorata con pitture murali; nel catino absidale è dipinto il “Martirio di S. Giorgio”, opera del Miolato. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e pietra bianca posate a corsi diagonali.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e presbiterio quadrangolare emergente rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta e concluso con abside a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono sei semi-cappelle laterali, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede gli altari di S. Antonio da Padova, dell’Addolorata e del Crocifisso, sul lato settentrionale (sinistro) e gli altari della Madonna del Carmine, di S. Giuseppe e della Madonna del Rosario, sul lato opposto. Il locale della sacrestia si colloca in adiacenza al fianco meridionale del presbiterio; sul lato opposto insiste la cappella feriale. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, verso l’ampio sagrato antistante; è presente un’entrata laterale lungo il fianco sinistro dell’aula. La torre campanaria si eleva addossata al lato settentrionale della navata; sul lato opposto si sviluppa il complesso edilizio della casa canonica.
Facciata
Facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento a occidente Rivestimento ad intonaco di colore beige chiaro. Due coppie di semicolonne con capitelli di ordine ionico reggono la trabeazione sulla quale è impostato il timpano ed inquadrano centralmente il portale d’ingresso timpanato. Ai lati del portale all’interno di due nicchie, sono collocate le statue dei SS. Giorgio e Giuseppe.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare. I paramenti murari esterni ed interni si presentano intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da una volta a botte ribassata, con testate a padiglione ed ampie unghie laterali, decorata con cornici modanate a tempera e con un quadrilungo centrale in cui è dipinta “La risurrezione di Cristo”, opera del pittore A. Pegrassi. Il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ornata con conici a motivi vegetali e, al centro delle vele, con la raffigurazione dei quattro Evangelisti; nel catino absidale è dipinto il “M
1384 ante - 1384 (origini e costruzione intero bene )
La chiesa di S. Giorgio Martire in Sanguinetto, documentata a partire dal 1384, fu edificata come cappella soggetta alla pieve di Casaleone.
1402 - 1402 post (ricostruzione intero bene )
La chiesa di S. Giorgio, in un documento del 1402 definita semidistrutta, nei primi anni del XV sec. fu ricostruita su iniziativa e a spese del nobile Jacopo dal Verme, che in cambio ottenne il giuspatronato (rilevato successivamente da altre famiglie nobili, come i Lion di Padova).
1460 - 1460 (erezione in parrocchia carattere generale )
Nel 1460, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471), la chiesa di S. Giorgio in Sanguinetto risulta dotata di fonte battesimale.
1802 - 1826 (costruzione intero bene )
Tra 1802 e 1826 la chiesa di S. Giorgio fu demolita e riedificata nelle forme neoclassiche attuali su progetto dell’arch. Giovanni Cannella.
1835/05/03 - 1835/05/03 (consacrazione carattere generale )
Il nuovo edificio fu consacrato in data 3 maggio 1835 ad opera del vescovo di Verona Giuseppe Grasser (1828-1839).
1925 - 1927 (decorazione pittorica interno )
Tra il 1925 ed il 1927 il presbiterio fu impreziosito da decorazioni ad affresco opera dell’artista Gaetano Miolato (1885-1926).
1928 - 1928 (decorazione pittorica interno)
Il dipinto a tempera sulla volta della navata raffigurante “La resurrezione di Cristo” fu realizzata nel 1928 da Agostino Pegrassi.
2002 - 2005 (restauro intero bene)
Tra il 2002 ed il 2005 si registrano alcuni interventi sull’edificio: manutenzione straordinaria delle facciate della chiesa e del campanile (2003) e manutenzione straordinaria della copertura (2005).
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
