Chiese in Provincia di Mantova - città di : Chiesa del Santissimo Nome di Maria

Chiesa del Santissimo Nome di Maria
SS. Nome di Maria

MANTOVA
via Fossamana - Villanova Maiardina, San Giorgio di Mantova (MN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Mantova
Tipologia: chiesa
La chiesa presenta un'orientamento est-ovest, e si trova in una piccola frazione del comune di san Giorgio, in prossimità della campagna aperta. Il fronte della Chiesa è a capanna e suddiviso verticalmente da 4 lesene di ordine tuscanico. La finestra termale posta al centro della facciata richiama l'architettura palladiana; questa tipologia di finestra è presente anche sulle pareti laterali della chiesa. All'interno lo spazio si articola in un'unica navata. L'aula è profonda circa 12 metri e... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa presenta un'orientamento est-ovest, e si trova in una piccola frazione del comune di san Giorgio, in prossimità della campagna aperta. Il fronte della Chiesa è a capanna e suddiviso verticalmente da 4 lesene di ordine tuscanico. La finestra termale posta al centro della facciata richiama l'architettura palladiana; questa tipologia di finestra è presente anche sulle pareti laterali della chiesa. All'interno lo spazio si articola in un'unica navata. L'aula è profonda circa 12 metri e larga quasi 11. La profondità della chiesa misurata dalla controfacciata fino all'abside è di poco più che 20 metri. Entrando, sulla destra, troviamo la cappella che un tempo fu del Battistero, quindi subito di fianco l'accesso al campanile. Ai lati del Presbiterio, sulla destra la sagrestia e sulla sinistra la cappella delle Messe feriali, detta della Passione. Sulla campata centrale della navata si aprono due cappelle, una di fronte all’altra, dedicate a Sant’Antonio da Padova (a sinistra) e alla Madonna (a destra).

Fondazioni

Le fondazioni della chiesa sono quasi certamente in laterizio, come si evince da fonti inerenti l'edilizia storica della Pianura Padana. Per la cappella della Passione le fondazioni dovrebbero essere a trave rovescia o a plinti in calcestruzzo armato.

Impianto strutturale

I muri perimetrali della chiesa sono portanti, in laterizio. Le capriate, non ispezionabili, sono probabilmente composite, data l'ampia luce della navata.

Pianta

La pianta della chiesa è rettangolare. L'aula è "quasi quadra", come riferisce l'inventario scritto nel 1731 da don Antonio Anselmo Sedazzari. Ai lati nord e sud della navata si aprono due cappelle poco profonde. Sul lato est della chiesa si trovano la cappella della Passione, il Presbiterio, la sagrestia. La cappella della Passione termina con un'abside poligonale. Il campanile è sul lato nord, contiguo alla cappella che conteneva il fonte battesimale.

Interni

La navata è suddivisa in tre campate da lesene di ordine tuscanico che scandiscono anche cromaticamente lo spazio. Sopra la trabeazione la volta è suddivisa anch'essa in tre parti. I motivi sono di ordine estetico e strutturale. Il primo va ricercato nella necessità di collegare la partizione dello spazio determinata dalle lesene con la volta. Il secondo è spiegabile da un'attenta osservazione delle volte. Si notano annerimenti dovuti agli sbalzi termici, e si può intuire che la volta ribassata sia in canniccio. Le difficoltà di esecuzione dell'opera furono ripartite suddividendo lo spazio in tre settori separati, così facendo la struttura risulta più solida, vista anche la doppia curvatura che hanno la volte. Si tratta di tre volte a vela ciascuna delle quali indipendente dalle altre. Le volte, costruite su base rettangolare, deriverebbero dall'ellissoide di rotazione, perchè impostate su due archi semi-ellittici, appunto ribassati, e due semicirconferenze: le lunette laterali in cui sono inserite le finestre termali. Nella stesura dell'intonaco, sono in rilievo le diagonali della volta, elemento decorativo affiliato al tema classico delle unghie laterali. I due altari laterali nelle cappelle al centro delle parteti in navata, uno di fronte all'altro, sono stati completati nel '900. Le nicchie con statue di santi, ai lati dell'arco trionfale, paiono settecentesche, considerata la minuzia del coronamento a conchiglia. Nella cappella della Passione si trovano altre nicchie con statue di santi e il Crocifisso. Il presbiterio misura circa 5 metri in larghezza e 6 in profondità. Vi si trova l'altare maggiore con il tabernacolo e la mensa per le celebrazioni liturgiche. Nell'abside troviamo un coro ligneo.

Coperture

Il manto di copertura è in coppi poggiati su assito e travetti distribuiti sui puntoni laterali delle capriate. Il restauro della copertura, all’inizio degli anni 1980, ha comportato la posa di ondulina sotto i coppi per evitare infiltrazioni, e lana di roccia sopra tutta la volta per l'isolamen

1544 - 1544 (preesistenze intero bene)

Si rileva in una visita pastorale del 1544 che la chiesa parrocchiale di Villanova è dedicata alla Beata Vergine Maria, e che necessita di numerose riparazioni.

1717 - 1742 (ricostruzione intero bene)

La relazione della Visita Pastorale del Vescovo Alessandro Arrigoni, in data 28 aprile 1717, riporta il cattivo stato della chiesa. Il Vescovo ingiungeva alla popolazione di ricostruirla, pena il ritiro del parroco. La risposta ad un questionario del Vescovo (1752), circa la chiesa ed il Beneficio Parrocchiale, riporta che il restauro fu fatto a poco a poco dal popolo, nel periodo compreso fra il 1724 e il 1742. La prima parte ad essere rifatta fu quella absidale (il "coro"), come riporta un inventario del 1727.

XIX - XX (modifiche interni)

Furono introdotte modifiche come la collocazione della grande cantoria sopra la bussola, e di un pulpito sproporzionato rispetto alla navata. Altri cambiamenti hanno interessato gli arredi interni della chiesa.

1930 - 1930 (costruzione cappella feriale)

Fu aggiunta nel 1930, accanto al Presbiterio, una cappella capace, dedicata alla Passione. Questa cappella fu fatta costruire da Luigina Venturini in memoria del marito defunto. Nello stesso periodo furono aperte due finestre ai lati del Presbiterio, per dare luce alla Cappella e alla sagrestia.

1978 - 1984 (restauro intero bene)

Nel 1978 è stato rifatto il pavimento della cappella della Passione, decorata ad opera della ditta Sogliani, inoltre è stata ricostruita la sagrestia. L'altare della Madonna, nella prima cappella a destra, è stato ridotto per creare un corridoio interno alla casa parrocchiale ed una stanza al primo piano. Nel 1980 è stato rifatto l'intonaco dell'esterno e si sistemata la cella campanaria. In questi anni si sono tagliati i muri per fermare l'umidità e si è collocato il fonte battesimale a fianco del Presbiterio. Nel 1984 si è provveduto ad altre opere di sistemazione dell'interno. Sono state eliminate le sovrastrutture ingombranti, sono state rifatte le lesene laterali, è stato abbassato l'altare maggiore per mettere in evidenza il coro ed è stato ritinteggiato l'interno a tre variazioni, coprendo i vecchi fregi. Il risanamento più consistente è stato quello del tetto, che ha comportato la chiusura di parte delle finestrelle del sottotetto.

2012 - 2012 (adeguamento impiantistico intero bene)

Nel corso del 2012 è stato installato un impianto anti-intrusione, collegato con pratica web-ce

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