Chiese in Provincia di Verona - città di Verona Città: Chiesa di San Zeno in Oratorio

Chiesa di San Zeno in Oratorio
S. Zeno in Oratorio

VERONA / VERONA città
Stradone A. Provolo 4 - Verona (VR) VERONA città
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
Antiche le origini della chiesa di S. Zeno "Oratoris" (dal XVI sec. S. Zeno in Oratorio). Secondo la tradizione la chiesa sorse nel luogo in cui S. Zeno si recava per pregare e meditare, pescando in riva all'Adige, seduto su un grosso masso. Gli storici fanno risalire la fondazione dell'edificio al VII o all'VIII sec. Nel XII sec. fu riedificata in forme romaniche, mentre tra XIII e XIV sec. fu ampliata con la costruzione delle due navate laterali. Nel 1323 e nel 1336 figura tra le... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Antiche le origini della chiesa di S. Zeno "Oratoris" (dal XVI sec. S. Zeno in Oratorio). Secondo la tradizione la chiesa sorse nel luogo in cui S. Zeno si recava per pregare e meditare, pescando in riva all'Adige, seduto su un grosso masso. Gli storici fanno risalire la fondazione dell'edificio al VII o all'VIII sec. Nel XII sec. fu riedificata in forme romaniche, mentre tra XIII e XIV sec. fu ampliata con la costruzione delle due navate laterali. Nel 1323 e nel 1336 figura tra le cinquantadue parrocchie cittadine. Nel 1806 fu soppressa. Nel 1816 fu eretta in rettoria ed aggregata alla parrocchia di S. Zeno Maggiore. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a salienti, preceduta da un sagrato delimitato da mura e chiuso da un portale gotico (proveniente dalla chiesa di S. Antonio in Vienna) . Torre campanaria di epoca settecentesca, situata a est del presbiterio. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate suddivise da due file di colonne, con presbiterio rialzato di due gradini concluso con una piccola abside a sviluppo curvilineo appena accennato; lungo il fianco sinistro dell’aula due semi-cappelle accolgono l’altare del Beato Giacomo Salomoni e l’altare dell’Immacolata (già di S. Girolamo); a conclusione della campate laterali del presbiterio sono posti l’altare della Madonna, a destra, e l’altare di S. Giuseppe (già di S. Carlo Borromeo), a sinistra. Le pareti interne presentano un rivestimento ad intonaco e base di calce, e conservano lacerti di decorazioni ad affresco, in particolare un frammento raffigurante un personaggio femminile datato al XII secolo, sul lato settentrionale del presbiterio e, in controfacciata, una Crocifissione del tardo Trecento. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura, a due falde lungo la navata maggiore e ad unico spiovente in corrispondenza delle navate laterali, con travature e capriate lignee a vista; la campata centrale del presbiterio è sovrastata da una cupola con lanterna sommitale con decorazioni pittoriche ottocentesche; le campate laterali del presbiterio sono sovrastate da volte a crociera, ornata con pitture policrome quella settentrionale; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata con lastre di breccia rosata posate a “spina di pesce”.

Pianta

La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate suddivise da due file di colonne, con presbiterio protetto da balaustra, rialzato di due gradini e di ampiezza pari alla larghezza interna dell’aula; l’asse maggiore longitudinale si conclude, oltre la campata centrale del presbiterio, con una piccola abside con fondale a sviluppo curvilineo appena accennato. Lungo il fianco settentrionale dell’aula (navata sinistra) si aprono due semi-cappelle in cui trovano sede l’altare del Beato Giacomo Salomoni e l’altare dell’Immacolata (già di S. Girolamo); a conclusione della campate laterali del presbiterio sono posti l’altare della Madonna, a destra, e l’altare di S. Giuseppe (già di S. Carlo Borromeo), a sinistra. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata.

Facciata

Facciata a salienti in cotto. Orientamento ad occidente. Al centro si apre il portale d'ingresso di forma rettangolare. Lo sovrasta una lunetta (anticamente protetta da un protiro pensile) decorata con una immagine raffigurante la "Vergine con Bambino". Più in alto un rosone illumina l'interno dell'edificio. Nelle due ali laterali due finestre archiacute trilobate danno luce alle due navatelle laterali.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita prevalentemente in mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare; sono presenti puntuali conci squadrati in pietra calcarea locale e tufo; la parete orientale esterna (abside) presenta una tessitura eterogenea composta da mattoni in cotto, blocchi squadrati in tufo, pietra calcarea e ciottoli di fiume. I paramenti murari esterni

VII sec. - VIII sec. (origini e costruzione carattere generale )

Antiche le origini della chiesa di S. Zeno "Oratoris" (dal XVI sec. S. Zeno in Oratorio). Secondo la tradizione la chiesa sorse nel luogo in cui S. Zeno si recava per pregare e meditare, pescando in riva all'Adige, seduto su un grosso masso. Gli storici fanno risalire la fondazione dell'edificio al VII o all'VIII sec.

XII sec. - XII sec. (costruzione intero bene )

Nel XII sec., forse in seguito ad un evento catastrofico (terremoto del 1117 o una esondazione del fiume Adige) la chiesa fu riedificata in forme romaniche.

XIII sec. - XIV sec. (ampliamento e rinnovamento intero bene )

Tra la fine del XIII sec. ed i primi decenni del XIV sec. l'edificio fu ampliato con la costruzione delle due navate laterali e rinnovato nelle forme attuali.

1323 - 1336 (erezione in parrocchia carattere generale )

Nel 1323 e nel 1336 S. Zeno "Oratoris" figura tra le cinquantadue parrocchie cittadine.

1482 - 1482 (costruzione cappella dell'Immacolata)

Risale al 1482 la costruzione della cappella dell'Immacolata.

1493 - 1493 post (restauro intero bene )

Nel 1493 l'edificio fu danneggiato da una inondazione dell'Adige e successivamente restaurato.

1806 - 1816 (soppressione parrocchia ed erezione i rettoria caarattere generale )

Nel 1806 la parrocchia di S. Zeno in Oratorio fu soppressa per decreto napoleonico. Fu chiusa al culto dal 1807 al 1816, anno in cui fu eretta in rettoria soggetta alla parrocchia di S. Zeno Maggiore su decreto del vescovo di Verona Innocenzo Liruti (1807-1827).

1882 - 1945 (danneggiamento carattere generale )

Nel 1882 l'edificio fu invaso dalle acque e dal fango durante la rovinosa piena del fiume Adige. Successivamente, nel 1945, fu danneggiato dall'esplosione che distrusse il vicino ponte Scaligero.

1957 - 1957 post (restauro intero bene )

In seguito al crollo della navata orientale e dell'adiacente ex oratorio l'edificio fu restaurato ad opera della Soprintendenza ai Monumenti.

2002 - 2003 (restauro interno )

Risale al biennio 2002-2003 un intervento di restauro conservativo degli intonaci e decorazioni parietali con riqualificazione delle finiture tardo novecentesche.

Mappa

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