Chiese in Provincia di Verona - città di Verona Città: Chiesa di Sant'Elena

Chiesa di Sant'Elena
S. Elena

VERONA / VERONA città
Piazza Duomo 13 - Verona (VR) VERONA città
Culto: Cattolico
Diocesi: Verona
Tipologia: chiesa
La chiesa di Sant'Elena occupa l'area su cui sorse nel IV sec., ad opera del vescovo Zeno, il primo luogo di culto cristiano di Verona. Dopo che fu riconosciuta la dipendenza del capitolo dei canonici della cattedrale non dal vescovo di Verona, ma dal patriarca di Aquileia, il capitolo, presieduto dall' Arcidiacono Paicifico, decise di costruire sul luogo dell'antica basilica una chiesa dedicata ai SS. Giorgio e Zeno (vulgo S. Elena). Seriamente danneggiato dal terremoto del 3 gennaio 1117... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di Sant'Elena occupa l'area su cui sorse nel IV sec., ad opera del vescovo Zeno, il primo luogo di culto cristiano di Verona. Dopo che fu riconosciuta la dipendenza del capitolo dei canonici della cattedrale non dal vescovo di Verona, ma dal patriarca di Aquileia, il capitolo, presieduto dall' Arcidiacono Paicifico, decise di costruire sul luogo dell'antica basilica una chiesa dedicata ai SS. Giorgio e Zeno (vulgo S. Elena). Seriamente danneggiato dal terremoto del 3 gennaio 1117 l'edificio fu rapidamente ricostruito in forme romaniche e riconsacrato (1140). Nel XV sec. fu realizzata la loggia esterna con colonne e volte a crociera. Nel 1573 l'abside, precedentemente a sviluppo semicircolare, fu rinnovato nelle forme attuali (a pianta quadrata). Tra il 1960 e il 1970, la chiesa di Sant'Elena è stata interessata dalle indagini archeologiche che hanno riportato alla luce l'area presbiterale dell'antica basilica del IV secolo. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna preceduta da un loggiato. Orientamento ad occidente. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di tre gradini protetto da balaustra, concluso con abside quadrangolare emergente a fondale piatto; l’aula è preceduta da un vestibolo di ingresso colonnato a cui si sovrappone la cantoria. L’interno della chiesa presenta le pareti con paramento murario a vista, decorate con lacerti di decorazioni ad affresco e con monofore strombate in parte tamponate; il vano absidale è introdotto da un arco trionfale con sovrapposta trabeazione; alla parete di fondo dell’abside si addossa l’altare maggiore pre-conciliare con la pala cinquecentesca raffigurante la “Madonna che porta il Bambino, con i Santi Stefano, Zeno, Giorgio ed Elena”, opera di Felice Brusasorzi. L’aula è coperta dalla sovrastante struttura di copertura a capanna con capriate e travature lignee a vista; il vano dell’absidale è chiuso da una volta a botte in muratura con decorazione ad affresco a cassettoni; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastre di marmo rosso Verona, pietra bianca e nembro rosato; il presbiterio è pavimentato con quadrotte di nembro giallo-rosato; l’abside presenta un disegno geometrico con intarsi in marmo rosso Verona, marmo nero e marmo biancone.

Pianta

La chiesa di S. Elena, inserita in posizione intermedia tra il complesso architettonico della Cattedrale di Verona e la Curia Vescovile, presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, con presbiterio rialzato di tre gradini protetto da balaustra, concluso con abside quadrangolare emergente a fondale piatto di ampiezza ridotta. Lungo i fianchi dell’aula, tra loro prospicienti, trovano sede due altari laterali. L’aula è preceduta da un vestibolo colonnato di ingresso a cui si sovrappone la cantoria. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta da un atrio loggiato esterno; è presente un secondo accesso, sul lato meridionale del presbiterio, con il passaggio dall’antico atrio romanico ipostilo comunicante con l’adiacente chiesa cattedrale.

Facciata

Facciata a capanna in stile romanico, edificata in corsi alternati di cotto e pietra tenera. La precede un loggiato esterno con colonne e volte a crociera. Al centro si apre il portale d'ingresso di forma rettangolare sormontato da una lunetta priva di decorazioni. Oltre il portale due oculi ed un'ampia finestra illuminano l'interno dell'edificio.

Strutture di elevazione

Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante con paramento esterno a corsi di conci squadrati di tufo alternati a filari in mattoni pieni di laterizio; i paramenti interni si presentano in generale realizzati in mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare, alternati puntualmente a conci in tufo o ciottoli. I paramenti murari esterni (ad eccezione del corpo ed

IX sec. - IX sec. (origini e costruzione intero bene )

La chiesa di Sant'Elena occupa l'area su cui sorse nel IV sec., ad opera del vescovo Zeno, il primo luogo di culto cristiano di Verona. Dopo che fu riconosciuta la dipendenza del capitolo dei canonici della cattedrale non dal vescovo di Verona, ma dal patriarca di Aquileia, il capitolo, presieduto dall' Arcidiacono Paicifico, decise di costruire sul luogo dell'antica basilica una chiesa dedicata ai SS. Giorgio e Zeno (vulgo S. Elena).

813 - 813 (consacrazione carattere generale )

Il nuovo edificio fu consacrato nell'813 dal patriarca di Aquileia Andrea.

1117 - 1117 post (ricostruzione intero bene )

Seriamente danneggiato dal terremoto del 3 gennaio 1117 l'edificio fu rapidamente ricostruito in forme romaniche.

1140 - 1140 (consacrazione carattere generale )

Nel 1140 il nuovo edificio fu consacrato dal patriarca di Aquileia Pellegrino.

1320 - 1320 ("quaestio de acqua et terra" carattere generale )

Presso la chiesa di S. Elena nel 1320 Dante Alighieri tenne la dissertazione "quaestio de acqua et terra". L'evento è ricordato da una epigrafe posta in facciata.

XV sec. - XV sec. (costruzione loggia esterna )

Nel XV sec. fu realizzata la loggia esterna con colonne e volte a crociera. Fino al 1625 (anno in cui fu edificata la sagrestia dei canonici) la loggia continuava verso sud e permetteva l0accesso diretto in cattedrale, formando un passaggio coperto.

1573 - 1573 (rinnovamento coro )

Nel 1573 l'abside, precedentemente a sviluppo semicircolare, fu rinnovato nelle forme attuali (a pianta quadrata) su progetto dell'arch. Bernardino Brugnoli.

1960 - 1970 (indagini archeologiche carattere generale )

Tra il 1960 e il 1970, la chiesa di Sant'Elena è stata interessata dalle indagini archeologiche che hanno riportato alla luce l'area presbiterale dell'antica basilica del IV secolo.

Mappa

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