Chiese in Provincia di Verona - città di San Martino Buon Albergo: Chiesa di San Martino Vescovo

Chiesa di San Martino Vescovo
S. Martino Vescovo

VERONA / SAN MARTINO BUON ALBERGO
Piazza del Popolo, 23 - San Martino Buon Albergo (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La prima attestazione diretta inerente la chiesa di S. Martino Vescovo risale al 1146, anno in cui venne assoggettata all’abazia benedettina di S. Zeno Maggiore. L’edificio, che alla data della cessione era già esistente, venne probabilmente fondata in epoca carolingia (IX-X sec.) dai dominatori Franchi, particolarmente devoti a S. Martino. Comunque sia, la soggezione al cenobio benedettino venne confermata dall’imperatore Federico Barbarossa nel 1163 e da Papa Lucio III nel 1183. Tra 1740 e... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La prima attestazione diretta inerente la chiesa di S. Martino Vescovo risale al 1146, anno in cui venne assoggettata all’abazia benedettina di S. Zeno Maggiore. L’edificio, che alla data della cessione era già esistente, venne probabilmente fondata in epoca carolingia (IX-X sec.) dai dominatori Franchi, particolarmente devoti a S. Martino. Comunque sia, la soggezione al cenobio benedettino venne confermata dall’imperatore Federico Barbarossa nel 1163 e da Papa Lucio III nel 1183. Tra 1740 e 1744 la chiesa originaria venne demolita e riedificata in forme neoclassiche. Tra 1945 e 1954 venne ampliata con la costruzione del transetto absidato. Attualmente l’edificio si presenta con facciata neoclassica rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata alla parete orientale del transetto meridionale, parzialmente inglobata nel volume della sagrestia. Impianto planimetrico a croce latina, con unica navata rettangolare, transetto con bracci absidati, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con un’abside semicircolare. Lo spazio interno dell’aula è coperto da una volta a botte con unghie laterali ritmata da costolature lisce trasversali; il presbiterio ed i bracci del transetto sono chiusi da semplici volte a botte; il catino absidale è decorato con un dipinto raffigurante il “Buon Pastore” eseguito dal pittore Giuseppe Resi nel 1963. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e pietra bianca; in marmi policromi il piano del presbiterio. Le pareti interne sono ritmate da lesene e coronate da una trabeazione modanata. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee e metalliche; manto in coppi di laterizio. Buone le condizioni di conservazione dell’edificio.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, definita da un’unica navata rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, transetto con bracci di ridotta profondità terminanti con abside semicircolare, presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con un’abside semicircolare. Lungo i fianchi longitudinali dell’aula si dispongono sei altari laterali, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, alloggiati all’interno di modesti sfondamenti delle pareti d’ambito: gli altari di S. Antonio da Padova, S. Carlo Borromeo e dell’Addolorata, sul lato meridionale, gli altari del S. Cuore, del Transito di S. Giuseppe e della Madonna, sul lato opposto. Sul fianco settentrionale del presbiterio si colloca la cappella feriale, sul lato opposto la sacrestia e la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso un ampio sagrato antistante; sono presenti due entrate laterali in corrispondenza del bracci del transetto. Sul lato settentrionale dell’aula insiste l’Oratorio, il cui fronte principale si pone in allineamento rispetto la facciata della chiesa parrocchiale. Sul fianco meridionale della chiesa si sviluppa parte del complesso edilizio dell’adiacente casa canonica.

Facciata

Facciata a capanna, rivolta ad occidente, scandita orizzontalmente in due registri da una cornice marcapiano aggettante e verticalmente in tre registri da quattro paraste con capitelli ionici. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sormontato da un timpano semicircolare spezzato. Poco sopra, all’interno di una nicchia è inserita una statuetta raffigurante il santo patrono. Oltre la cornice marcapiano, al centro del prospetto è aperta una finestra di forma rettangolare sormontata da un medaglione recante la data di costruzione della chiesa. Conclude verticalmente il prospetto il timpano, al centro del quale è inserito un orologio di forma circolare. Sul vertice sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una croce in ferro, mentre sui vertici laterali sono collocati due urne acroteriali.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzare in muratura portante di tipo misto co

1146 ante - 1146 (origine e costruzione intero bene)

La prima attestazione diretta inerente la chiesa di S. Martino Vescovo risale al 1146, anno in cui venne assoggettata all’abazia benedettina di S. Zeno Maggiore. L’edificio, che alla data della cessione era già esistente, venne probabilmente costruito in epoca carolingia (IX-X sec.) dai dominatori Franchi, particolarmente devoti a S. Martino.

XV sec. - XV sec. (erezione campanile)

La torre campanaria dell’edificio originario venne soprelevata e rinnovata nelle forme attuali nel corso del XV sec.

1526 ante - 1526 (erezione in parrocchia carattere generale)

Al momento della visita pastorale del vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543) la chiesa di S. Martino Vescovo era già stata eretta in parrocchia.

1740 - 1744 (costruzione intero bene)

L’antico edificio, insufficiente alle esigenze della comunità, venne demolito e ricostruito ex novo in forme neoclassiche tra il 1740 ed il 1744.

1747 - 1747 (consacrazione carattere generale)

Il nuovo edificio venne consacrato nel 1747 dal vescovo di Verona Giovanni Bragadino (1733-1758).

1890 - 1891 (costruzione oratorio)

L’oratorio adiacente alla chiesa parrocchiale, dedicato alla Vergine ed ai SS. Antonio e Luigi, venne edificato tra 1890 e 1891.

1945 - 1954 (ampliamento intero bene)

Tra 1945 e 1954 l’edificio venne ampliato con la costruzione del transetto absidato che andò a modificare la pianta dell’edificio, che in seguito all’intervento divenne a croce latina. Al fine di permettere tale intervento venne demolita la vecchia sagrestia ( costruita una nuova che andò ad inglobare parte della struttura del campanile) e ridotta la casa canonica.

2013 - 2014 (consolidamento statico e restauro copertura e facciate)

Del biennio 2013-2014 è l’intervento di restauro e consolidamento statico della copertura e dei paramenti murari del complesso parrocchiale. Progetto a cura dell’arch. Stefano Furlan.

Mappa

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