Chiese in Provincia di Verona - città di Soave: Oratorio di Santa Maria di Monte Santo

Oratorio di Santa Maria di Monte Santo
Oratorio dei Domenicani Oratorio di Monte Dragone Oratorio di San Luigi Oratorio di San Luigi Gonzaga S. Maria di Monte Santo

VERONA / SOAVE
Soave (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesa di S. Maria di Monte Dragone, di Monte Santo o dei Domenicani venne edificata nel 1443. A lato della chiesetta, situata nel centro del paese, all’interno della cortina muraria difensiva, venne edificato anche un convento, da subito occupato dai padri Domenicani, che qui rimasero fino al 1659, anno in cui chiesa e convento furono ceduti al Comune di Soave. Tra il 1990 ed il 1991 la chiesa è stata sottoposta ad un accurato intervento di restauro conservativo. Esternamente l’edificio... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di S. Maria di Monte Dragone, di Monte Santo o dei Domenicani venne edificata nel 1443. A lato della chiesetta, situata nel centro del paese, all’interno della cortina muraria difensiva, venne edificato anche un convento, da subito occupato dai padri Domenicani, che qui rimasero fino al 1659, anno in cui chiesa e convento furono ceduti al Comune di Soave. Tra il 1990 ed il 1991 la chiesa è stata sottoposta ad un accurato intervento di restauro conservativo. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a nord-ovest. Torre campanaria addossata al fianco occidentale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini; lungo il fianco settentrionale della navata si aprono tre semi-cappelle. L’interno della chiesa si connota dal punto di vista artistico per la ricchezza degli affreschi che ne decorano le pareti (databili tra la fine del XV sec. e la fine del XVI sec.), tra cui le scene delle ”Storie di San Lazzaro” sul fianco meridionale dell’aula. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee a vista e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata, in cui sono inserite antiche lastre tombali, è realizzata in quadrotte di cotto. L’edificio si presenta in buone condizioni di conservazione.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare, con presbiterio emergente a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e di ampiezza ridotta. Lungo il fianco settentrionale della navata si aprono tre semi-cappelle laterali, ospitanti rispettivamente l’altare delle SS. Lucia ed Apollonia, l’altare della Madonna del Rosario e l’altare del Crocifisso (dedicato in origine a S. Pietro Martire e ai SS. Cosma e Damiano). L’ambiente della sacrestia si colloca sul lato sinistro del presbiterio, su lato opposto si eleva addossata la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta all’esterno da una breve scalinata; sulla parete di controfacciata insiste un soppalco ligneo di modesta profondità.

Facciata

Facciata a capanna rivolta a nord-ovest. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sovrastato da un protiro pensile a tutto sesto a protezione di un affresco di XVI sec. raffigurante la Madonna con Gesù Bambino e santi, oggi poco leggibile. Due finestre di forma rettangolare ed un rosone illuminano l’interno dell’edificio.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, tufo e mattoni pieni di laterizio legati c on malta di calce. E’ presente un tirante metallico di controventuatura in corrispondenza dell’imposta dell’arco trionfale del presbiterio. I paramenti murari esterni (ad eccezione del fianco meridionale) ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

La navata è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature e capriate a vista. Il vano del presbiterio è chiuso da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato, collegato ad una intelaiatura portante composta da travicelli. L’ambiente della sacrestia è sovrastato da una volta a crociera su peducci pensili in pietra, con presunta struttura in muratura di mattoni pieni di laterizio, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso.

Coperture

La struttura portante della copertura a due falde sovrapposta all’aula è costituita da sei capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura, poggianti su una mensola lignea a barbacane ed un dormiente in pietra in corrispondenza degli innesti nella murature; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio. Copertura a padiglione a tre falde a chiusura del volume edilizio del presbiterio, con travat

1443 - 1443 (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Maria a Soave venne edificata all’interno della cortina muraria del paese nel 1443. A lato dell’edificio fu costruito anche un convento occupato sin da principio dai padri Domenicani.

1474 - 1474 (decorazione ad affresco parete ovest)

Nel 1474 parte della parete di destra (parete ovest) dell’aula venne decorata ad affresco con un ciclo pittorico denominato “Storie di S. Lazzaro”, opera di anonimo conosciuto come Maestro di S. Lazzaro.

1475 - 1500 (ampliamento intero bene)

Nel corso della seconda metà del XV sec. la chiesa venne ampliata con l’aggiunta di tre cappelle laterali aperte sul fianco orientale.

1502 - 1502 (decorazione ad affresco cappella della Madonna o del Rosario)

Nel 1502 la cappella della Madonna o del Rosario, venne decorata con un piccolo, ma pregevole, ciclo di affreschi denominati “le storie di Maria” (Visitazione, Natività, Presentazione al tempio, Disputa fra dottori, Cristo deriso, Salita al Calvario, Crocifissione, Resurrezione, Ascensione) , recanti la data 1502.

1652 - 1659 (soppressione del convento carattere generale)

Con la costituzione “instaurandae regularis” Papa Innocenzo X decretò la soppressione dei conventi nei quali, per lo scarso numero di di religiosi si trovassero in condizione di non poter osservare la disciplina regolare. Tra questi venne indicato anche il convento di S. Maria in Soave. Nel 1659 convento e chiesa vennero ceduti al Comune di Soave, che da allora mantenne a sue spese un cappellano per le celebrazioni.

1950 - 1950 (restauro intero bene)

Nel 1950 si decise di restaurare la chiesa di S. Maria, ammalo rata in più punti a causa delle infiltrazioni di acqua e dell’umidità. Il restauro, per carenza di fondi, risultò essere parziale e inadeguato alle necessità dell’edificio.

1990 - 1991 (restauro intero bene)

Tra 1990 e 1991 l’edificio beneficiò di un intervento di restauro più organico ed accurato. In tale occasione si intervenne in particolare sui cicli di affreschi che vennero consolidati e restaurati.

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