Chiese in Provincia di Verona - città di San Pietro In Cariano: Chiesa di San Pietro Apostolo

Chiesa di San Pietro Apostolo

VERONA / SAN PIETRO IN CARIANO
Via Chiesa, 62 - San Pietro in Cariano (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Originariamente cappella della pieve di S. Floriano, la chiesa di S. Pietro in Cariano divenne parrocchia tra il 1458 ed il 1530. La chiesa attuale è frutto della ricostruzione ottocentesca che inglobò il precedente edificio di epoca romanica, su progetto dell'arch. Giuseppe Barbieri. La consacrazione avvenne nel 1945 ad opera del vescovo Girolamo Cardinale. Esternamente l'edificio si presenta in forme neoclassiche, con una facciata a capanna pseudotetrastila dalle tinte candide. Internamente... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Originariamente cappella della pieve di S. Floriano, la chiesa di S. Pietro in Cariano divenne parrocchia tra il 1458 ed il 1530. La chiesa attuale è frutto della ricostruzione ottocentesca che inglobò il precedente edificio di epoca romanica, su progetto dell'arch. Giuseppe Barbieri. La consacrazione avvenne nel 1945 ad opera del vescovo Girolamo Cardinale. Esternamente l'edificio si presenta in forme neoclassiche, con una facciata a capanna pseudotetrastila dalle tinte candide. Internamente è a navata unica, con abside semicircolare e quattro cappellette laterali. Copertura a doppia falda in coppi. Pavimentazione a reticolo in piastrelle di marmo rosso e nero, con campiture interne ion marmo bianco. All'interno della chiesa si conserva un'importante opera del pittore Francesco Lorenzi (Mazzurega di Fumane 1720- Verona 1787), raffigurante "S. Pietro che incorona la pulsella vittoriosa sul male", da cui alcuni vorrebbero far derivare il nome Valpolicella.

Pianta

Impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio, rialzato di tre gradini e di larghezza ridotta rispetto all’aula, presenta una pianta quadrangolare e si conclude con un'abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali a pianta rettangolare, due per lato, ospitanti altrettanti altari posti su un piano rialzato di tre gradino: gli altari dell’Addolorata e della Madonna, sul lato sinistro a partire dall’ingresso, gli altari di S. Pietro in Cattedra e della Sacra Famiglia sul lato opposto. Corpi edilizi minori si affiancano al volume della navata, contengono le emergenze delle suddette semi-cappelle, oltre ai locali di servizio; nell’ambiente posto sul fianco occidentale si colloca la cappella feriale. Sul lato orientale del presbiterio è situata la sacrestia, mentre addossata al fianco occidentale si eleva la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto all’esterno da una scalinata a sette gradini. Sono presenti due ingressi laterali, di cui quello sul fianco occidentale dell’aula avviene con il passaggio dalla cappella feriale.

Facciata

Facciata a capanna, pseudotetrastila, rivolta a settentrione. Il portale rettangolare, di grandi dimensioni, in pietra bianca, è preceduto da una scalinata ed è sovrastato da una cornice aggettante sorretta da due mensole modanate. Più in alto, all'interno di una specchiatura è incisa il testo D.O.M. ET PETRO APOSTOLO S. Ai lati del portale due coppie di lesene scanalate di ordine corinzio poggianti su un'alta zoccolatura incorniciano due nicchie ora prive di statue e sorreggono la trabeazione, su cui poggia il semplice frontone. Il timpano non rpesenta elementi decorativi. Sul vertice sommitale campeggia una piccola croce ferrea.

Strutture di elevazione

Le strutture portanti verticali sono realizzate con muratura in conci di pietra calcarea locale, con puntuali elementi in laterizio e ciottoli di fiume, legati con malta di calce. La tessitura muraria presenta una tessitura disomogenea, con presunto riempimento a sacco della sezione. I paramenti esterni si presentano in generale privi di intonacatura superficiale; sui fianchi laterali e nelle murature del corpo absidale si conservano le buche pontaie.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

La navata è coperta da un’ariosa e luminosa volta a botte decorata con un motivo a cassettoni e finte costolonature trasversali che riprendono il ritmo della scansione geometrica del prospetti interni; due ampie unghie laterali intersecano la volta su entrambi i fianchi. Superiormente al presbiterio si eleva una cupola posta su pennacchi sferici, mentre l’area absidale è chiusa da una semicalotta sferica. Le strutture voltate della navata e del presbiterio sono realizzate in canniccio intonacato collegato alla sovrapposta centinatura lignea.

Coperture

La struttura portante della

1458 - 1458 (origini e costruzione intero bene )

Le prime notizie inerenti la "ecclesie Sancti Petri in Cathedra Vallis Pullicelle" provengono dalla visita pastorale del vescovo Ermolao Barbaro (1453-1471) del 1458, ma è probabile che le sue origini siano da collocare tra XI e XII sec. Il Barbaro definisce la chiesa"satis bona et apta et competenter ornata", dotata di campanile, "cemeterium clausum, domum sacerdotalem" e sagrestia. Al tempo della visita S. Pietro era una cappella soggetta alla Pieve di S. Floriano. Vi officiava il cappellano della chiesa di S. Ulderico in Castelrotto

1458 - 1530 (erezione in parrocchia carattere generale)

Negli atti della visita pastorale del 1530 del vescovo Giberti, tra gli ordinata compare la realizzazione di un ciborio da collocare sopra il fonte battesimale. Essendo il fonte la "conditio sine qua non"per ottenere lo status di chiesa parrocchiale, si evince che tra la visita del Barbaro del 1458 e quella del Giberti del 1530 la chiesa di S. Pietro venne eretta in parrocchia.

1460 - 1500 (realizzazione statua di S. Pietro )

Alla seconda metà del XV sec. è attribuibile la statua lignea policroma raffigurante "S. Pietro in Cattedra", forse realizzata da un'artista appartenente alla cerchia dei Giolfino. Tale manufatto, come ricorda il testo inciso sul basamento in pietra rossa su cui la statua poggia, venne restaurato nel 1628 per iniziativa e a spese della comunità del luogo.

1526 - 1541 (restauro intero bene )

Tra 1526 e 1541 si susseguirono cinque visite pastorali da parte del vescovo Giberti (1524-1543). Dagli atti delle visite veniamo così a sapere che tra 1532 e 1541 venne restaurato il tetto della chiesa che minacciava di crollare, venne sistemato il pavimento e furono tinteggiate le pareti.

1605 - 1605 (visita pastorale vescovo Alberto Valier carattere generale)

Dalla visita del vescovo Valier Al. (1606-1630) si ricavano alcune informazioni su quella che doveva essere allora la struttura della chiesa. Ad aula unica, era dotata di tre altari, il maggiore ed altri due (della Beata Vergine e della Misericordia, gestito dall'omonimo ospedale cittadino). Il campanile viene definito "amplum et honorificum", il che farebbe pensare ad una ricostruzione o ad un restauro o innalzamento della torre campanaria preesistente. Esistevano due confraternite, della Beata Vergine e del SS. Sacramento. Due erano allora le cappelle soggette a S. Pietro; S. Nicola da Tolentino, proprietà della nobile famiglia Poeta (ora parte della tenuta Buffatti, era impreziosita da affreschi del Morone raffiguranti vari santi, ora custoditi nel Museo di Castelvecchio di Verona.) e S. Girolamo, proprietà della famiglia locale Capelli.

1666 - 1666 (cappelle soggette a S. Pietro carattere generale)

Dagli atti della visita del vescovo Sebastiano Pisani I (1653-1668), alla parrocchia di S. Pietro nel 1666, risulta che ad essa erano soggette le cappelle, S. Girolamo, S. Lucia, S. Giuseppe e S. Francesco e S. Nicola da Tolentino.

1830 - 1830 (ricostruzione intero bene )

La chiesa attuale venne costruita nel 1830 sul sedime di quella preesistente, che venne inglobata dal nuovo edificio. Il progetto è dell'arch. Giuseppe Barbieri. Risultò un edificio di grandi dimensioni, ad aula unica e dalle forme neoclassiche.

1943 - 1944 (decorazione interno)

La chiesa venne decorata internamente tra 1943 e 1944 dalgli artisti Pegrassi e Negrini.

1945 - 1945 (consacrazione carattere generale)

La chiesa venne consacrata nel 1945 ad opera del vescovo Girolamo Cardinale (1923-1954).

2009 - 2011 (restauro affreschi e decorazioni murali)

Tra 2002 e 2010 la chiesa ha beneficiato di un intervento di risanamento e restauro conservativo degli affreschi e delle decorazioni murali interne da parte della ditta Accordini di Arbizzano (Vr).

Mappa

Cimiteri a VERONA

Via Chiesa San Pietro In Cariano (Vr)

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Onoranze funebri a VERONA

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