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Chiese in Provincia di Verona - città di Verona Città: Chiesa di San Benedetto al Monte
Chiesa di San Benedetto al Monte
S. Benedetto al Monte
Dettagli
La chiesa di S. Benedetto al Monte sorse come cappella soggetta la monastero di Leno, in diocesi di Brescia. Tale dipendenza è documentata a partire dall’806. Dell’edificio originario di epoca altomedievale rimane solo la cripta con capitelli lavorati e colonne del IX sec. Nel XII sec., forse in seguito al terremoto del 1117, la chiesa superiore fu ricostruita in forme romaniche. Tra 1615 e 1617 l’edificio fu rinnovato nelle forme attuali. Fu chiesa parrocchiale dal XVI sec. fino al 1805, anno in cui fu soppressa per decreto napoleonico e aggregata a S. Anastasia. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Campanile a vela posto sulla falda di copertura settentrionale. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di un gradino e protetto da balaustra, concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi dell’aula si collocano l’altare della Madonna, sul lato destro, e l’altare del S. Cuore di Gesù, sul lato opposto; al piano interrato si sviluppa l’ambiente ipogeo dell’antica cripta. I prospetti interni, coronati da una cornice in stucco modanata, sono modulati da modesti sfondamenti delle pareti; il presbiterio è introdotto da una pseudo-struttura a serliana; al centro della parete absidale è posta la pala del pittore Jacopo Ligozzi (1547-1626). L’aula è coperta da una volta a botte a sezione semi-ellittica con unghie laterali; la volta a botte che sovrasta il presbiterio e il catino absidale presentano una decorazioni pittorica a cassettoni. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di modeste dimensioni, con presbiterio rialzato di un gradino e protetto da balaustra, concluso con abside semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula, in posizione centrale e tra loro prospicienti, si collocano l’altare della Madonna, sul lato destro, e l’altare del S. Cuore di Gesù (con S. Omobono e S. Luigi Gonzaga), sul lato opposto. Sul lato sinistro del presbiterio insiste il locale della sacrestia. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta da una breve scalinata. Al piano interrato si sviluppa l’ambiente ipogeo dell’antica cripta.
Facciata
Facciata a capanna. Rivestimento ad intonaco di colore ocra. Al centro, preceduto da una stretta scalinata a cinque gradini, si apre il portale d'ingresso timpanato. Lungo l'architrave corre la seguente iscrizione:"". Chiude il prospetto il timpano schiacciato, coronato sommitalmente da una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto da conci di tufo, mattoni pieni in laterizio, pietra calcarea locale e ciottoli. Le pareti longitudinali sono controventate mediante tiranti metallici impostati in corrispondenza delle reni della struttura voltata. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da una volta a botte in muratura a sezione semi-ellittica con unghie laterali, controventata con tiranti metallici, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso. Il presbiterio è sovrastato da una volta a botte; una semi-calotta sferica chiude il vano absidale; entrambe le volte presentano una decorazione a finta cassettonatura.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da capriate lignee; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali; sono presenti antiche lastre sepolcrali in pietra bianca c
IX sec. - IX sec. (origini e costruzione intero bene )
La chiesa di S. Benedetto al Monte sorse come cappella soggetta la monastero di Leno, in diocesi di Brescia. Tale dipendenza è documentata a partire dall’806. Dell’edificio originario di epoca altomedievale rimane solo la cripta (situata qualche metro al di sotto della chiesa attuale) con capitelli lavorati e colonne del IX sec.
XI sec. - XII sec. (notizie dall'XI e XII sec. carattere generale )
La dipendenza di S. Benedetto del monastero di Leno fu confermata nel 1019 da Arrigo II, nel 1036 da Corrado II (“ecclesia Sancti Benedicti (cum) casa in Verona”), nel 1078 da Gregorio VII, nel 1119 da Callisto II, nel 1132 da Innocenzo II, nel 1146 da Eugenio III e successivamente da Adriano IV e da Aessandro III. Verso l’anno 1140 la chiesa è sicuramente officiata da clero secolare dipendente dal monastero di Leno.
XII sec. - XII sec. (costruzione intero bene )
Nel XII sec., forse in seguito al terremoto del 1117, la chiesa superiore fu ricostruita in forme romaniche.
1615 - 1617 (rinnovamento intero bene )
Tra il 1615 ed il 1617 la chiesa superiore fu radicalmente rinnovata nelle forme attuali. Contestualmente le scale di comunicazione con la cripta furono murate ( la cripta è accessibile tramite una porta aperta nel fianco adiacente a via San Benedetto.). L’evento è ricordato da una iscrizione posta sull’architrave del portale d’ingresso, il cui testo recita: “
XVIII sec. - XVIII sec. (soprelevazione aula )
Nel corso del XVIII l’aula della chiesa superiore fu soprelevata alla quota attuale.
1805 - 1805 (erezione in parrocchia carattere generale )
S. Benedetto fu chiesa parrocchiale dal XVI sec. fino al 1805, anno in cui fu soppressa per decreto napoleonico.
1805 - 1806 (soggetta a S. Anastasia carattere generale )
In seguito alle soppressioni napoleoniche la chiesa di S. Benedetto al Monte fu aggregata alla parrocchia di S. Anastasia.
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
