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Chiese in Provincia di Verona - città di Verona Città: Chiesa della Santissima Trinità
Chiesa della Santissima Trinità
Chiesa di Santissima Trinità SS. Trinità
Dettagli
L'abbazia della SS. Trinità in Monte Uliveto fu edificata dai monaci vallombrosani tra il 1073 ed il 1117. Fu consacrata in data 12 gennaio 1117 e ampliata tra il 1130 ed 1140. Nel XII sec. presso il complesso monastico era attivo uno "scriptorium". Nel XIII sec. fu edificato uno "xenodochum" per poveri e pellegrini diretti in Terra Santa. Nel 1331 fu istituita la parrocchia cittadina della SS. Trinità. Nel XVI sec. il convento fu convertito in conservatorio per donne pericolanti. Tra XVIII e XIX l'edificio subì alterne vicende che lo portarono ad essere chiuso al culto poiché pericolante. Tra il 1898 ed il 1902 fu integralmente restaurato ad opera della Soprintendenza ai monumenti, sotto la direzione del marchese arch. Da Lisca. Altri interventi di restauro e manutenzione si registrano per tutto il XX sec. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna preceduta da un atrio-porticato. Orientamento a occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di tre gradini concluso con abside semicircolare; ai lati del presbiterio si collocano la cappella della Madonna del Carmine, a destra, e la cappella dell’Addolorata (o di S. Lucia), sul lato opposto; l’aula è preceduta da un vestibolo colonnato con sovrapposto matroneo. L’interno della chiesa si presenta ad unica profonda aula a forte sviluppo longitudinale, caratterizzata da evidenti scarti stilistici corrispondenti alle differenti fasi edilizie; i prospetti della prima metà dell’aula sono ritmati da un registro compositivo di matrice neoclassica scanditi da lesene d’ordine corinzio; le pareti del settore prossimo al presbiterio conservano pregevoli affreschi quattrocenteschi; l’arco trionfale del presbiterio è affrescato con una splendida Annunciazione, opera trecentesca attribuita a Martino da Verona. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura a capanna con capriate e travature lignee a vista; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte in muratura, interamente decorata con un ciclo di affreschi del XIV-XV sec. raffigurante le figure di otto Apostoli, attribuito a Jacopo da Verona; nel catino absidale è affrescata una mandorla iridata con la SS. Trinità, due angeli e i simboli degli evangelisti, opera d’ambito veronese del XIV-XV secolo. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è caratterizzata da diversificate composizioni realizzate con elementi in marmo rosso Verona e marmo biancone; il piano rialzato del presbiterio è interamente pavimentato con lastre di marmo rosso Verona; il vano absidale presenta una pavimentazione in quadrotte alternate in marmo biancone e rosso Verona posate a corsi diagonali.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, con presbiterio rialzato di tre gradini, concluso con abside emergente a sviluppo semicircolare, ulteriormente sopraelevato di un gradino. Lungo i fianchi dell’aula, alloggiati all’interno di modesti sfondamenti delle pareti d’ambito, trovano sede l’altare di S. Orsola (altare Brazzi) e l’altare del S. Cuore (già di Luigi Gonzaga) sul lato meridionale (destro), e gli altari di S. Caterina e dell’Immacolata, sul lato opposto. Ai lati del presbiterio si collocano due cappelle, a pianta rettangolare con terminazione absidata semicircolare con altare: la cappella della Madonna del Carmine, a destra, e la cappella dell’Addolorata (o di S. Lucia), sul lato opposto. L’aula è preceduta da un vestibolo colonnato suddiviso in sei campate, a cui si sovrappone un matroneo (o loggia delle “Convertite”); sul lato sinistro del vestibolo si apre l’accesso alla cappella del SS. Sacramento (o della Madonna di Loreto). Sui fianchi della navata, in prossimità del presbiterio, insistono la torre campanaria, sul lato settentrionale, ed il locale della sacrestia, sul lato opp
1073 - 1117 (origini e costruzione intero bene )
La chiesa della SS. Trinità in Monte Uliveto fu edificata dai monaci vallombrosani tra il 1073 ed il 1117 con il contributo economico della contessa Matilde di Canossa e del nobile Fulcone d’Este. Sorge su una collinetta denominata Monte Uliveto da cui deriva il toponimo della chiesa.
XII sec. - XIII sec. (notizie dal XII e XIII sec. carattere generale )
Nella prima metà del XII sec. presso la chiesa della SS. Trinità era attivo uno “scriptorium”. Nel 1146 furono completati i lavori di scavo e di costruzione del pozzo. A partire dalla seconda metà del XIII sec. è attivo anche uno “xenodochium” per i poveri e per i pellegrini diretti in Terra Santa.
1117/01/12 - 1117/01/12 (consacrazione carattere generale )
Il nuovo edificio fu consacrato il 12 gennaio del 1117.
1130 - 1140 (ampliamento intero bene )
Tra 1130 e 1140 l’aula fu ampliata in lunghezza e fu costruito l’atrio antistante l’ingresso. Risale a questo periodo anche la costruzione dei due chiostri.
XIV sec. - XIV sec. (decorazione ad affresco presbiterio)
Risale alla metà del XIV sec. la decorazione del presbiterio con affreschi di scuola giottesca attribuiti al “Maestro della SS. Trinità”, raffiguranti “l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme”, “la moltiplicazione dei pani e dei pesci” e “la resurrezione di San Lazzaro”.
XIV sec. - XIV sec. (decorazione ad affresco arco trionfale)
Nella seconda metà del XIV sec. Martino da Verona affrescò l’arco trionfale con una “Annunciazione” , pittura emersa in seguito ai lavori di restauro del 1898.
1336/07/04 - 1336/07/04 (erezione in parrocchia carattere generale )
SS. Trinità fu eretta in parrocchia in data 4 luglio 1336 su decreto del vescovo di Verona Nicolò (1331-1336).
1441 - 1441 (passaggio di proprietà carattere generale )
Nel 1441 i Vallombrosani abbandonarono dopo più di tre secoli l’abbazia della Santissima Trinità. Lo stesso anno Papa Eugenio IV la conferì in commenda a Pietro Lippomano, protonotaro della Santa Sede.
XVI sec. - XVI sec. (visite pastorali del XVI sec. carattere generale )
A partire dal 1529, fino al 1542 si susseguirono alcune visite pastorali del vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543) e dei suoi delegati. Dai verbali di visita si evince che l’edificio era in precarie condizioni e mal tenuto (a causa della scarsa presenza degli abati commendatari). Nel 1536 il Giberti ottenne da papa Paolo III che il disabitato convento della SS. Trinità fosse trasformato in “Conservatorio” di donne pericolanti ma pentite, chiamate appunto le “Convertite”.
XVI sec. - XVI sec. (soprelevazione e costruzione aula e loggia interna)
Nella seconda metà del XVI sec. l’edificio e l’atrio antistante furono soprelevati alla quota attuale. Contestualmente fu edificata una loggia, oltre l’ingresso, soprelevata rispetto al piano di calpestio del resto dell’aula, chiusa da una fitta cancellata e riservata alle Convertite (che così risultavano nascoste al resto dei fedeli).
1797/07/08 - 1797/07/08 (soppressione carattere generale )
L’8 luglio del 1797 fu soppressa l’abbazia e con essa la commenda. Anche le Convertite furono costrette a lasciare il convento.
1797 - 1799 (costruzione cappella della Vergine di Loreto)
La cappella laterale dedicata alla Vergine di Loreto fu edificata tra il 1797 ed il 1799.
XIX sec. - XIX sec. (rinnovamento interno )
Nel corso della prima metà del XIX sec. l’interno fu rinnovato secondo il gusto neoclassico del tempo (soffittatura, rettificazione del muro di sinistra con la costruzione di una contro-parete.
XIX sec. - XIX sec. (notizie dal XIX sec. carattere generale )
Durante la II Guerra d'Indipendenza, dal 1859 al 1863, la chiesa fu sconsacrata ed adibita a magazzino di armi e munizioni. Dal 1871 al 1873 il monastero fu adibito a lazzareto per gli ammalati di vaiolo. Nel 1898 fu chiusa al culto poiché pericolante.
1898 - 1902 (restauro intero bene )
Tra il 1898 ed
Cimiteri a VERONA
Onoranze funebri a VERONA
