Chiese in Provincia di Cremona - città di : Chiesa di Santa Maria in Cantuello al Cimitero

Chiesa di Santa Maria in Cantuello al Cimitero

CREMONA
Ricengo (CR)
Culto: Cattolico
Diocesi: Crema
Tipologia: oratorio
La Chiesa S. Maria in Cantuello - santuario di antiche origini (anno 1000 circa), che con aggiunte architettoniche (effettuate a partire dai secoli XVI-XVII) e demolizioni (casetta dell'eremita e portichetto in facciata dell'inizio XX secolo) - ha un impianto architettonico semplice ad unica navata con presbiterio, cappellina laterale dedicata all'Angelo custode, sagrestia e campanile. Al suo interno sono presenti numerosi affreschi votivi antichi (secolo XIV-XVI) raffiguranti la Madonna con... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La Chiesa S. Maria in Cantuello - santuario di antiche origini (anno 1000 circa), che con aggiunte architettoniche (effettuate a partire dai secoli XVI-XVII) e demolizioni (casetta dell'eremita e portichetto in facciata dell'inizio XX secolo) - ha un impianto architettonico semplice ad unica navata con presbiterio, cappellina laterale dedicata all'Angelo custode, sagrestia e campanile. Al suo interno sono presenti numerosi affreschi votivi antichi (secolo XIV-XVI) raffiguranti la Madonna con Bambino e i Santi protettori della Diocesi. All'esterno sopra il portale d'ingresso nel recente restauro conservativo si è ritrovato un affresco raffigurante la Madonna della Divina Sapienza con Bambino Benedicente. Le facciate più antiche della Fabbrica sono costituite da una muratura di ciottoli e tavelle in costa. Il restauro conservativo 2012/2013 a riguardato l'intera chiesa.

Struttura

La struttura verticale della chiesa è in muratura piena. Le parti più antiche della navata (evidenti all'esterno) sono in ciottoli e tavelle in costa. I pilastri che sostengono l'arcosolio sono in mattoni pieni. La navata è protetta da una volta a botte in mattoni con unghie laterali; le volte del presbiterio e della sagrestia (cinquecentesche) sono ad ombrello, mentre la volta della cappella dell'Angelo custode è a botte. Le coperture della chiesa sono a falde tradizionali di coppi in cotto. Il campanile ha una cuspide in cotto, i quattro fornici della cella campanaria sono con apertura a bifora. Pertanto all'esterno la chiesa risulta intonacata solo per quanto riguarda la facciata e il campanile. L'interno della chiesa è intonacato con in evidenza affreschi antichi.

XI - XVI (inizio lavoro carattere generale)

La chiesa sorgeva probabilmente su una ripa o un terrapieno “cautes” limitrofo alla zona paludosa dell’antico lago Gerundo. Fra le ipotesi sull’origine del nome vi è quella di “S. Maria del Capitello” che rispecchia la descrizione del luogo riportata nelle visite vescovili della prima metà del sec. XVII: un piccolo edificio, con annesso portico, dove era conservata un’immagine sacra. Nell’edificio veniva dato ricovero ai viandanti e si pregava per la propiziazione del raccolto e la benedizione delle attività agricole. La chiesa, per la sua posizione isolata, è stata più volte utilizzata, nel corso dei secoli, come lazzaretto: luogo di isolamento per gli ammalati durante le epidemie di peste e colera. L’ultima volta è avvenuto nell'estate del 1873, in occasione dello scoppio di una epidemia di colera.

XVI - XVII (ristrutturazione intero bene)

Dal 1585 iniziano gli ordini di riparazione, di ampliamento e di restauro della chiesa. Ordini di riparazione delle volte del presbiterio nelle Visite pastorali di Mons. Diedo, che non sono stati eseguiti.

XVII - XVIII (ristrutturazione intero bene)

1611-1619. Dalle visite pastorali di Mons. Diedo si evince che è stata effettuata la riparazione delle volte della chiesa. 1648-1658 Visita pastorale Mons. Badoer l'intero edificio viene ristrutturato. L'intervento di adeguamento fu eseguito con le elemosine della popolazione. La Famiglia Vimercati commissionò al pittore cremasco G.Giacomo Barbelli di dipingere sopra il portale d'ingresso l'immagine della Madonna del Rosario.

XVIII - XIX (completamento intero bene)

A metà del sec. XVIII all'interno della chiesa sono poste alcune tele del Barbelli. Nella visita pastorale di Mons. Griffoni del 1728 si segnala l'esistenza della cappella dell'Angelo custode. La descrizione della Visita Lombardi del 1753 riferisce tutte le notizie sulla chiesa a partire dalla istituzione della Diocesi di Crema (1580).

XIX - 1873 (completamento intorno)

Con l'Editto napoleonico di S. Cloud (1804) davanti alla chiesa viene costruito il Cimitero di Ricengo. Nel 1858 Mons. Ferrè, Vescovo della Diocesi di Crema, afferma di possedere al Santuario di S. Maria in Cantuello una casa del custode. Nel 1873 la chiesa viene utilizzata per l'ultima volta come lazzaretto.

XX - 1993 (demolizione parziale intorno)

1904- Il parroco Don Vagni acquistò molti arredi e statue. Nel 1905 venne demolito per allargare il Cimitero il pronao della chiesa, sotto il quale era posto l'affresco del Barbelli, che in breve tempo scomparve. Nel 1952 si sono eseguiti lavori di restauro: ampliamento della nicchia dell'altare maggiore, nuovi serramenti. La navata centrale fu pavimentata con marmette di graniglia di cemento. Durante questi lavori si scoprì l'esistenza all'interno della chiesa, sotto un leggero strato d'intonaco, di affreschi dei secoli XIV-XV-XVI. Nel 1960 furono demoliti alcuni locali (la casetta dell'eremita) addossati alle pareti Sud ed Est della chiesa. Nel 1968 per la Visita pastorale di Mons. Manziana la chiesa viene pulita e tinteggiata. Nel 1978 il Comune di Ricengo chiede alla Curia di Crema di acquistare l'area perimetrale per ampliare il Cimitero. Nel 1988 la Curia vende al Comune di Ricengo l'area per l'ampliamento del Cimitero Comunale. Nel 1992-1993 restauro coperture e campanile.

XXI - 2006 (ristrutturazione carattere generale)

Intorno alla chiesa di S. Maria in Cantuello il Comune di Ricengo effettua lavori di ampliamento e ristrutturazione del Cimitero, che ora ricopre tutta l'area circostante la chiesa. Effettua una nuova pavimentazione, demolisce alcuni colombari e costruisce due archi rampanti lateralmente alla facciata della chiesa, i quali bloccano lateralmente la facciata e destabilizzano la statica della chiesa stessa.

2012 - 2013 (restauro intero bene)

2012-2013. Restauro conservativo con consolidamento strutturale delle murature, della volte della navata, del presbiterio e d

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