Chiese in Provincia di Verona - città di San Pietro In Cariano: Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco

VERONA / SAN PIETRO IN CARIANO
Contrada Manfredi - San Pietro in Cariano (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesetta di S. Francesco è situata in contrada Manfredi, nel comune di San Pietro in Cariano. Venne edificata nel 1624 per volere della famiglia Manfredi, come cappella privata adiacente alla propria abitazione. Ora è di proprietà della parrocchia di San Pietro Apostolo in San Pietro in Cariano. Molto semplice, esternamente presenta facciata a capanna rivolta a levante. L’interno è ad auletta unica con sagrestia. Copertura a doppia falda in coppi. Pavimentazione in mattoncini rettangolari... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesetta di S. Francesco è situata in contrada Manfredi, nel comune di San Pietro in Cariano. Venne edificata nel 1624 per volere della famiglia Manfredi, come cappella privata adiacente alla propria abitazione. Ora è di proprietà della parrocchia di San Pietro Apostolo in San Pietro in Cariano. Molto semplice, esternamente presenta facciata a capanna rivolta a levante. L’interno è ad auletta unica con sagrestia. Copertura a doppia falda in coppi. Pavimentazione in mattoncini rettangolari di cotto. Sopra l’altare vi è una pala seicentesca raffigurante la Beata Vergine con i Santi Francesco e Carlo, cui originariamente la cappella era dedicata. Discrete le condizioni di conservazione dell'immobile.

Pianta

Il piccolo oratorio presenta un impianto planimetrico ad un’unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e conclusa, oltre la transenna dell’altare maggiore, da un vano absidale a fondale piatto. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della facciata principale. Dalla parete absidale un’apertura permette il collegamento con l’adiacente locale adibito a sacrestia, ospitato in un corpo di fabbrica minore a pianta rettangolare addossato al fianco occidentale della chiesa.

Facciata

Facciata a capanna rivolta ad oriente. Al centro si apre il portale di ingresso rettangolare in pietra calcarea locale, a cui si sovrappone un architrave modanato sorretto da due piccole mensole laterali. Sopra il portale è aperta una finestratura a mezzaluna con vetrata dotata di grata in ferro. Una sottile cornice in laterizio definisce i due spioventi della facciata, sul cui vertice sommitale infissa in un supporto litico, campeggia una piccola croce ferrea. La superficie si presenta rivestita di intonaco degradato.

Strutture di elevazione

Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura costituita da conci di pietra calcarea legati con malta di calce, con tessitura piuttosto disomogenea e con la presenza di puntuali elementi in laterizio.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

L’ambiente interno è coperto dalla struttura lignea di copertura con capriate a vista.

Coperture

La struttura portante della copertura a due falde dell’aula è costituita da tre capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale collegato alla catena da una staffatura metallica. In corrispondenza degli incastri nelle murature d’ambito le testate delle incavallature poggiano su mensole in pietra a semplice modanatura. L’orditura secondaria, di tipo tradizionale, è costituita da arcarecci e correntini lignei, con sovrapposte tavelle in laterizio. Manto di copertura in coppi di laterizio.

Pavimenti e pavimentazioni

La pavimentazione dell’aula è realizzata in pianelle rettangolari di cotto posate a spina di pesce. Due lastre tombali in pietra calcarea locale con iscrizioni sono inserite nella pavimentazione lungo l’asse longitudinale della navata.

Prospetti interni

L’ambiente interno si caratterizza per la semplicità dell’impianto spaziale e per la sobrietà della composizione architettonica; al trattamento cromatico uniforme delle pareti si contrappone l’articolato apparato decorativo in cui si inserisce la pala d’altare. Sul fianco meridionale si aprono due monofore strombate ad arco ribassato, murate nella porzione inferiore.

Prospetti esterni

I prospetti esterni, dalla geometria semplice e lineare, sono rivestiti di una intonacatura in malta di calce fortemente degradata, che sul fianco meridionale conserva frammenti di decorazioni affrescate ormai illeggibili; sullo stesso fronte, concluso da una cornice sottogronda in mattoni pieni di laterizio, si aprono due alte finestrature rettangolari con profili in pietra calcarea. Sul fianco settentrionale la chiesa è attigua ad un fabbricato residenziale, parte di un più ampio complesso edilizio rurale. Il corpo di fabbrica ospitante la sacrestia si sviluppa addossato alla parete occidentale.

Campanile

Torre cam

1624 - 1624 (origini e costruzione intero bene)

La chiesetta di S. Francesco, o come viene chiamata nel verbale della visita pastorale del vescovo Sebastiano Pisani I (1653-1668)dei SS. Francesco e Carlo, è situata al confine tra le parrocchie di S. Pietro in Cariano, Fumane e Bure. Venne edificata nel 1624 dalla famiglia Manfredi (da cui prende il nome la contrada su cui la chiesetta si affaccia), come cappella "apud eorun aedes". Originariamente cappella soggetta alla Pieve di S. Floriano solo in un secondo momento divenne di proprietà della parrocchia di S. Pietro in Cariano.

1666 - 1666 (visita pastorale vescovo Pisani I carattere generale)

Quando nel 1666 il vescovo Pisani I giunse in visita presso la chiesetta di S. Francesco trovò un edificio privato, sempre di proprietà della famiglia Manfredi, dotato di un altare con portatile e di sagrestia. La struttura non versava in condizioni ottimali se il vescovo, tra gli ordinata, comandava la chiusura di un muro laterale della scacrestia attraverso il quale si riusciva ad accedere alla chiesa ("obturetur muro ostium per quod ab area privata per sacristiam ingreditur ecclesiam").

1699 - 1699 (visita pastorale vescovo Barbarigo carattere generale)

Il vescovo Barbarigo conferma la proprietà da parte della famiglia Manfredi. Rispetto al Pisani I aggiunge che sopra l'unico altare vi è una icona della Beata Vergine e dei SS. Francesco e Carlo (tutt'ora in situ). A distanza di più di trent'anni gli ordinata del vescovo Pisani I relativi la chiusura del muro laterale non sono ancora stati rispettati. Viene rinnovata la richiesta, pena la sospensione della chiesa.

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