Chiese in Provincia di Verona - città di Sona: Chiesa di San Salvatore

Chiesa di San Salvatore
S. Salvatore

VERONA / SONA
Piazza della Vittoria, 9 - Sona (VR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Ignote sono le origini della chiesa delle SS. Maria ed Elisabetta in Sona (si ipotizza risalga al XII o al XIII sec.) Prima del 1529 le fu concessa la sede parrocchiale (con il titolo di parrocchia di S. Salvatore) precedentemente detenuta dalla pieve di S. Quirico (fino al XV sec.) e successivamente dalla chiesa di S. Salvatore al cimitero (fino al 1529 appunto). La consacrazione risale al 22 settembre del 1743. Tra 1965 e 1972 fu notevolmente ampliata con la costruzione del transetto.... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Ignote sono le origini della chiesa delle SS. Maria ed Elisabetta in Sona (si ipotizza risalga al XII o al XIII sec.) Prima del 1529 le fu concessa la sede parrocchiale (con il titolo di parrocchia di S. Salvatore) precedentemente detenuta dalla pieve di S. Quirico (fino al XV sec.) e successivamente dalla chiesa di S. Salvatore al cimitero (fino al 1529 appunto). La consacrazione risale al 22 settembre del 1743. Tra 1965 e 1972 fu notevolmente ampliata con la costruzione del transetto. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico a croce latina, con unica navata a sviluppo longitudinale, ampio transetto ortogonale, presbiterio di ridotta profondità rialzato di quattro gradini e concluso con il coro a fondale piatto; lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali, di cui quelle prossime all’ingresso accolgono l’altare di S. Maria Elisabetta (o della Visitazione), sul lato meridionale, e l’altare di S. Antonio Abate, sul lato opposto. Le pareti interne, decorate con cornici a tempera, sono scandite da lesene con capitelli ionici su cui si imposta la trabeazione modanata sommitale. Lo spazio interno è coperto da una volta a botte a sezione semi-ellittica, con teste di padiglione e lunette laterali; il transetto è sovrastato da un’ampia volta a crociera ribassata; le strutture voltate sono decorate con cornici e motivi ornamentali realizzati nel 1831 dal pittore Giovan Battista Perbellini. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo botticino classico; il presbiterio è pavimentato in nembro giallo-rosato. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee e manto in coppi di laterizio; il tiburio che sovrasta la crociera del transetto presenta una copertura a padiglione a pianta ottagonale.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con unica navata a sviluppo longitudinale, ampio transetto ortogonale con i bracci laterali rialzati di tre gradini e adibiti ad aule minori per i fedeli; il presbiterio, di ridotta profondità, è rialzato di quattro gradini rispetto l’aula e concluso, oltre l’altare maggiore, con il coro a fondale piatto; la sacrestia si colloca sul lato settentrionale del coro. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali, con altare quelle prossime all’ingresso. L’entrata principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, prospiciente l’ampio sagrato esterno; in corrispondenza di entrambi i bracci del transetto è presente un ingresso laterale. Lungo il fianco meridionale della navata insiste l’edificio dell’Oratorio dedicato alla Madonna Immacolata. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale dell’aula, in corrispondenza dell’intersezione con il transetto.

Facciata

Facciata a capanna. Orientamento a levante. Al centro, inquadrato tra due paraste di ordine tuscanico si apre il settecentesco portale d’ingresso modanato sovrastato da timpano spezzato, nel quale si inserisce una preesistente nicchia all’interno della quale è custodita una statuetta raffigurante una “Vergine con Bambino”. Corona il prospetto il timpano al cui interno è aperto un oculo ottagonale modanato. Sul vertice sommitale campeggia una croce in ferro, su quelli laterali due pinnacoli.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composta da conci di tufo, pietra calcare a mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.

Strutture di orizzontamento e/o voltate

Lo spazio interno della chiesa è coperto da una struttura voltata a botte a sezione semi-ellittica, con teste di padiglione ed unghie laterali in corrispondenza della navata e del presbiterio; il transetto è sovrastato da un’

XII sec. - XIII sec. (origini e costruzione intero bene)

Ignote sono le origini della chiesa delle SS. Maria ed Elisabetta in Sona. Si ipotizza la sua edificazione risalga ad un periodo compreso tra XII e XIII sec.

1529 ante - 1529 (erezione in parrocchia carattere generale)

Ab immemorabili fino al XV sec. il cuore religioso del territorio di Sona coincise con l’antica pieve di S. Quirico. Decaduto l’ordinamento pievano, a partire dal XV sec. la sede parrocchiale fu trasferita presso la chiesa di S. Salvatore al cimitero e successivamente presso la chiesa di SS. Maria ed Elisabetta, che prima del 1529 venne eretta in parrocchia con il titolo di S. Maria in S. Salvatore, oggi S. Salvatore.

1742 - 1743/09/22 (consacrazione altare e chiesa carattere generale)

Nel 1742 fu consacrato l’altar maggiore. Il 22 settembre dell’anno successivo la chiesa fu consacrata a S. Maria dal vescovo di Verona Giovanni Bragadino.

1774 - 1774 (costruzione portale d'ingresso)

Risale al 1774 la costruzione e la collocazione del portale d’ingresso.

1828 - 1831 (realizzazione e decorazione controssoffittatura)

Nel 1828 venne realizzata la volta a copertura dell’aula, dipinta e decorata dal pittore Giovanni Battista Perbellini nel 1831.

1868 - 1868 (ricostruzione scalinata esterna)

Nel 1868 venne riedificata nelle forme attuali la scalinata esterna che dalla piazza del paese conduce alla chiesa.

1965 - 1972 (ampliamento intero bene)

Tra 1965 e 1972 l’edificio venne ampliato con la costruzione del transetto.

1991 - 1994 (restauro intero bene)

Tra 1991 e 1994 l’edificio ha beneficiato di una serie di interventi: rifacimento della copertura, intonacatura delle pareti esterne di chiesa ed oratorio, sistemazione sagrato e rifacimento della scalinata che dalla piazza conduce alla chiesa.

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